Membro
di una famiglia di alta qualità (Gran Reserva, Tripa Corta, Piramide ecc.) il
PuroInka Sport, nella sua massima semplicità e leggerezza, non tralascia mai il
livello che caratterizza la sua “schiatta”. Big
experience, small time, l’esperienza di un grande sigaro in un tempo
ridotto: non termina, come si può chiaramente vedere, il gioco degli slogan con
i quali risulta caratterizzabile questo nuovo prodotto che, non a caso, sarà il
primo ad essere presentato sul mercato italiano dalla S.T.P.: in primis perché rispecchia tutto
l’orientamento dell’azienda stessa, in
secundis perché rappresenta quel momento particolare che è stato definito
come “anello mancante”, e infine perché catalizza l’attenzione sul marchio
PuroInka, di cui abbiamo parlato, e che farà ben presto la sua entrata in scena
con tutte le tipologia già esistenti in produzione. Ma non finisce qui! Last but not least, ogni pacchetto
conterrà un simpatico e utilissimo biglietto illustrativo che mira ad
introdurre il fortunato acquirente nel pieno del rituale della fumata di
classe; qualcosa che, fino ad ora, io avevo visto solo in America Latina (ma di
questo parlerò in un altro post). E sul retro del biglietto? Non ci crederete
ma non v’è un retro bianco e anonimo, bensì l’invito a contattare la stessa
S.T.P. per chiarimenti di ogni sorta. Che dire, io adesso sono davvero curioso,
e ad ogni paziente lettore del blog non resta che dire “Non fare l’indiano”,
prova questo originale prodotto, e magari, poi, dedica cinque minuti a
telefonare a coloro che ti hanno permesso tutto ciò.
contattaci: cigarblog1@gmail.com
il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE
il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE
30 giugno 2012
PuroInka Sport: sentimento latino
Non dobbiamo fare grandi sforzi di memoria per ricordare la proposta che la Spiezia Tabacchi Pregiati aveva ben delineato attraverso le parole del suo fondatore
(Giovanni Spiezia) durante il nostro primo incontro. Giovanni ci parlava quasi
di uno slogan: qualità degustata secondo uno stile libero, una proposta alla
portata di ogni aficionado modellata
sul tipo di “assaporamento” che il fumatore decide di effettuare. Si deve dare
(quello di Giovanni è un imperativo “suggerente”, non un dovere bensì
l’ampliarsi dell’orizzonte) la possibilità di una fumata che non imponga il
peso di un prezzo problematico (a volte scoraggiante per il principiante
desideroso di entrare nel mondo del puro,
a volte tedioso per il fumatore “navigato” che vuole organizzare un rendez vous tra amici
appassionati) pur mantenendo il valore di una qualità che consenta quel sospiro
di soddisfazione che tutti noi emettiamo nel momento in cui, al terzo o quarto
“tiro”, riconosciamo il valore del prodotto che stiamo fumando. La possibilità
della soddisfazione e la perdita della preoccupazione: quasi uno slogan, il
riconoscimento del valore di una serenità di base che deve accompagnare ogni
autentica fumata. Ecco il compito che, come avevamo annunciato, si assume il
marchio PuroInka, ma questo lo sapevamo già. E il PuroInka Sport? Perché di
questo si tratta! Sinceramente, non abbiamo trovato parole migliori che quelle
dello stesso Giovanni che, nel momento in cui inizia a presentarmelo così
afferma: “Il PuroInka Sport è l’anello mancante nel mondo del sigaro”. Non
qualcosa che è stato semplicemente proposto e accettato, non una promozione del
momento, ma il frutto di una precisa ricerca, qualcosa di voluto con decisa
intenzione che rientra a pieno titolo in quel desiderio di curvare l’attenzione
del mondo del sigaro su produzioni latinoamericane estranee a quelle cubane,
domenicane, nicaraguensi e honduregne. Il PuroInka Sport si configura come
“anello mancante” a partire dal suo prezzo, 4 euro per un pacchetto contenente
5 sigari realizzati assolutamente a mano, e rivela così il suo duplice volto
qualitativo (soddisfazione dell’esperto che desidera innescare il rituale di
taglio e accensione) e libertà concessa al “fuoricoro” che vuole accenderlo
secondo modalità sempre diverse, o “eterodosse”, e fumarlo secondo canoni
prettamente personali.
Pubblicato da
CRONOTOPOS. Revista Latinoamericana de Ciencias Sociales y Humanidades
alle
09:28
2 commenti:


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28 giugno 2012
27 giugno 2012. Cigar Blog sbarca al Crazy Cocktail di Potenza
Cigar Blog, come vi avevamo annunciato, è arrivato anche nel nostro Mezzogiorno. Prima tappa, proprio l'ombelico geografico del sud, la Basilicata, e in particolare il suo capoluogo, Potenza. Location, l'elegante e discreta cornice del Crazy Cocktail American Bar, gestito dai fratelli Vanni e Nicolas Lottino, che hanno prestato la loro competenza in materia di cocktails e distillati, oltre che il loro splendido locale, ad una serata di degustazione abbinata distillati-sigari.

Proprio nel ringraziare il gentilissimo e attentissimo staff del Crazy Cocktail, nelle persone di Vanni, Nicolas e Caterina, che con estrema disponibilità hanno servito ed illustrato, tra gli altri, brand notevolissimi come Cubaney o J. Bailly, vi diamo appuntamento alle prossime puntate dello sbarco del nostro Blog nella terra dei Leoni Lucani!
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27 giugno 2012
Fumiamo insieme: Sancho Panza "Quijote" Ed.Reg. Espana
Cari amici lettori,
continua la nostra collaborazione con gli amici del nostro blog sparsi in tutto il mondo( che vi assicuro sono tanti).
Forse qualcuno di voi ricorderà del mio carissimo amico Gonzalo, grande esperto e appassionato, proprietario di una fantastica rivendita di sigari a Valladolid, al quale avevo dedicato un post qualche mese addietro, che qui vi linko : http://cigarevents.blogspot.it/2012/02/esclusiva-il-mondo-dei-sigari-visto.html , ebbene questa Gonzalo ci regala le sue impressioni di fumata del Quijote di Sancho Panza Edizione regionale Spagna, un puro del quale parlammo anche lo scorso anno, sul quale Habanos ha puntato molto, su un mercato florido come quello spagnolo, per rilanciare l'immagine dei Sancho Panza, apparsi un po a tutti negli ultimi anni, in un inesorabile fase calante, un operazione in parte riuscita, perche il Quijote ha avuto un buon successo ed è stato riconosciuto come un ottimo prodotto, ma ha relegato ancora di più Sancho Panza, nell'elite dei brand destinati per la maggior parte alla fattura delle regionali e/o limitate.
Lasciamo la parola al nostro amico Gonzalo...
"...Prendo la quiete del pomeriggio presso il mio Estanco (tabaccheria in spagnolo), con un caldo terribile in strada, per darvi le mie impressioni sul Quijote.
Formato: Prominente, capa colorado, liscia e senza nessuna imperfezione e venatura. A crudo emergono note di terra.
Durante la fumata: il primo terzo è accompagnato da leggere note piccanti/speziate, il secondo che secondo me è stato spettacolare, segue con alcune note speziate e dolci, e durante l'ultimo tercio predomina il legno, e aumenta la forza e sapore, senza comunque mai raggiungere la forza di qualsiasi altro Sancho Panza.
Ho fumato il sigao sino alle dita, indicazione di un fumata piacevole e mai pesante, di quasi 3 ore di fumo, per me che sono un fumatore lento!
Il tiraggio è stato perfetto e facile, così come la combustione precisa in ogni momento, una cenere grigio scuro e molto compatta.
Per concludere, un sigaro molto interessante con molte sfumature di sapori e aromi, a mio parere è una delle migliori edizioni regionali per la Spagna che abbia mai fumato.
P.S. cosa seria...perchè l'ho fumato mentre vincevamo la partita contro la Francia, nei quarti di finale degli europei di calcio!!!"
Un ringraziamento sincero all'amico Gonzalo, del quale vi abbiamo riportato una traduzione libera dallo spagnolo, di seguito trovate la versione integrale in spagnolo, che renderà sicuramente meglio...vogliate scusarci se troverete degli errori di traduzione :)
Aprovecho la tranquilidad de la tarde en el ESTANCO, con un calor espantoso en la calle, para hacerte el comentario del Quijote: Formato del cigarro: Prominente. Color de capa colorado lisa, sin imperfecciones ni venas. Un aroma en frío terroso. Durante su combustión, en su primer tercio con ligeras notas picantes, durante el segundo que a mi me pareció espectacular, siguen las notas especiadas ya con ciertas notas dulces, y durante el tercer tercio notas amaderadas, incremento de las notas de fortaleza y sabor, sin llegar nunca a la fortaleza de cualquier otro Sancho Panza. Hago destacar que apuré el cigarro hasta casi las yemas de los dedos indicio que no se me hizo pesado en ningún momento el cigarro en casi 3 horas de fumada, (soy persona de fumada lenta). En cuanto al tiro fué perfecto y fácil durante toda la fumada al igual que su combustión, pareja en todo momento. Una ceniza gris oscura y bastante consistente. En comentarios, un cigarro con muchos matices de sabores, muy conseguido, para mi gusto es una de las mejores Ediciones Regionales para España que he fumado.
P.D. Quizás sería porque lo fumé viendo el partido de España y Francia a quien ganamos...? ;))) Un saludo Cristian!!
continua la nostra collaborazione con gli amici del nostro blog sparsi in tutto il mondo( che vi assicuro sono tanti).
Forse qualcuno di voi ricorderà del mio carissimo amico Gonzalo, grande esperto e appassionato, proprietario di una fantastica rivendita di sigari a Valladolid, al quale avevo dedicato un post qualche mese addietro, che qui vi linko : http://cigarevents.blogspot.it/2012/02/esclusiva-il-mondo-dei-sigari-visto.html , ebbene questa Gonzalo ci regala le sue impressioni di fumata del Quijote di Sancho Panza Edizione regionale Spagna, un puro del quale parlammo anche lo scorso anno, sul quale Habanos ha puntato molto, su un mercato florido come quello spagnolo, per rilanciare l'immagine dei Sancho Panza, apparsi un po a tutti negli ultimi anni, in un inesorabile fase calante, un operazione in parte riuscita, perche il Quijote ha avuto un buon successo ed è stato riconosciuto come un ottimo prodotto, ma ha relegato ancora di più Sancho Panza, nell'elite dei brand destinati per la maggior parte alla fattura delle regionali e/o limitate.
Lasciamo la parola al nostro amico Gonzalo...
"...Prendo la quiete del pomeriggio presso il mio Estanco (tabaccheria in spagnolo), con un caldo terribile in strada, per darvi le mie impressioni sul Quijote.
Formato: Prominente, capa colorado, liscia e senza nessuna imperfezione e venatura. A crudo emergono note di terra.
Durante la fumata: il primo terzo è accompagnato da leggere note piccanti/speziate, il secondo che secondo me è stato spettacolare, segue con alcune note speziate e dolci, e durante l'ultimo tercio predomina il legno, e aumenta la forza e sapore, senza comunque mai raggiungere la forza di qualsiasi altro Sancho Panza.
Ho fumato il sigao sino alle dita, indicazione di un fumata piacevole e mai pesante, di quasi 3 ore di fumo, per me che sono un fumatore lento!
Il tiraggio è stato perfetto e facile, così come la combustione precisa in ogni momento, una cenere grigio scuro e molto compatta.
Per concludere, un sigaro molto interessante con molte sfumature di sapori e aromi, a mio parere è una delle migliori edizioni regionali per la Spagna che abbia mai fumato.
P.S. cosa seria...perchè l'ho fumato mentre vincevamo la partita contro la Francia, nei quarti di finale degli europei di calcio!!!"
Un ringraziamento sincero all'amico Gonzalo, del quale vi abbiamo riportato una traduzione libera dallo spagnolo, di seguito trovate la versione integrale in spagnolo, che renderà sicuramente meglio...vogliate scusarci se troverete degli errori di traduzione :)
Aprovecho la tranquilidad de la tarde en el ESTANCO, con un calor espantoso en la calle, para hacerte el comentario del Quijote: Formato del cigarro: Prominente. Color de capa colorado lisa, sin imperfecciones ni venas. Un aroma en frío terroso. Durante su combustión, en su primer tercio con ligeras notas picantes, durante el segundo que a mi me pareció espectacular, siguen las notas especiadas ya con ciertas notas dulces, y durante el tercer tercio notas amaderadas, incremento de las notas de fortaleza y sabor, sin llegar nunca a la fortaleza de cualquier otro Sancho Panza. Hago destacar que apuré el cigarro hasta casi las yemas de los dedos indicio que no se me hizo pesado en ningún momento el cigarro en casi 3 horas de fumada, (soy persona de fumada lenta). En cuanto al tiro fué perfecto y fácil durante toda la fumada al igual que su combustión, pareja en todo momento. Una ceniza gris oscura y bastante consistente. En comentarios, un cigarro con muchos matices de sabores, muy conseguido, para mi gusto es una de las mejores Ediciones Regionales para España que he fumado.
P.D. Quizás sería porque lo fumé viendo el partido de España y Francia a quien ganamos...? ;))) Un saludo Cristian!!
25 giugno 2012
Cigar Blog & Crazy Cocktail: un giugno fumoso in Basilicata

Nel corso della serata, che prevede un after dinner a partire dalle 22.00, nell'elegante cornice del Crazy Cocktail, con l'accompagnamento di una musica adatta a rilassarsi e a permettere una degustazione adeguata, verranno presentati due tipi di rum e di scotch, di cui uno secco ed uno morbido. In accompagnamento, una breve tutorial sulla storia e la ritualità dei puros. Il nostro blog offrirà, come companion all'evento, una brochure apposita e la nostra scheda di degustazione, oltre che l'accompagnamento alla degustazione del Romeo y Julieta Romeo N.3, un coronita di larga diffusione ed apprezzato da aficionados e neofiti. Parteciperà all'evento l'amico tabaccaio Fazio Rago, esperto e aficionado potentino, con il quale il nostro blog ha già avviato, sul territorio di Basilicata, un'intesa della quale vi daremo conto in un prossimo post.

Restate in attesa, fedeli lettori... Presto vi daremo notizie e foto dell'evento!
22 giugno 2012
Intervista a Terence Reilly - Sagimport - Casa Magna Cigars
Cigar Blog si affaccia nuovamente sul panorama internazionale del sigaro, con un'intervista esclusiva a Terence Reilly, Manager di Sagimport, che controlla direttamente la produzione dei sigari Casa Magna e di altre famose marche come Quesada, Cubita etc. Di seguito vi proponiamo la versione tradotta dell'intervista, che potete trovare in versione originale (inglese) qui
Cigar Blog is proud to present an interview with Terence Reilly - Sagimport - owner of the Casa Magna brand and other famous cigar labels, such as Quesada, Cubita etc. Below is reported the Italian translation of the interview, the original version (in English) is available here
Cigar Blog (Zap): Caro Terence, Casa Magna è una marca abbastanza recente, se le nostre informazioni sono esatte la prima linea di sigari (la Colorado), è stata commercializzata nel 2008, ma le famiglie di produttori coinvolte nella sua realizzazione affondano le loro radici ben più indietro nella storia della produzione di sigari. Ci puoi dire qualcosa sulla storia di questo marchio?
Terence Reilly: nel 2008 mio zio, Manuel Quesada, ha collaborato col suo amico Nestor Plasencia, per la realizzazione di un puro nicaraguense per il mercato americano. Mio zio ha prodotto sigari in repubblica dominicana per 38 anni, ma non aveva mai fatto sigari in Nicaragua. Questo stato è diventato un paese molto popolare per la produzione di puros, quindi volevamo far si che alla nostra gamma di prodotti non mancasse questa importante zona produttiva. Per questo mio zio si è rivolto alla famiglia Plasencia, che rappresenta il più grande gruppo di coltivatori di tabacco in America centrale e controlla diverse manifatture in tutta la regione. Così è nata la linea Colorado di Casa Magna, che nello stesso anno ha vinto il premio di Cigar Aficionado come sigaro dell'anno, e fino ad oggi è sempre entrata nella lista dei migliori 25 sigari.
CB: la produzione Casa Magna è rollata nelle manifatture Plasencia, come accennato uno dei gruppi di punta in centro America, ma ci puoi dire qualcosa di più circa l'origine dei tabacchi usati nelle vostre miscele? le piantagioni sono direttamente controllate da Plasencia come avviene per i processi manifatturieri?
TR: I Plasencia hanno un'enrome quantitativo di tabacchi da tutto il mondo, è davvero incredibili vedere i loro inventari. Per Casa Magna, mio zio si è concentrato sulle liste di tabacco proveniente da due delle più importanti regioni del Nicaragua: Estelì e Jalapa. Il tabacco di Estelì è conosciuto per la sua forza, mentre quello di Jalapa tende ad essere più dolce ed equilibrato. Foglie di Ligero e Viso sono state selezionate da entrambe le regioni. La fascia è coltivata nella valle di Jalapa, ed essiccata in "Calfrisas", una sorta di fienili a temperatura controllata con ricircolo d'aria, per assicurare capas belle e untuose con un colore rossiccio uniforme (da cui il nome Colorado). I sigari sono poi rollati sotto l'occhio vigile della famiglia Plasencia nella loro fabbrica di Estelì.
CB: Ci puoi dare alcune informazioni (miscele, caratteristiche aromatiche, forza ecc.) sui diversi prodotti commercializzati sotto il marchio Casa Magna?
TR: Attualmente ci sono due linee principali di Casa Magna: Colorado e Oscuro. La linea Colorado, col blend originale, resta la più popolare, i sigari sono speziati di forza medio-elevata. Casa Magna Oscuro, invece, è composta da una miscela principalmente Honduregna, ed è rollata in Honduras, ne risulta una produzione più dolce e di corpo medio; due profili aromatici piuttosto diversi. Abbiamo prodotti anche un'edizione limitata di sigari box pressed, chiamata Domus Magnus, anch'essa composta totalmente da tabacchi nicaraguensi, ma che non presenta la nota speziata tipica dei sigari del Nicaragua, Volevamo far provare agli aficionados le altre sfumature aromatiche del tabacco nicaraguense che sono spesso nascoste dalle note speziate. Il progetto ha avuto buon successo e le scatole sono state esaurite velocemente.
CB: Abbiamo riscontrato un ottimo rapporto qualità/prezzo dei sigari casa magna sul mercato europeo, come avete raggiunto questo risultato?
TR: Sia negli USA che in europa i prezzi di Casa Magna sono molto competitivi, l'idea dietro al marchio era di creare un sigaro di alta gamma che potesse essere goduto a prezzi ragionevoli. Ovviamente il nostro margine è più basso, ma abbiamo fidelizzato il marchio presso i clienti che apprezzano i nostri sforzi per rendere i nostri sigari accessibili.
CB: Parliamo del Nicaragua: abbiamo detto che la prima miscela prodotta da casa magna è stata 100% nicaraguense. Secondo noi i blend nicaraguensi hanno raggiunto negli ultimi anni un diffuso ed elevato livello qualitativo, comparabile e in alcuni casi superiore ai blend cubani. Quali sono secondo te le principali ragioni del successo della produzione di tabacco in Nicaragua?
TR: Ci sono alcuni aspetti che hanno contribuito a questo successo. Il più importante è il terreno, la terra sedimentaria è l'ideale per la coltivazione del tabacco. Anche il clima del paese è adatto per produrre elevate rese di tabacco da fascia, specialmente nella valle di Jalapa. La capa è la foglia più costosa, quindi poterla autocoltivare invece di importarla riduce i costi, e permette di produrre puros 100% nicaraguensi. la capacità di ottenere queste produzioni aiuta a craeare un'impronta aromatica tipica dei sigari nicaraguensi, come già avviene per i cubani. La scena politica poi, ora è molto migliore rispetto a 10 anni fa, questo ha attirato nuovi investimenti nella regione, che si traducono nella possibilità per gli agricoltori di comprare materiali e mezzi migliori per incrementare le rese della coltura. Un ultimo fattore che ha contribuito al successo del Nicaragua è il fatto che, almeno in USA, il mercato si è evoluto verso sigari più forti, e il Nicaragua produce tabacchi ottimali per produrre sigari di fortaleza elevata. Negli anni '90 si diceva che per fumare un sigaro forte bisognava fumare un cubano, ora sia il Nicaragua che la Repubblica Dominicana producono diversi sigari che sono più forti di qualsiasi cubano.
CB: Abbiamo notato come, per via delle diverse caratteristiche dei tabacchi, in generale i blend extracubani siano più performanti su diametri generosi, rispetto a quelli cubani, sei d'accordo con questo punto di vista? La tendenza negli ultimi anni è quella di produrre sigari corti di grosso calibro, penalizzando (secondo noi) l'evoluzione della fumata, più apprezzabile su formati lunghi. quali sono secondo te i motivi di questa tendenza?
TR: Personalmente preferisco i sigari di calibro piccolo, come lanceros, petit corona etc., anche fra i puros extracubani. Penso che la mania per il formato corto e grosso abbia più a che fare con fattori che nulla hanno a che vedere col tabacco; una ragione è economica: un sigaro di diametro elevato normalmente non costa molto di più di un sigaro di pari lunghezza ma di diametro più piccolo, e molti fumatori percepiscono il sigaro più grosso come di maggior valore, questo assume importanza, specialmente nell'economia odierna dove la spesa facoltativa è un lusso. La popolarità dei formati corti è anche dovuta ai limiti di tempo e alle leggi antifumo, prendi New York City ad esempio, in una città con milioni di abitanti ci sono solo pochi locali dove è permesso fumare al chiuso. Quindi fumare un Churchill per due ore all'aperto in una gelida notte invernale Newyorkese diventa impossibile. Posso dire che i produttori non cubani forse sono diventati più abili nel preparare ligade per i sigari corti e grossi, rendendoli più piacevoli rispetto a quanto hanno fatto i cubani, ma questo è il risultato della domanda di mercato e non significa che il tabacco nicaraguense sia migliore in un sigaro corto e grosso.
CB: In Italia la marca non è ancora importata, siete interessati al mercato italiano per la distribuzione dei sigari Casa Magna?
TR: Cerchiamo sempre di espanderci in nuovi mercati, e saremmo molto orgogliosi di esportare Casa Magna in Italia. Gli italiani sono famosi per il loro gusto , tra le altre cose, sul cibo, sul vino e sul caffè, per altro tutte e tre abbinabili meravigliosamente ai sigari. Sarebbe un onore sapere che persone con un eccellente gusto enogastronomico possano acquistare Casa Magna nel proprio paese.
CB: Nel frattempo, puoi suggerire ai nostri lettori il miglior sigaro Casa Magna da comprare, magari durante le vacanze all'estero?
TR: Personalmente amo molto il Corona della linea Colorado (6x46), ma normalmente consiglio di fumare il Robusto (5.5 x 52), è quello che ha vinto il premio come sigaro dell'anno nel 2008, ed è un bel formato che tutti apprezzano. Se vi recate in Spagna o in Olanda prossimamente, il Domus Magnus Optimus (5.75 x 52) è un sigaro incredibile, e alcuni sono ancora disponibili in questi paesi.
CB: Grazie e buone fumate!!!!
L’eccellenza del sigaro, quando la manifattura non delocalizza
Nonostante la crisi, c’è un’eccellenza italiana sconosciuta ai più che è premiata e mantiene alta la nomea della manifattura nazionale: il sigaro Toscano, proclamato da una rivista tedesca il miglior brand europeo del 2011. Rilevate nel 2006 dal Gruppo Industriale Maccaferri, le Manifatture Sigaro Toscano rappresentano un esempio di attività che ha scelto di mantenere gran parte della propria produzione in Italia, precisamente a Lucca e Cava dei Tirreni. Vincendo la sfida con i concorrenti europei.
La scorsa settimana, in occasione della fiera internazionale di Dortmund, la rivista tedesca European Cigar Journal ha proclamato il sigaro Toscano "miglior brand europeo 2011". L'autorevole pubblicazione, universalmente riconosciuta come mostro sacro nell'ambiente del cosiddetto fumo lento e al pari di ciò che il Wine Spectator di Robert Parker è per il vino, ha preso in considerazione tutti i grandi marchi europei che producono sigari, analizzando criteri standard come qualità del prodotto, espansione commerciale e tradizione sui territori di provenienza.
Nonostante la forte concorrenza di brand illustri come la bavarese Villiger e l'olandese De Olifant, a spuntarla è stato proprio lo "stortignaccolo", soprannome che accompagna il sigaro italiano pressoché da sempre e che trae ispirazione dalla forma lunga ed irregolare che assume il tabacco Kentucky quando lavorato a mano. Ad occuparsi della produzione del prodotto sono le MST, Manifatture Sigaro Toscano. Una delle pochissime realtà produttive italiane capaci di rappresentare allo stesso tempo sia l'eccellenza manifatturiera nazionale, sia un esempio di attività che ha scelto di mantenere gran parte della propria produzione in Italia, precisamente a Lucca e Cava dei Tirreni.
Tradizione vuole che il sigaro toscano sia nato per puro caso a Firenze verso la fine del 1700, quando un carico di tabacco Kentucky proveniente dal nord America fu investito da una violenta pioggia che sommerse e bagnò le botti in cui era stipato. Lasciate alle cure di acqua e sole, le foglie fermentarono e presero un cattivo odore. Anziché buttarle via, qualcuno pensò bene di farle seccare ed arrotolarci dei sigari da rivendere a basso prezzo. Il successo fu tale che nel 1818, sotto la guida di Ferdinando III, venne inaugurata a Firenze la prima fabbrica di sigari toscani chiamata Manifattura di Sant'Orsola, la cui attività durò per circa 130 anni, prima del definitivo trasferimento a Cava dei Tirreni, stabilimento inaugurato nel 1940 e tuttora in funzione. Il mercato del sigaro toscano è stato soggetto al monopolio di Stato fino al 2004, cessando con l'acquisizione della British American Tobacco Company, la più grande multinazionale legata al fumo di tutto l'occidente.
L'intera attività – stabilimenti compresi – delle Manifatture Sigaro Toscano è stata rilevata nel 2006 dal Gruppo Industriale Maccaferri, che con alcune operazioni di marketing (l'integrazione alla gamma esistente dei sigari Parodi, precedentemente prodotti in Svizzera) è riuscito ad affermare sul mercato il brand Toscano, imponendosi sui mercati internazionali come uno dei prodotti di maggior pregio. Arrivando, addirittura, ad insidiare il classico e ben più rinomato sigaro cubano grazie al suo rapporto qualità-prezzo (mediamente un pacco da 5 sigari toscani si aggira attorno ai 7 euro, mentre per un singolo sigaro cubano di buona qualità bisogna spendere almeno 12 euro).
Oggi gli stabilimenti industriali del gruppo manifatturiero sono saliti a 55, di cui 18 in Italia, 11 sparsi in Europa, 5 in nord America (per puntare sul promettente mercato canadese), 9 tra il centro e il sud America, 2 in Africa e 10 in tutta l'Asia. Ogni anno i 4.419 dipendenti producono oltre 160 milioni di sigari, di cui 3 milioni interamente realizzati a mano tramite un lungo processo che viene insegnato alle sigaraie toscane con apprendistati lunghi 18 mesi. Il futuro? Portare avanti l’eccellenza manifatturiera del made in Italy verso l’Australia e il Medio Oriente, in particolare Israele, Libano, Egitto e Turchia.
FONTE://www.linkiesta.it/sigaro-toscano-eccellenza-made-in-italy#ixzz1ySp8vswR
La scorsa settimana, in occasione della fiera internazionale di Dortmund, la rivista tedesca European Cigar Journal ha proclamato il sigaro Toscano "miglior brand europeo 2011". L'autorevole pubblicazione, universalmente riconosciuta come mostro sacro nell'ambiente del cosiddetto fumo lento e al pari di ciò che il Wine Spectator di Robert Parker è per il vino, ha preso in considerazione tutti i grandi marchi europei che producono sigari, analizzando criteri standard come qualità del prodotto, espansione commerciale e tradizione sui territori di provenienza.
Nonostante la forte concorrenza di brand illustri come la bavarese Villiger e l'olandese De Olifant, a spuntarla è stato proprio lo "stortignaccolo", soprannome che accompagna il sigaro italiano pressoché da sempre e che trae ispirazione dalla forma lunga ed irregolare che assume il tabacco Kentucky quando lavorato a mano. Ad occuparsi della produzione del prodotto sono le MST, Manifatture Sigaro Toscano. Una delle pochissime realtà produttive italiane capaci di rappresentare allo stesso tempo sia l'eccellenza manifatturiera nazionale, sia un esempio di attività che ha scelto di mantenere gran parte della propria produzione in Italia, precisamente a Lucca e Cava dei Tirreni.
Tradizione vuole che il sigaro toscano sia nato per puro caso a Firenze verso la fine del 1700, quando un carico di tabacco Kentucky proveniente dal nord America fu investito da una violenta pioggia che sommerse e bagnò le botti in cui era stipato. Lasciate alle cure di acqua e sole, le foglie fermentarono e presero un cattivo odore. Anziché buttarle via, qualcuno pensò bene di farle seccare ed arrotolarci dei sigari da rivendere a basso prezzo. Il successo fu tale che nel 1818, sotto la guida di Ferdinando III, venne inaugurata a Firenze la prima fabbrica di sigari toscani chiamata Manifattura di Sant'Orsola, la cui attività durò per circa 130 anni, prima del definitivo trasferimento a Cava dei Tirreni, stabilimento inaugurato nel 1940 e tuttora in funzione. Il mercato del sigaro toscano è stato soggetto al monopolio di Stato fino al 2004, cessando con l'acquisizione della British American Tobacco Company, la più grande multinazionale legata al fumo di tutto l'occidente.
L'intera attività – stabilimenti compresi – delle Manifatture Sigaro Toscano è stata rilevata nel 2006 dal Gruppo Industriale Maccaferri, che con alcune operazioni di marketing (l'integrazione alla gamma esistente dei sigari Parodi, precedentemente prodotti in Svizzera) è riuscito ad affermare sul mercato il brand Toscano, imponendosi sui mercati internazionali come uno dei prodotti di maggior pregio. Arrivando, addirittura, ad insidiare il classico e ben più rinomato sigaro cubano grazie al suo rapporto qualità-prezzo (mediamente un pacco da 5 sigari toscani si aggira attorno ai 7 euro, mentre per un singolo sigaro cubano di buona qualità bisogna spendere almeno 12 euro).
Oggi gli stabilimenti industriali del gruppo manifatturiero sono saliti a 55, di cui 18 in Italia, 11 sparsi in Europa, 5 in nord America (per puntare sul promettente mercato canadese), 9 tra il centro e il sud America, 2 in Africa e 10 in tutta l'Asia. Ogni anno i 4.419 dipendenti producono oltre 160 milioni di sigari, di cui 3 milioni interamente realizzati a mano tramite un lungo processo che viene insegnato alle sigaraie toscane con apprendistati lunghi 18 mesi. Il futuro? Portare avanti l’eccellenza manifatturiera del made in Italy verso l’Australia e il Medio Oriente, in particolare Israele, Libano, Egitto e Turchia.
FONTE://www.linkiesta.it/sigaro-toscano-eccellenza-made-in-italy#ixzz1ySp8vswR
21 giugno 2012
Sassari ”Sigari e distillati” col Sommelier Paolo Lauciani
A Sassari il 19 maggio 2012 si è tenuto un incontro di aggiornamento e degustazione su ”Sigari e distillati” guidato dal Sommelier Paolo Lauciani e organizzato dalla delegazione AIS di Sassari.
Una platea attenta e di numero giustamente contenuto dove non è mancata una rappresentanza femminile.
E’ stato degustato il sigaro cubano Partagas serie D numero 4, una vitola Robusto di un bel colore bruno chiaro, integro all’aspetto e ottimale al tatto, uscito dalla manifattura nel gennaio 2011, come indicato sul fondo della scatola da 25 pezzi.
La serata è iniziata con una dotta lezione del Relatore sulla storia del tabacco, sulle differenti varietà coltivate nel mondo, sulle tecniche di fabbricazione e maturazione dei sigari, sui paesi e le aziende di produzione e, infine, sulla modalità di conservazione e sulla corretta tecnica di accensione e fumata.
Prima di accendere il Partagas sono stati presentati e degustati i tre distillati proposti in abbinamento: una Grappa Berta “Tre Soli Tre” del 2001 (da vinacce nebbiolo), un Cognac Delamain Grande Champagne XO “Pale e Dry” e un Rhum J. M. Réserva 1996 della Martinicca.
Solo a questo punto ciascun partecipante ha potuto accendere e degustare il proprio sigaro procedendo dapprima all’accurata analisi visiva, olfattiva e gustativa e, successivamente, ai tre diversi abbinamenti con i distillati.
L’esame del sigaro e gli abbinamenti sono stati fatti in base ad una tecnica elaborata da Massimo Billetto e Paolo Lauciani che hanno proposto una particolare scheda di Degustazione Organolettica Sigaro/Distillato che riporta anche un grafico che visualizza gli aspetti fondamentali dell’abbinamento.
Tutti gli abbinamenti si sono dimostrati idonei anche se, quasi all’unanimità, il distillato che meglio ha accompagnato il Partagas D4 è stato il Delamain XO.
La serata, ospitata nei locali della Cantina del Ristorante Liberty, è stata particolarmente brillante ed interessante per la partecipazione di tutti i presenti che, con battute di spirito ed osservazioni appropriate, hanno vivacizzato l’evento ed hanno creato un bel clima di convivialità e amicizia.
Fonte: www.sommeliersardegna.it
Una platea attenta e di numero giustamente contenuto dove non è mancata una rappresentanza femminile.
E’ stato degustato il sigaro cubano Partagas serie D numero 4, una vitola Robusto di un bel colore bruno chiaro, integro all’aspetto e ottimale al tatto, uscito dalla manifattura nel gennaio 2011, come indicato sul fondo della scatola da 25 pezzi.
La serata è iniziata con una dotta lezione del Relatore sulla storia del tabacco, sulle differenti varietà coltivate nel mondo, sulle tecniche di fabbricazione e maturazione dei sigari, sui paesi e le aziende di produzione e, infine, sulla modalità di conservazione e sulla corretta tecnica di accensione e fumata.
Prima di accendere il Partagas sono stati presentati e degustati i tre distillati proposti in abbinamento: una Grappa Berta “Tre Soli Tre” del 2001 (da vinacce nebbiolo), un Cognac Delamain Grande Champagne XO “Pale e Dry” e un Rhum J. M. Réserva 1996 della Martinicca.
Solo a questo punto ciascun partecipante ha potuto accendere e degustare il proprio sigaro procedendo dapprima all’accurata analisi visiva, olfattiva e gustativa e, successivamente, ai tre diversi abbinamenti con i distillati.
L’esame del sigaro e gli abbinamenti sono stati fatti in base ad una tecnica elaborata da Massimo Billetto e Paolo Lauciani che hanno proposto una particolare scheda di Degustazione Organolettica Sigaro/Distillato che riporta anche un grafico che visualizza gli aspetti fondamentali dell’abbinamento.
Tutti gli abbinamenti si sono dimostrati idonei anche se, quasi all’unanimità, il distillato che meglio ha accompagnato il Partagas D4 è stato il Delamain XO.
La serata, ospitata nei locali della Cantina del Ristorante Liberty, è stata particolarmente brillante ed interessante per la partecipazione di tutti i presenti che, con battute di spirito ed osservazioni appropriate, hanno vivacizzato l’evento ed hanno creato un bel clima di convivialità e amicizia.
Fonte: www.sommeliersardegna.it
Degustazione Sigari Toscani Jazz festival 2012
Giugno, mese di jazz & cerasuolo wine con un salto nel pianeta sigari!
Ritorna a Vittoria, nel cuore del centro storico della città, da piazza del Popolo a piazza Enriquez, ex Centrale elettrica.
E' ormai uno degli appuntamenti di cui Vittoria non può fare a meno.
Un salto di qualità nel panorama artistico e culturale che risulta essere un vanto per la città.
Anche quest’anno, come da tradizione Il Club “amici della dolce vita” e la “Tabaccheria Decorato” saranno presenti in quest’ultimo week end con uno spazio degustativo con grande soddisfazione.
Quindi amici siciliani non mancate ad un evento così appetitoso!
Venerdi 22, Sabato 23, e Domenica 24 Giugno, ore 21.30
Piazza Enriquez, nei giardini
del castello V. Colonna (ex carcere)
Per una serata all’insegna del relax, dei buoni sapori e della buona musica.
per info: tabaccheriadecorato.blogspot.it
Fonte:tabaccheriadecorato.blogspot.it
Ritorna a Vittoria, nel cuore del centro storico della città, da piazza del Popolo a piazza Enriquez, ex Centrale elettrica.
E' ormai uno degli appuntamenti di cui Vittoria non può fare a meno.
Un salto di qualità nel panorama artistico e culturale che risulta essere un vanto per la città.
Anche quest’anno, come da tradizione Il Club “amici della dolce vita” e la “Tabaccheria Decorato” saranno presenti in quest’ultimo week end con uno spazio degustativo con grande soddisfazione.
Quindi amici siciliani non mancate ad un evento così appetitoso!
Venerdi 22, Sabato 23, e Domenica 24 Giugno, ore 21.30
Piazza Enriquez, nei giardini
del castello V. Colonna (ex carcere)
Per una serata all’insegna del relax, dei buoni sapori e della buona musica.
per info: tabaccheriadecorato.blogspot.it
Fonte:tabaccheriadecorato.blogspot.it
20 giugno 2012
Scheda di degustazione, Versione Spagnola by Stefano Santasilia - Ficha de degustaciòn de puros
Cigar Blog continua a proporsi sul panorama internazionale con la propria scheda di degustazione, che da oggi, oltre alle versioni in italiano, inglese e francese è disponibile anche in lingua spagnola, grazie all'accurato lavoro di traduzione di Stefano Santasilia (in foto) già in forze allo staff del nostro blog.
Abbiamo realizzato la scheda nelle tre lingue che caratterizzano il glossario dei puros, ma non abbiamo intenzione di fermarci, a breve sarà disponibile una versione in tedesco, e stiamo cercando collaborazioni anche per la traduzione in altre lingue! la versione spagnola è disponibile qui
"Cigar Blog" ha traducido a su Ficha de Degustaciòn (Ficha de Cata) de puros para los amigos hispanohablantes, esperamos que puedan disfrutarla todos los aficionados de los puros. Damos las gracias a Stefano Santasilia (en la foto) por la asistencia prestada en la traducción de la ficha al español. La ficha está disponible aquí
18 giugno 2012
Fumiamo insieme: Por Larranaga petit coronas
Il Por Larranaga petit coronas, venduto in cabinet da 50, è un mareva decisamente ricercato dagli aficionados. Grazie al gentilissimo omaggio dell’amico Zap, chi vi scrive se l’è concesso in una calda domenica di giugno, comodamente rilassato su una panchina di un parco suburbano. Il progetto era quello di accompagnarlo ad un libro, nella fattispecie le Satire di Orazio (quale titolo migliore dell’olimpico ed ironico poeta venosino?).
La capa colorado, sottile, con leggerissime venature e striature, è già di per sé un invito a dedicare tempo a questo sigaro per chi, come lo scrivente, lo fuma per la prima volta.
Tuttavia, già a crudo ci si è resi conto che a questo mareva andava dedicata tutta l’attenzione possibile. Il tiraggio, in effetti, risulta agevole anche a crudo, smentendo quanti affermano che il riempimento serrato pregiudichi già ab initio la fumata. Tagliata la testa, il sigaro presenta ancora un tiraggio agevole con sentori di terra appena accennati.
Parte un po’ amaro anche se non aggressivo, ma, dopotutto, come mi informa Zap durante la fumata “via sms”, con 8-9 anni di invecchiamento è tipico dei sigari aged partire un po’ amari. Tuttavia, verso la fine del primo tercio sviluppa un pò di cioccolato. Anche nel secondo tercio restano queste impressioni, senza però l'amaro. Davvero ottimo anche nel finale.
La combustione è eccellente, senza correzioni e con una cenere grigio chiaro molto compatta.
Quaranta minuti, dunque, di grande relax per una vitola spesso definita da neofita, ma che davvero ha suscitato sensazioni di grande serenità, ideali per il relax della domenica pomeriggio.
15 giugno 2012
Scheda di degustazione, Versione Francese by Patrick Braun - Fiche de Dégustation de Cigares

"Cigar Blog" a traduit sa fiche de dégustation de cigares pour ses amis Français, nous espérons qu'il pourra être apprécié par tous les amateurs de cigares. Nous remercions Patrick Braun (dans l'image) pour l'aide qu'il nous à donné, pour traduire la Fiche en Français. La fiche de dégustation est disponible ici
14 giugno 2012
Fumiamo Insieme: Flor de Selva No.15
Oggi vi riportiamo le impressioni molto particolari di fumata emerse durante la degustazione collettiva del club Slow Smoke Santerno di Flor de Selva (FDS) No.15 (figurado 140x53) introdotto sul mercato di recente in occasione del 15° anniversario di fondazione del marchio di punta di Maya Selva, detentrice anche delle marche Cumpay e Villa Zamorano (VZ), per le quali è stato prodotto nello stesso periodo un modulo analogo (stessa vitola de salida e de galera) a scopo celebrativo.
Le marche di Maya Selva, rollate nelle manifatture di Nestor Plasencia in Honduras (FDS e VZ) e Nicaragua (Cumpay), originariamente introdotte sul mercato francese sono oggi disponibili in diversi paesi europei. FDS nasce specificamente per il mercato d'oltralpe, ed offre generalmente fumate più "stile Davidoff" con ampia e complessa paletta aromatica, a leggero scapito della forza nicotinica, mentre Cumpay, lanciata sul mercato successivamente, offre in genere fumate decisamente più corpose ma meno aromatiche ed evolventi. Villa Zamorano è invece una linea di sigari economici, venduti in bundles, e prodotti con le eccedenze di seco tipicamente presenti in quasi tutte le manifatture non cubane, a causa dello sbilanciamento nell'utlizzo del ligero, meno corposo rispetto a quello cubano, per conferire forza alle ligade.
L'abbinamento con le birre si è rivelato abbastanza equilibrato, una Weiss prodotta con malto d'orzo e grano crudo, con aggiunta di coriandolo, scarsamente luppolata che ha dato ottime liaison aromatiche, ed una pale ale prodotta nei colli tra imola e faenza, che ha ugualmente esaltato gli aromi pur essendo leggermente eccessiva in luppolo e per questo tendenzialmente esaltante l'amaro nella paletta gustativa.
Ma in questo articolo vogliamo porre l'accento sulle caratteristiche di questo sigaro, di ottima fattura, eccellente nel tiraggio e nella combustione, di cenere chiara molto compatta. Le note aromatiche tutto sommato in linea con la produzione regolare FDS hanno espresso note di fieno e terra in fase iniziale, virando man mano verso toni di cuoio, pepe, e tostato verso il finale. La vera peculiarità si è invece riscontrata sull'evoluzione gustativa, estremamente varia nel corso della fumata, con un'apertura su note dolci, che hanno lasciato spazio a toni più amari all'inizio del secondo tercio, per poi virare su note sapide circa a metà fumata e nuovamente su note dolci nel finale, benchè mascherate un po' dall'abbinamento con la pale ale che sovrapponeva una nota amara alla fumata. Atipica la comparsa dell'amaro tra il primo e secondo tercio, di solito infatti questa nota si riscontra o in fase iniziale di fumata, tipicamete sui sigari di un certo invecchiamento, oppure, più frequentemente negli ultimi puff, quando la concentrazione nicotinica accumulata durante il corso della fumata raggiunge livelli elevati.
L'altro aspetto evolutivo particolare di questo sigaro è stato dato dalla forza: una partenza decisa, corposa, sicuramente più tipica di un sigaro nicaraguense rispetto ad un honduregno o un dominicano, è variata nel corso della fumata con un andamento che potremmo definire "a pendolo"; vale a dire livello elevato nel primo tercio, livello medio in fase centrale e di nuovo livello elevato sul finale.
Un tipo di evoluzione sicuramente non comune ne a un sigaro cubano, che di solito procede con livelli di forza crescente dal piede alla testa, ne a molti altri extracubani che invece tendono ad appiattirsi in corso di fumata per quanto riguarda la forza nicotinica, lasciando spazio ad evoluzioni più importanti in termini di aromi.
In definitiva un sigaro di buona qualità, circa 80/100 il punteggio che possiamo attribuire alla fumata, con un rapporto qualità/prezzo competitivo (dal 20 al 35% meno caro rispetto ai parivitola, o simil-vitola cubani).
Degna di nota anche un'osservazione riportata dai pochi che hanno effettuato correzioni del braciere in corso di fumata, notando una ricomparsa importante (più spiccata rispetto alle correzioni effettuate su altri sigari) della nota amara nei primissimi puff dopo la correzione.
Non siamo riusciti a dare una spiegazione univoca a questo fenomeno, che sembra imputare il sapore amaro alla combustione più rapida della capa. Trattandosi di una foglia da fascia estremamente sottile e delicata abbiamo azzardato l'ipotesi che per evitare danneggiamenti si sia utilizzata una quantità un po più generosa di colla vegetale per chiudere il sigaro, producendo questo effetto in caso di combustione più estesa.
Le marche di Maya Selva, rollate nelle manifatture di Nestor Plasencia in Honduras (FDS e VZ) e Nicaragua (Cumpay), originariamente introdotte sul mercato francese sono oggi disponibili in diversi paesi europei. FDS nasce specificamente per il mercato d'oltralpe, ed offre generalmente fumate più "stile Davidoff" con ampia e complessa paletta aromatica, a leggero scapito della forza nicotinica, mentre Cumpay, lanciata sul mercato successivamente, offre in genere fumate decisamente più corpose ma meno aromatiche ed evolventi. Villa Zamorano è invece una linea di sigari economici, venduti in bundles, e prodotti con le eccedenze di seco tipicamente presenti in quasi tutte le manifatture non cubane, a causa dello sbilanciamento nell'utlizzo del ligero, meno corposo rispetto a quello cubano, per conferire forza alle ligade.
L'abbinamento con le birre si è rivelato abbastanza equilibrato, una Weiss prodotta con malto d'orzo e grano crudo, con aggiunta di coriandolo, scarsamente luppolata che ha dato ottime liaison aromatiche, ed una pale ale prodotta nei colli tra imola e faenza, che ha ugualmente esaltato gli aromi pur essendo leggermente eccessiva in luppolo e per questo tendenzialmente esaltante l'amaro nella paletta gustativa.
Ma in questo articolo vogliamo porre l'accento sulle caratteristiche di questo sigaro, di ottima fattura, eccellente nel tiraggio e nella combustione, di cenere chiara molto compatta. Le note aromatiche tutto sommato in linea con la produzione regolare FDS hanno espresso note di fieno e terra in fase iniziale, virando man mano verso toni di cuoio, pepe, e tostato verso il finale. La vera peculiarità si è invece riscontrata sull'evoluzione gustativa, estremamente varia nel corso della fumata, con un'apertura su note dolci, che hanno lasciato spazio a toni più amari all'inizio del secondo tercio, per poi virare su note sapide circa a metà fumata e nuovamente su note dolci nel finale, benchè mascherate un po' dall'abbinamento con la pale ale che sovrapponeva una nota amara alla fumata. Atipica la comparsa dell'amaro tra il primo e secondo tercio, di solito infatti questa nota si riscontra o in fase iniziale di fumata, tipicamete sui sigari di un certo invecchiamento, oppure, più frequentemente negli ultimi puff, quando la concentrazione nicotinica accumulata durante il corso della fumata raggiunge livelli elevati.
L'altro aspetto evolutivo particolare di questo sigaro è stato dato dalla forza: una partenza decisa, corposa, sicuramente più tipica di un sigaro nicaraguense rispetto ad un honduregno o un dominicano, è variata nel corso della fumata con un andamento che potremmo definire "a pendolo"; vale a dire livello elevato nel primo tercio, livello medio in fase centrale e di nuovo livello elevato sul finale.
Un tipo di evoluzione sicuramente non comune ne a un sigaro cubano, che di solito procede con livelli di forza crescente dal piede alla testa, ne a molti altri extracubani che invece tendono ad appiattirsi in corso di fumata per quanto riguarda la forza nicotinica, lasciando spazio ad evoluzioni più importanti in termini di aromi.
In definitiva un sigaro di buona qualità, circa 80/100 il punteggio che possiamo attribuire alla fumata, con un rapporto qualità/prezzo competitivo (dal 20 al 35% meno caro rispetto ai parivitola, o simil-vitola cubani).
Degna di nota anche un'osservazione riportata dai pochi che hanno effettuato correzioni del braciere in corso di fumata, notando una ricomparsa importante (più spiccata rispetto alle correzioni effettuate su altri sigari) della nota amara nei primissimi puff dopo la correzione.
Non siamo riusciti a dare una spiegazione univoca a questo fenomeno, che sembra imputare il sapore amaro alla combustione più rapida della capa. Trattandosi di una foglia da fascia estremamente sottile e delicata abbiamo azzardato l'ipotesi che per evitare danneggiamenti si sia utilizzata una quantità un po più generosa di colla vegetale per chiudere il sigaro, producendo questo effetto in caso di combustione più estesa.
13 giugno 2012
Diario di un'emozione valsa 900 km
Berlino 8/6 ore 3:00
Dopo una manciata di ore passatre dormire la sveglia mi ricorda che è ora di alzarmi.
Tra il caos che non abbandona Berlino neanche la notte, mi dirigo a prendere l'aereo.
Bergamo 8/6 ore 10.45
Dopo diversi pulmann per raggiungere Bergamo dall'aeroporto di Malpensa arriva l'autista che mi accompagnerà tutto il giorno,Cristian(Crimix 74).
Poche commissioni e si vola,direzione Svizzera.
Mendrisio,Svizzera 8/6 13:00
Un rapido giro per il centro commerciale Fox Town.
Degli ottimi fumosi acquisti presso il Free Shop Frontiera e delle piacevolissime conoscenze con cui passiamo delle ore a tavola e in ufficio tra un puff e l'altro di una selezione privata extracubana.
Bergamo 8/6 18:00
Dopo un salto fugace dall'amico Alessandro Paris presso la sua tabaccheria,contornato da qualche acquisto l'ultima meta è destinata al riposo....delle valige ovviamente...
Una sciaquata di mani presso il Bed and Breakfast che ci ospiterà la notte e siamo pronti per la serata.
Con l'aggiunta dell'amico Simone(Zap) sul sedile posteriore della Nissan che ormai mi ospita da diverse ore voliamo verso l'Azienda agricola Biava precisamente a Scanzorosciate.
Scanzo rosciate,Bergamo 8/6 20:30
Con un notevole ritardo dal gruppo di testa, raggiungamo la cantina vinicola di Manuel Biava.
Come solo i più grandi vip sanno fare ci facciamo attendere.
La festa ha inizio,la sala è gremita di persone(circa 35),l'antipasto di salumi servito su taglieri di legno fa da apripista ad una grigliata di carne di qualità superba.
Si alternano salsicce,costolette e filetto, che si sciolgono sulla lingua dei fortuati partecipanti come burro.
I due vini proposti durante l'antipasto e il secondo sono 2 dei 5 prodotti di casa Biava.
In ordine,il primo è il Ghibellino, immediato ed esuberante, che ben si accosta ad i salumi della tradizione bergamasca.
Il secondo è il Guelfo, ottenuto dal classico uvaggio Merlot Cabernet invecchiato per 18 mesi in legno si presenta fine,intenso e pieno al tempo stesso,un ottimo compagno per le carni rosse che hanno deliziato il nostro palato.
E' tutto talmente troppo perfetto, che la gente quasi dimentica il Vero vip della serata.
Il Sancho Panza Sanchos, prodotto di punta della suddetta marca ormai discontinuo dal 2006,è pronto a mettere alla prova le mascelle e polmoni di tutti (o quasi)vista la tendenza riscontrata in molti esemplari, al riempimento eccessivo con successive difficoltà di tiraggio.
Un'ottima descrizione e analisi avviene da parte dell'amico e collega Simone(Zap) che guida con maestria la degustazione lasciando a bocca aperta tutti i fumosi partecipanti.
Ad allietare la fumata che si protrarrà per diverse ore oltre che alla goliardia, c'è il Passito Giallo, risultato ottenuto da uve moscato bianco appassite per almeno 6 mesi che superbamente si abbina alla fumata.
Oltre che i vini vengono abbinati svariati formaggi tra cui i più famosi,lo strachitunt e formai de mut.
Dopo che gli animi si sono placati tra risate e schiamazzi il Vip dei vini fa il suo ingresso,è il Moscao di Scanzo.
Questo prezioso vino passito ottenuto dall'omonimo vitigno conosciuto quale rarità sin dal 1300, ha saputo mantenere inalterato il suo prestigio.Le sensazioni aromatiche sono infinite e rivelano un vino ricco di corpo e di grande complessità.
La serata come la fumata comincia la sua fase calante, la gente comincia a salutarci felice di aver passato un'altra ottima serata di qualità eccelsa.
Un ringraziamento particolare va a Manuel Biava e al suo staff che, oltre alle presentazioni dei vini ogniqualvolta si presentava l'occasione, ha concesso un giro con spiegazione durante la fumata agli interessati ,svelando così qualità e tradizione che, nei meandri della sua cantina, si protraggono da diversi anni e che giustamente sono premiati da svariate riviste del settore.
Il sigaro, per chi se lo stesse chiedendo ha appagato tutti o quasi,l'elevata difficoltà di fumata (vista anche la lunghezza/durata) ha reso la vita difficile alla parte neofita del club ma allo stesso tempo ha soddisfatto chi ha saputo estrarre il meglio da un puro cubano che come unico difetto aveva il riempimento e nient'altro.
Bergamo 9/6 8:30
Dopo una serata terminata ormai alle 2:00 suona per l'ennesima volta la sveglia...
Bagaglio a mano pronto e pieno(più che di biancheria di sigari) parto per Milano Malpensa, verso le 14 decollo e sucessivamente atterro a Berlino alle 16.30.
Berlino 9/6 18:00
Vado a lavorare
Forse tutta questa pazzia che alimenta la voglia di affrontare un giorno folle come forse è stato quello che ho fatto io si chiama passione oltre che per un bastone di tabacco per un gruppo di persone fantastiche(foto sotto).
Dopo una manciata di ore passatre dormire la sveglia mi ricorda che è ora di alzarmi.
Tra il caos che non abbandona Berlino neanche la notte, mi dirigo a prendere l'aereo.
Bergamo 8/6 ore 10.45
Dopo diversi pulmann per raggiungere Bergamo dall'aeroporto di Malpensa arriva l'autista che mi accompagnerà tutto il giorno,Cristian(Crimix 74).
Poche commissioni e si vola,direzione Svizzera.
Mendrisio,Svizzera 8/6 13:00
Un rapido giro per il centro commerciale Fox Town.
Degli ottimi fumosi acquisti presso il Free Shop Frontiera e delle piacevolissime conoscenze con cui passiamo delle ore a tavola e in ufficio tra un puff e l'altro di una selezione privata extracubana.
Bergamo 8/6 18:00
Dopo un salto fugace dall'amico Alessandro Paris presso la sua tabaccheria,contornato da qualche acquisto l'ultima meta è destinata al riposo....delle valige ovviamente...
Una sciaquata di mani presso il Bed and Breakfast che ci ospiterà la notte e siamo pronti per la serata.
Con l'aggiunta dell'amico Simone(Zap) sul sedile posteriore della Nissan che ormai mi ospita da diverse ore voliamo verso l'Azienda agricola Biava precisamente a Scanzorosciate.
Scanzo rosciate,Bergamo 8/6 20:30
Con un notevole ritardo dal gruppo di testa, raggiungamo la cantina vinicola di Manuel Biava.
Come solo i più grandi vip sanno fare ci facciamo attendere.
La festa ha inizio,la sala è gremita di persone(circa 35),l'antipasto di salumi servito su taglieri di legno fa da apripista ad una grigliata di carne di qualità superba.
Si alternano salsicce,costolette e filetto, che si sciolgono sulla lingua dei fortuati partecipanti come burro.
I due vini proposti durante l'antipasto e il secondo sono 2 dei 5 prodotti di casa Biava.
In ordine,il primo è il Ghibellino, immediato ed esuberante, che ben si accosta ad i salumi della tradizione bergamasca.
Il secondo è il Guelfo, ottenuto dal classico uvaggio Merlot Cabernet invecchiato per 18 mesi in legno si presenta fine,intenso e pieno al tempo stesso,un ottimo compagno per le carni rosse che hanno deliziato il nostro palato.
E' tutto talmente troppo perfetto, che la gente quasi dimentica il Vero vip della serata.

Un'ottima descrizione e analisi avviene da parte dell'amico e collega Simone(Zap) che guida con maestria la degustazione lasciando a bocca aperta tutti i fumosi partecipanti.
Ad allietare la fumata che si protrarrà per diverse ore oltre che alla goliardia, c'è il Passito Giallo, risultato ottenuto da uve moscato bianco appassite per almeno 6 mesi che superbamente si abbina alla fumata.
Oltre che i vini vengono abbinati svariati formaggi tra cui i più famosi,lo strachitunt e formai de mut.
Dopo che gli animi si sono placati tra risate e schiamazzi il Vip dei vini fa il suo ingresso,è il Moscao di Scanzo.
Questo prezioso vino passito ottenuto dall'omonimo vitigno conosciuto quale rarità sin dal 1300, ha saputo mantenere inalterato il suo prestigio.Le sensazioni aromatiche sono infinite e rivelano un vino ricco di corpo e di grande complessità.
La serata come la fumata comincia la sua fase calante, la gente comincia a salutarci felice di aver passato un'altra ottima serata di qualità eccelsa.
Un ringraziamento particolare va a Manuel Biava e al suo staff che, oltre alle presentazioni dei vini ogniqualvolta si presentava l'occasione, ha concesso un giro con spiegazione durante la fumata agli interessati ,svelando così qualità e tradizione che, nei meandri della sua cantina, si protraggono da diversi anni e che giustamente sono premiati da svariate riviste del settore.
Il sigaro, per chi se lo stesse chiedendo ha appagato tutti o quasi,l'elevata difficoltà di fumata (vista anche la lunghezza/durata) ha reso la vita difficile alla parte neofita del club ma allo stesso tempo ha soddisfatto chi ha saputo estrarre il meglio da un puro cubano che come unico difetto aveva il riempimento e nient'altro.
Bergamo 9/6 8:30
Dopo una serata terminata ormai alle 2:00 suona per l'ennesima volta la sveglia...
Bagaglio a mano pronto e pieno(più che di biancheria di sigari) parto per Milano Malpensa, verso le 14 decollo e sucessivamente atterro a Berlino alle 16.30.
Berlino 9/6 18:00
Vado a lavorare
Forse tutta questa pazzia che alimenta la voglia di affrontare un giorno folle come forse è stato quello che ho fatto io si chiama passione oltre che per un bastone di tabacco per un gruppo di persone fantastiche(foto sotto).
![]() |
Da sinistra,in alto Enrico(Duca),Francesco Da sinistra in basso me,Mattia(mattbatt)Simone(Zap)Cristian(Crimix74) |
10 giugno 2012
Robaina Maestros ER Espana 07: Impressioni di fumata
Già vedendo il modulo prescelto, il Gordito una sorta di Robusto poco più lungo),ci vengono in mente buone edizioni regionali ed edizioni limitate, per le quali questo formato viene di solito torcido, gli unici sigari della stessa vitola in edizione regolare sono l'Epicure Especial di Hoyo e La Fuerza di San Cristobal.
Sinceramente molto discutibile la scelta di Altadis di fare 200.000 Maestros in 20.000 scatole, più che una regionale sembra una produzione regolare, tant'è che ad oggi dopo 4/5 anni dal lancio è ancora facilmente reperibile sul mercato spagnolo, ai tempi per il suo lancio in pompa magna, si mobilitò addirittura il compianto Don Alejandro Robaina, al quale sembra che il sigaro fosse dedicato.
Capa fantastica sia al tatto che alla vista, un colorado maduro lucente e brillante, ancora bella grassa, nessuna venatura percepibile e una costruzione che a mio avviso sfiora la perfezione e si avvicina finalmente agli standard costruttivi extracubani, al naso perde leggermente il fascino che lascia all'occhio, sono appena percettibili note di cuoio e un sentore erbaceo.
Soliti primi 3/4 puff iniziali amarognoli che mi accompagnano quando fumo un puro di qualche anno e inizio ad immergermi in una fumata dalla quale mi aspetto molto.
Il tiraggio è ottimale e la fortaleza è medio-leggera,con qualche punta di forza maggione tra il secondo e terzo tercio, il Maestros brucia con diverse imperfezioni e devo correggerlo più volte nell'arco dell'ora di fumata, probabilmente un riempimento a tratti eccessivo e sovrabbondante.
In bocca buona portata di fumo, ma per il resto una qualità aromatica molto elementare, che non ha mai un salto di qualità e porta ad un evoluzione di fumata abbastanza piatta e deludente, che non mi entusiasma per niente, anzi...
Un sigaro che sembra più affascinante e suggestivo che altro, che merita comunque una seconda chance, visto il fatto che sento discordanti pareri su esso, sintomo forse di una discontinuità produttiva non nuova ad Habanos.
Il Maestros è reperibile nelle migliori tabaccherie spagnole al prezzo i 10€ circa.
06 giugno 2012
Mare, sigari e Champagne - Forte dei Marmi - Versilia
Cari
Amici,
con
l'estate arriva la voglia di mare, di sole, di bella vita.
Non
ci siamo fatti cogliere di sorpresa. Per un fine settimana
abbandoniamo tutti i problemi e trasferiamoci in Toscana, al mare e
precisamente in una delle località più desiderate della Versilia,
Forte dei Marmi. Un fine settimana all'insegna del lusso.
Il
viaggio
viene confermato con
minimo
20 partecipanti.
Di
seguito la nostra proposta:
Venerdì
22 giugno
Partenza
con mezzo proprio, arrivo a Forte dei Marmi e sistemazione presso
l'hotel prescelto.
Ore
20,15
Inizio
evento “Sigari
e Champagne Louis Roederer”
presso il ristorante “Forti
Baci”
di Forte dei Marmi. Lo
champagne accompagnerà tutta la cena.
Durante
la serata lo chef del ristorante proporrà:
***
ANTIPASTI ***
Insalatina di mare caldo
Timballo di Gamberi su
Pirea di Patate
*** BIS PRIMI PIATTI
***
Risotto all'Astice e
Bavetta alla Carbonra di Mare
*** BIS SECONDI PIATTI
***
Bocconcini di Rana
pescatrice alla Napoletana con Patate al forno e Spiedino di Pesce
alla Griglia con Verdure Grigliate
*** DESSERT ***
Flan al Cioccolato caldo
Caffè'
a
seguire:
sigaro
COHIBA LANCEROS
Rum
alla
fine dell'evento serata libera.
Sabato
23 giugno
Colazione:
in
hotel
Mattina:
libera
Pomeriggio:
libero
Cena
ore 20,15
Inizio
evento “Sigari e rum” presso il ristorante “Forti
Baci”
di Forte dei Marmi.
Durante
la serata lo chef del ristorante allieterà i nostri palati con:
***
ANTIPASTI ***
Insalatina
di Sparnocchi con Frutta Esotica (Mango, Papaja, Ananas e Avocado)
Tartarre
di Ricciola (Crudo)
***
BIS PRIMI PIATTI ***
Paccheri
Gallinella e Zucchine e Risotto di Mare
***
BIS SECONDI PIATTI ***
Filettino di Orata/Branzino alla Vernaccia (Pomodorini secco di Sicilia, Olive e Cipolla bianca)
Filettino di Orata/Branzino alla Vernaccia (Pomodorini secco di Sicilia, Olive e Cipolla bianca)
e
Tonno alla Griglia con Verdure grigliate
***
DESSERT ***
Bavarese
ai Frutti di Bosco
Caffè
a
seguire:
sigaro
H. UPMANN SIR WINSTON
Rum
alla
fine dell'evento serata libera.
Domenica
24 giugno
Colazione:
in
hotel e partenza con mezzo proprio.
PREZZI:
Pacchetto
“Tre Stelle Fumatore” € 465,00
per persona in camera doppia.
Pacchetto
“Tre
Stelle Non Fumatore”
€
450,00
per persona in camera doppia.
La
quota comprende:
2
notti + colazione, presso Hotel Regina (***), di Forte dei marmi
(Lu);
2
cene/eventi (22 e 23 giugno), presso il ristorante “Forti Baci”
di Forte dei Marmi (Lu).
La
quota non comprende:
Extra
in genere e tutto quanto non specificato in “la quota comprende”.
Nella
quota “Tre Stelle Non Fumatore” non sono compresi i sigari a
cena.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Pacchetto
“Quattro Stelle” € 505,00
per persona in camera doppia.
Pacchetto
“Quattro
Stelle Non Fumatore”
€
490,00
per persona in camera doppia.
La
quota comprende:
2
notti + colazione, presso Hotel Goya (****S), di Forte dei marmi
(Lu);
2
cene/eventi (22 e 23 giugno), presso il ristorante “Forti Baci”
di Forte dei Marmi (Lu).
La
quota non comprende:
Extra
in genere e tutto quanto non specificato in “la quota comprende”.
Nella
quota “Quattro Stelle Non Fumatore” non sono compresi i sigari a
cena.
Per
la partecipazione è indispensabile prenotarsi effettuando il
bonifico entro
e non oltre il 16 giugno.
Iban:
IT
03 L 02008 11110 000040272515
Banca:
Unicredit
Piazza Matteotti - Bergamo
Intestatario:
Enrico
Puglisi
Causale:
Forte
dei Marmi + nome e cognome partecipanti.
Inviando
ricevuta avvenuto bonifico a: empuglisi@gmail.com
Per
altre forme di pagamento contattatemi al 331/6211824.
04 giugno 2012
Vincitori del concorso Cigar Blog
Cari amici aficionados, ecco i risultati del primo concorso cigar blog, che si è chiuso venerdì scorso con la partecipazione di diversi fumatori che hanno inviato altrettante schede compilate.
In particolare nella valutazione delle schede si è tenuto conto della coerenza tra le diverse descrizioni ed i punteggi assegnati, e della rispondenza fra alcune delle caratteristiche organolettiche complessive, rispetto a quanto riportato nell'analisi descrittiva gusto-olfattiva (ad esempio la scheda che trovate di seguito è molto coerente fra la descrizione di forza, aromi e sapori nei diversi tercios, e le successive considerazioni su evoluzione complessità e persistenza).
Il primo posto, che si aggiudica il posacenere, va Giuseppe Mitolo, di Bitonto (BA), aficionado da diversi anni, che ha dato prova di un'ottima conoscenza dei parametri con cui si compila una scheda di degustazione.
Al secondo posto (premio portasigari in pelle) si classifica Cristian Marini di Brescia, e al terzo posto (premio Bolivar Colosales ed reg. Alemania 2006) Loris Caile di Castelgomberto (VI). Pubblichiamo di seguito la scheda del vincitore... A nome di tutto lo staff, grazie per la partecipazione e complimenti ai vincitori!!!!
01 giugno 2012
Tobacco and More la prima realtà sigarofila a Bolzano
Porto all'attenzione dei lettori un grande novità per il Trentino Alto Adige perchè dal 2 giugno
sarà presente la prima tabaccheria in città ad essere fornita di walk-in humidor climatizzato/umidificato.
Per tutti gli aficionado in zona in cerca di qualche buon sigaro arriva quindi il primo punto fermo sul fumo lento nella città di Bolzano.
A quanto anticipato dal giornale "Qui Bolzano",la tabaccheria proporrà la classica linea Habanos Davidoff e oggettistica marcata Cartujano.
Si apre quindi la nuova concezione del fumo lento anche in una regione dove non è presente nessun Cigar Club e la conoscenza in fatto di sigari è molto limitata.
Con la speranza che il mercato sigarofilo cresca rigoglioso anche in una zona montuosa come quella altoatesina vi invito a fare visita da domani presso:
Tobacco and More
Al primo piano del Centro commerciale Twenty
Via Galileo Galilei, 20 39100 Bolzano.
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