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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE
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28 agosto 2018

Job Pipe: Un'analisi oggettiva sull'utilizzo, le sue "funzioni" e le istruzioni per l'uso

Job Pipe (foto da Tabaccheria del Corso)
I fumonauti avranno certamente notato l'impazzare sui social della Job Pipe, creazione di Simone Morri della Tabaccheria del Corso - Rimini, in collaborazione con Santambrogio. Ne sono nate discussioni di ogni tipo, dalle più entusiaste, ai detrattori più assoluti, da chi ne ha decantato virtù quasi magiche, a chi ne ha sottolineato la completa inutilità o addirittura il danno arrecato alla fumata. In questo articolo proveremo a delineare, nella maniera più oggettiva possibile, difetti e pregi della Job Pipe, cercando di offrire eanche una guida al suo utilizzo, che può non risultare immediato.
Iniziamo dalla descrizione dell'oggetto, premettendo che non sono un esperto di pipa. Si tratta di una pipa leggera (sotto i 30 grammi di peso), relativamente corta, con cannello in carbonio e bocchino in metacrilato, fornello con foro conico (14 mm), adatto a ospitare il sigaro di tradizione toscana o altri sigari di forma analoga (Tronco o Bitroncoconica).  la parte sottostante, ispirata alle pipe "poker" adatte per essere appoggiate, in modo da poter "reggere" in equilibrio il sigaro nella pipa, durante tutta la fumata.

Prima di definire gli aspetti del prodotto, andiamo a rispondere a una domanda: Perchè fumare il sigaro in pipa? beh, fa parte dei

06 novembre 2017

Tutorial: come conservare i sigari caraibici, parametri, humidor e metodi alternativi

La conservazione dei sigari caraibici è da sempre oggetto di dibattito tra gli aficionados, poiché è vero che, entro certi limiti di flessibilità, i canonici parametri di conservazione variano anche in funzione del gusto personale e della tecnica di fumata di ciascuno. I fumatori più lenti, ad esempio, spesso trovano che qualche punto in più di umidità in conservazione sia più consono al loro modo di fumare, altri invece tendono a conservare più "asciutto".
Il margine soggettivo però non implica l'assenza di un parametro oggettivo di conservazione. In questo post, scritto in collaborazione con il canale di Douglas Mortimer (link), il blog Gusto Tabacco (link), e il forum La Compagnia del Tabacco (link), tratteremo della conservazione adatta ai fumatori, mentre per i collezionisti, che hanno esigenze di stoccaggio a lungo termine, i parametri sono leggermente diversi e faremo accenno anche a questi ultimi, ove rilevante, senza però trattare l’argomento in modo approfondito. 
Ricordiamo che questa guida vale per i caraibici, ma non per i sigari di Kentucky, per i quali abbiamo, sempre in collaborazione con lo stesso gruppo di divulgazione, creato una guida ad hoc (Link).
Tratteremo inoltre qualche metodo di conservazione alternativo all’humidor e parleremo di qualche errore da evitare, in questo contesto.
Per quanto riguarda il parametro oggettivo di conservazione, si ritiene che una somma

18 agosto 2017

Guida definitiva per la conservazione e fruizione del sigaro di Kentucky



Le nuove aziende produttrici di sigari di kentucky, affacciatesi sul mercato italiano negli ultimi anni, hanno portato a una differenziazione di gamma notevole rispetto al “solo” sigaro toscano (inteso come marchio, oggi di proprietà MST, ma anch’esso soggetto a cambi di proprietà tra la fine del 1900 e i primi anni 2000). Questo ha dapprima modificato l’approccio di conservazione e, in alcuni casi, si sono perse di vista le esigenze che il sigaro di Kentucky ha, soprattutto se il tabacco utilizzato è di alta qualità. In tempi recenti, il popolo fumoso del web ha sollevato problemi di diversa natura, inclusi difetti di combustione, tiraggio, colorazione anomala della cenere etc., dovuti non tanto a difetti intrinseci dei sigari, quanto piuttosto a nuove (o riscoperte) caratteristiche specifiche di alcuni prodotti, che richiedono più attenzione in fase di conservazione e fruizione. Pertanto quattro importanti gruppi di divulgazione, tra cui due blog (Cigar Blog e Gusto Tabacco) un forum (Compagnia del Tabacco) e il canale youtube di Douglas Mortimer hanno deciso di collaborare per fornire al proprio pubblico un “decalogo” di regole condivise per la corretta conservazione e fruizione dei sigari di Kentucky, soprattutto quelli di alta qualità.  in fondo trovate i link alle rispettive pagine web.
I sigari toscani (ivi intesi anche come sigari di concezione italiana, fatti di tabacco Kentucky) sono stati per decenni considerati sigari popolari,  e in quanto tali fino a una decina di anni fa non si è sentito il bisogno di dare

23 giugno 2017

Humidor VenetiaLab: buona qualità made in Italy!

Abbiamo testato per voi un humidor VenetiaLab, e dobbiamo dire che si tratta di un prodotto di prezzo più che onesto, in ragione della qualità offerta. Il modello testato (Principe) dalla capienza di circa 30 sigari, è esteticamente accattivante, grazie alla finitura dall'effetto naturale, e all'ottima venatura dei legni scelti per la struttura esterna. Anche la lavorazione è precisa e pulita, e rende il prodotto elegante e sobrio.
L'interno è in cedro massello, ottimamente stagionato, non siamo in grado di valutare se la stagionatura corrisponda esattamente a quella dichiarata dall'azienda, che è di 9 anni, ma certamente non si tratta di un legno giovane. L'interno è infatti privo di odori pungenti, resinosi o metallici, tipici del cedro poco stagionato. L'humidor "vergine" emana un odore di legno piuttosto blando, ideale per evitare qualsiasi tipo di contaminazione aromatica dei sigari che andrà a contenere.
Il punto di forza, ad avviso di chi vi scrive, è però il sistema di umidificazione e di tenuta dell'humidor. La precisione costruttiva limita al minimo gli scambi d'aria con l'esterno ad humidor chiuso, inoltre, benchè io non sia un fan assoluto dell'umidiciazione polimerica, devo dire che la dimensione delle

07 aprile 2017

Club Imola: NdB Giara Fondatore, un anno e mezzo dopo, l'evoluzione e l'effetto della giara

Giara Nostrano del Brenta, collezione
del Fondatore  e poggiasigari Slow Smoke
Santerno, realizzato su richiesta
da Elisabetta Signorelli
Il 20 marzo scorso, è stata la serata dell'assemblea annuale dei soci Slow Smoke Santerno, ma non è stata una assemblea qualunque, si tratta infatti del decimo anno di attività del club, che festeggeremo il 1 luglio di quest'anno (seguiranno dettagli su Cigar Blog). Per questa occasione abbiamo aperto la giara del Fondatore di Nostrano del Brenta, e il club ha omaggiato i suoi soci con un poggiasigari per il decennale del club, realizzato su richiesta da Elisabetta Signorelli, ormai nota nel mondo degli aficionados, per le sue realizzazioni in metallo (e non solo), di accessori legati al fumo lento. Il poggiasigari, realizzato in acciaio, riporta il logo del club e la scritta slow smoke santerno.
Ma veniamo al sigaro, ed in particolare al come lo abbiamo trovato cambiato, rispetto alla fumata di circa un anno e mezzo fa, quando la giara uscì sul mercato (quasi tutti i soci presenti alla serata conoscevano il prodotto, avendolo fumato in precedenza, sia da giara che nella sua riedizione in produzione regolare).
Non vogliamo ripetere una descrizione del prodotto, che è restato, anche nell'invecchiamento, fedele a se stesso in termini organolettici, e che abbiamo già descritto su questo blog (vedere articoli di riferimento qui e qui), tuttavia vogliamo sottolineare come il sigaro, a detta di tutti, sia cambiato in questi mesi, in particolare sull'evoluzione che esprime in fumata.
E' da premettere, e il motivo sarà chiaro tra poche righe, che la giara intera è stata acquistata appena uscita sul mercato, ed i sigari sono stati conservati sempre alle medesime condizioni, nel walkin di chi vi scrive, e per tutto il tempo all'interno della loro giara originale.
Come avevamo sottolineato all'uscita del prodotto sul mercato, il sigaro presentava

09 marzo 2017

Boveda Packs: utili per tarare gli igrometri, e stabilizzare i vostri vecchi umidificatori

Abbiamo già parlato nelle nostre pagine della piccola rivoluzione che i Boveda Pack hanno rappresentato nella regolazione bidirezionale dell'umidità nell'humidor, con i significativi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali, ma anche rispetto ai Beads, in termini di precisione e velocità. Ma i prodotti di questa azienda possono essere anche sfruttati in altra maniera, nella taratura degli igrometri, o in sistemi combinati per il mantenimento dell'umidità a lungo termine all'interno dell'humidor, in "tandem" con i vostri vecchi umidificatori a spugna o di altro tipo.
La precisione dei Boveda ci permette infatti di tarare i nostri igrometri in maniera perfetta, abbandonando i vecchi e più complicati medoti (quello del sale e quello del panno umido descritti qui). Basterà infatti inserire l'igrometro ed il boveda pack in un contenitore ermetico, e dopo un ora circa andare a leggere l'umidità rilevata, che deve corrispondere a quella del Pack (abbiate cura di stare in una temperatura compresa tra 15 e 25 gradi, poichè a temperature diverse anche i boveda hanno un minimo di "scarto" in termini di precisione). Ma non solo, il boveda pack ci permette di tarare l'umidità di alcuni igrometri anche

10 novembre 2016

Umidità perfetta con Boveda, e si possono anche rigenerare!

Se avete degli humidor di dimensioni piccole o medie (fino alle vetrinette di altezza sotto il metro e mezzo), probabilmente utilizzerete, salvo qualche raro caso, un metodo di umidificazione statico. C'è chi utilizza la spugnetta in dotazione con l'humidor, e chi si attrezza con soluzioni più moderne, come i beads o, appunto i Boveda Pack. Il prodotto non viene ancora commercializzato in italia, ma lo sarà a breve.  Boveda, è un'azienda leader mondiale nei regolatori di umidità a due vie, non solo per la conservazione del tabacco ma anche per l'alimentare, il legno, i medicinali, i dispositivi elettronici, etc, ed è senza ombra di dubbio quella che possiede la tecnologia più precisa ed avanzata anche per la regolazione statica dell'umidità nel contesto sigarofilo.
Chi ha utilizzato diversi sistemi in passato sa che i Boveda Pack sono altrettanto precisi, ma più rapidi rispetto ai beads nel regolare l'umidità, e che il costo è comparabile se non addirittura più basso rispetto ai polimeri.
I packs utilizzabili per i sigari sono sostanzialmente di 3 o 4 tipi, principalmente si utilizzano quelli che regolano l'umidità al 69% ed al 75%, ma in alcuni casi si possono utilizzare

21 luglio 2016

News nel mondo degli accessori per fumatori: Joint venture tra Xikar e Boveda

Di recente il gruppo Xikar ha annunciato un accordo di fornitura a lungo termine con Boveda, che fornirà al nuovo partner i suoi sistemi di controllo dell'umidità a due vie, cormai noti a tutti gli aficionados. Boveda ha ottenuto, grazie al suo brevetto, diversi riconoscimenti sul piano internazionale.
In particolare Xikar metterà a disposizione la sua rete di vendita anche per ampliare la rete distributiva della stessa Boveda, e formare la clientela sull'utilizzo dei sistemi umidificanti.
Secondo Kurt Van Keppel, presidente della società, per Xikar, che nasce come azienda produttrice di cutter ed accendini, ma che poi ha ampliato la sua gamma aggiungendo anche humidor, l'utilizzo dei sistemi umidificanti a due vie è un passo necessario per continuare a fornire ai propri clienti prodotti di qualità ed all'avanguardia. Vista l'ottima reputazione di Boveda in questo campo, la scelta è stata quella di un accordo a lungo termine, per la fornitura dei sistemi Boveda con "private labeling" per Xikar.
Conoscendo la qualità delle due aziende, non possiamo che essere fiduciosi nell'attendere sul mercato i prodotti della "sintesi" tra i due marchi.

07 giugno 2016

La muffa dei sigari? No, LE muffe! manifestazioni ed effetti.


Il "la" per questo post, me lo ha dato il sempre impeccabile Douglas, con il suo video riguardante le differenze tra muffe e microfermentazioni. Durante il video, l'occhio mi è caduto su un dettaglio in apparenza irrilevante, ma in realtà abbastanza raro per i sigari. Nel sigaro ammuffito (vedere foto sopra) forzatamente da Douglas, si nota muffa di colorazione disomogenea, cosa che in condizioni normali, anche in caso di sbalzi di umidità verso l'alto non accade. Può capitare di vedere in sigari separati muffe bianche, grigie, nere, azzurro-verdi o più raramente gialle o marroni, ma difficilmente troviamo colorazioni diverse sullo stesso sigaro.
La colorazione delle muffe dipende, ovviamente dal ceppo micelico (fungino) da cui sono generate (quelle che comunemente chiamiamo muffe derivano dalle divisioni tassonomiche degli zigomiceti, ascomiceti o deuteromiceti), ma può secondariamente dipendere anche dallo stato del ciclo riproduttivo di un singolo ceppo crittogamico. Esistono muffe che nella fase di sviluppo sono bianche o gialle, e virano verso colori grigio-bluastri in fase di sporulazione.
Ma perchè, quindi, è anomalo trovare colorazioni diverse? non possono in un sigaro co-esistere più ceppi micotici, e/o funghi a diversa fase di sviluppo?
In linea teorica si, ma è piuttosto difficile che

03 maggio 2016

Sigari di kentucky: come conservare quelli di alta qualità?

Fortunatamente negli ultimi anni si sono affacciati sul mercato diversi sigari italiani, prodotti con kentucky fire cured di ottima qualità. Tuttavia, più o meno parallelamente, sono sorte le diatribe tra fumatori, su chi preferisce fumare questi sigari tendenzialmente secchi, e chi invece predilige una umidificazione più importante.
E' opinione diffusa che anche il Kentucky, come il tabacco caraibico, benefici dell'umidificazione, ma ancor di più dell'invecchiamento in ambiente umido, ne è conferma anche il processo di rifermentazione ad alta umidità messo a punto dal nostro blog qualche tempo fa. Esiste ancora una fascia di fumatori "old style" che predilige fumare il sigaro italiano secco, tuttavia, la totale assenza di umidità, ha diversi svantaggi, non solo in termini organolettici, ma anche per la salute, rendendo mediamente più caldo il braciere, e di conseguenza anche il fumo.
Tuttavia, il Kentucky di alta qualità sembra non

09 marzo 2016

Effetti del trasporto sui sigari

Abbiamo parlato di recente dell'effetto del ciclo di abbattimento della temperatura sui sigari, notando come questo sia piuttosto ininfluente sui sigari nicaraguensi, più importante invece sugli habanos. Ma in occasione del nostro viaggio in Nicaragua, abbiamo potuto valutare anche l'effetto del trasporto sui puros, e in questo caso l'impatto sulla fumata è ben più intenso, rispetto a quello del ciclo di abbattimento.
Per la nostra prova abbiamo utilizzato dei La Ley, robustos e canonazos, di cui abbiamo fumato un esemplare la nostra ultima sera in Nicaragua, e poi, una volta tornati, a più riprese a distanza di un giorno (la sera stessa del ritorno), e a cadenza settimanale per 6 settimane (un arco temporale di 7 settimane in totale, grossomodo). Abbiamo cercato di simulare, per quanto possibile, le condizioni di spedizione che ipoteticamente avvengono tra i produttori caraibici e gli importatori europei, quindi sigari ben cellophanati, messi in sitva col bagaglio imbarcato, ma non sottovuoto ne con accorgimenti per il mantenimento di umidità.
Ebbene, le sorprese non sono state poche. Il sigaro fumato in Nicaragua era pienamente fruibile, al netto di una lievissima scomposizione sull'amaro nel finale, risolvibile con una

13 gennaio 2016

Walkin humidor casalingo: quando l’humidor ti va stretto.




Adorini Habana Deluxe
Quando comprai l'ottimo Adorini Habana Deluxe, fui soddisfatto di aver finalmente comprato "l'humidor definitivo", dove conservare e maturare i miei sigari; non vi nascondo che oggi al solo scrivere questa frase, un sorriso sul mio viso ne accompagna inevitabilmente la stesura.

Credo che ogni fumatore appassionato di sigari attraversi la fase nella quale si rende conto che logisticamente ci sono delle scelte da compiere. Quando l'humidor diventa pieno basterebbe decidere di impostare mentalmente il massimo numero di sigari stipabili come "punto di massimo" e far ruotare le fumate al disotto di quel numero.
Niente di più facile dite? ...mica tanto!
Non è facile dimensionare i sogni e scegliere di non andare oltre, non fare nuove esperienze, non osare, non seguire il lampo di genio che accende la lampadina della creatività e della sfida con noi stessi.
Certo, di norma è il portafoglio a decidere per noi...o la moglie, o il tempo a disposizione, ma, a mio avviso, c'è anche un approccio razionale da poter considerare, ed è proprio qui che inizia la mia storia che voglio raccontarvi.

26 novembre 2015

Josè (Peppe) Arnone, l'artista del sigaro

 Per gli aficionados italiani di lungo corso Peppe Arnone non è uno sconosciuto, noto con l'avatar (ermetico) di  "J." o "Josè" sui forum fumosi italiani, è da anni un aficionado che porta avanti con orgoglio il suo gusto personale in fatto di sigari, prediligendo ovviamente la qualità, ma soprattutto i puros freschi, che a suo parere esprimo appieno le potenzialità aromatiche del tabacco. Un punto di vista sincero e coerente in questo mondo, con cui è sempre un piacere confrontarsi. Caratteristico ed inconfondibile il suo modo di scrivere nei vari canali dedicati al fumo lento, con ampio utilizzo di puntini di sospensione che rendono riconoscibili i suoi interventi al primo colpo d'occhio di una pagina web.
Ma Josè è anche conosciuto nel mondo degli aficionados per il suo

15 luglio 2015

Cantinette per vini adattate ad Humidor : una soluzione economica ed efficace, con i dovuti accorgimenti.

 Le vetrine climatizzate sono funzionali ma anche mediamente molto care, quindi è naturale che gli aficionados si adoperino per trovare soluzioni alternative. Una di queste è l'utilizzo di cantinette da vino, che permettono di regolare la temperatura di conservazione dei nostri amati sigari, e con i dovuti accorgimenti offrono un ambiente ottimale per i puros.
Vediamo, con un semplice elenco, quali sono gli aspetti da considerare e le soluzioni da adottare per convertire una cantinetta ad humidor.
- I materiali: non tutte le cantinette sono uguali, esistono diversi prodotti con diverse caratteristiche di qualità dei materiali utilizzati. Andate sempre di persona a vedere la cantinetta che intendete acquistare, apritela ed

25 giugno 2014

Artigianato di pregio: Gli humidor di Cesare Battista (Top Quality hand-crafted Humidors)



“Creati per diventare antichi”  questo è il motto con cui Cesare Battista presenta i suoi humidor, e ad osservare il livello di qualità e di arte, apprezzabile nei suoi pezzi unici, c’è sicuramente da crederci. Cesare Battista, 37enne di Bergamo, vanta un’esperienza trentennale nella lavorazione del legno, avendo imparato sin da piccolissimo ad armeggiare con gli strumenti del nonno, ebanista e restauratore. Gli humidor, realizzati rigorosamente e meticolosamente a mano, in produzione limitatissima (circa 15 pezzi all’anno), garantiscono la cura e l’attenzione estrema ai particolari. Ogni humidor è un pezzo unico, realizzato artigianalmente con legni nobili di alta qualità ed eccellente stagionatura, esenti da odori sgradevoli. La chiusura a tripla battuta e l’elevato spessore dei legni, assicurano una perfetta tenuta dell’umidità ottimale. Tutta la struttura interna in cedrella o cedro spagnolo, è priva di colle, vernici e qualsiasi altra sostanza, ed assemblata con incastri a coda di rondine, onde evitare qualsiasi contaminazione dei sigari.
Il connubio tra tecniche antiche e moderne fa degli humidor di Cesare dei preziosi manufatti, pratici e funzionali, ma anche esteticamente accattivanti e raffinati, completati da dettagli di stile come le cerniere lavorate ed anticate, gli intarsi, le lavorazioni a scalpello, gli  stucchi realizzati con polvere d’osso e la finitura esterna in cera o altri prodotti naturali.
Non da ultimo, il punto di forza dell’artigianato di questo tipo, è la possibilità di richiedere humidor personalizzati, con qualsiasi tipo di lavorazione, partendo dai loghi personalizzati, per finire con gli intarsi stilizzati di foto ed immagini.
Gli humidor si collocano a pieno diritto tra i prodotti di alta gamma, con il valore aggiunto dell’unicità di ogni singolo pezzo, che oltre alla qualità funzionale, garantisce la tenuta nel tempo del valore degli oggetti.  Per info potete contattare direttamente il blog: cigarblog1@gmail.com

"Crafted to become antique", this is the slogan that Cesare Battista uses to present his humidors. This 37 years-old craftsman from Bergamo (Italy) has a wide experience on woodworking, started when he was only seven years old, following his grandfather that was a cabinet-maker and restorer.
His humidors, that are 100% handcrafted and produced in very limited number (around 15 per year) are real artworks, both in termso of design and technical quality. Each humidor is unique, and made with matured hogh-quality wood, that doesn't release any nasty smell inside. the triple-rebated lid and the thickness of wood ensures a very good air-tight. the inner layer is made of virgin spanish cedar, without glue or any other component, and assembled with dovetail joints, in order to avoid any contamination of cigars.
The combination of old and new techniques makes the humidors very precious in terms of quality and beauty, including also a special eye for details, such as the antiqued hinges, the inlays, the hand-carving and the bone-dust stucco-works. Nevertheless, you can ask for a personalized humidor with any kind of manufacturing, including a personal logo or a stylized inlay, starting from your own pictures.
For any info please contact directly our blog: cigarblog1@gmail.com

31 maggio 2014

IL PRIMO HUMIDOR: cosa metterci?


Quelle che mi appresto a scrivere sono poche semplici note che avrei voluto leggere anni fa, nel momento in cui ho avviato il mio primo humidor:  da grande appassionato ma ancora inesperto, cercavo informazioni per creare una mia selezione tra le decine di

03 gennaio 2014

Uno Zippo per un puro (?)

Gli appassionati sanno che gli Zippo non sono ideali per accendere un sigaro. Il forte odore del liquido infiammabile utilizzato in tali dispositivi può dare un gusto aspro ai sigari, quasi fino a snaturarli - e non solo quelli più mild -  a meno che non ci si prenda la briga di tenere la fiamma lontano dal piede. Eppure, è innegabile il fascino che lo Zippo, un dispositivo meravigliosamente semplice e affidabile, abbia su un aficionado.
L'artista americano Mike Porter ha usato lo Zippo come una tela, prendendo gli accendini e trasformandoli in qualcosa di particolare, quasi un unicum, creazioni che giocano proprio sull'immaginario di questo accendino iconico. Il suo Wicked Zippo Studios crea accendini fantasia che fanno un'impressione immediata.
I suoi progetti includono monete, palline da golf, ognuno fuso in argento o bronzo poi artisticamente collegati a un accendino Zippo decorato in vari stili per renderlo diverso da qualsiasi altro. Ognuno di essi  può essere personalizzato a proprio piacimento con un cordino attaccato al lato. Il cordino, in effetti, è una specie di caratteristica firma per la Wicked Zippo e consente al cliente di portare il proprio Zippo all'interno della tasca.
La Wicked Zippo ha diversi stili di accendini, da un minimo di 99 dollari a più di $ 700, a seconda dello stile, e può creare oggetti completamente personalizzati. E anche se usa uno Zippo per accendere i suoi sigari, Porter ha creato un inserto che permette ai suoi accendini di usare una fiamma a butano.

18 luglio 2013

Humidor Calculator, By Humidor Discount

Cari lettori di Cigar Blog, vi segnaliamo oggi un'utilissima funzione che si può trovare sul sito di humidordiscount, che vi permette di calcolare quanti sigari possono essere contenuti in un humidor, in base alle dimensioni della vostra vitola preferita e alle dimensioni interne, questo strumento è certamente indispensabile prima dell'acquisto, ma anche per valutare le dimensioni di un prodotto già in vostro possesso.
Inserendo i dati di larghezza, lunghezza e profondità dell'humidor, e le dimensioni della vostra vitola preferita (è possibile scegliere marca e vitola dei puros, ma vi consigliamo di ragionare per formato), Humidor Calculator vi darà suggerimenti su come disporre meglio i puros all'interno dell'humidor e sulla capienza. Questo strumento è molto più verosimile ed attendibile rispetto alle capienze "standard" dichiarate dai costruttori, che si basano in genere su formati petit corona, corona o robustos, a seconda delle case produttrici. Il nostro consiglio, nell'utilizzo dello strumento, è di tenervi larghi sulle dimensioni dei puros, in modo da non sottostimare lo spazio che vi serve. Se ad esempio prediligete un formato robusto, potreste utilizzare una vitola "toro" che vi permette di avere un po' di margine sullo spazio effettivamente utilizzato. Un altro "escamotage" che potete utilizzare, se fumate diversi formati, e se le dimensioni dell'humidor ve lo permettono, è quello di suddividere il volume delll'humi in due o tre parti (ad esempio lunghezza x profondità x 1/2 o 1/3 della larghezza), in modo da "dedicare" lo spazio a diverse "famiglie" di formati. Se avete un humidor a cassetti o a ripiani infine, è utile calcolare lo spazio in base alle dimensioni dei singoli spazi, e non utilizzando l'intero volume interno dell'humidor.

14 giugno 2013

Valutazioni accessori sigari by Cigar Blog (cigar accessories' evaluation)

Cari amici lettori, e cari amici importatori e produttori di accessori legati al mondo del sigaro. Come avrete notato di tanto in tanto il nostro blog oltre a recensire e descrivere i sigari esprime anche qualche parere inerente all'accessoristica legata al mondo dei puros. In maniera obiettiva e del tutto indipendente offriamo ai lettori il nostro parere su humidor, strumenti di taglio ed accensione etc. In futuro vorremmo utilizzare il blog per ampliare questa opprtunità, creando un punto di incontro tra gli aficionados che ci seguono e coloro che producono/commercializzano accessori per sigari, i quali, se sono interessati possono contattarci all'indirizzo cigarblog1@gmail.com  .
Vogliamo mettere in chiaro fin da ora che vogliamo mantenere l'indipendenza del blog, NON cerchiamo quindi sponsorizzazioni, regali o quant'altro, ma semplicemente desideriamo effettuare valutazioni di prodotti in maniera obiettiva e senza influenze esterne, dal nostro punto di vista è indispensabile mantenere la coerenza, che credo ci abbia sempre contraddistinto, verso i lettori del blog. In altre parole desideriamo che rimanga invariato il "servizio" che offriamo e che abbiamo sempre offerto a chi ci segue. Quello che possiamo offrire ai produttori/importatori di accessori è una valutazione dei prodotti dettagliata e scevra da pregiudizi, in cui ogni oggetto viene valutato in base alla qualità ed al rapporto qualità/prezzo in ragione della fascia di mercato a cui si rivolge.
Sappiamo che come ogni altra merce, anche gli accessori del sigaro rispondono a logiche di mercato e di marketing, in tal senso il blog garantisce una visibilità più che discreta, con una media di oltre 10 mila visite al mese, una posizione elevata su netparade, dove abbiamo vinto tutti gli awards, traguardo raggiunto solo da una trentina di siti, su oltre 60 mila siti in valutazione. Sempre secondo la qualità rilevata da netparade anche la popolarità sui motori di ricerca è elevatissima (primi 10 posti su google - tutti questi "numeri" sono direttamente desumibili cliccando sul banner di voto, che descrive il nostro blog in classifica).

Our Cigar Blog aims to expand the evaluations of the accessories and objects for cigar smokers. First of all we want to point out that we are NOT asking for sponsorship, gifts or something like that. We want to keep our objectivity towards our followers and we don't want to be influenced in any way. What we can "offer" to producers/importers of cigar accessories is a precise and detailed evaluation of each item, pointing out also the quality/price ratio, related to the specific market range. Our blog reach on average more than 10.000 visits per month (of which, on average, around 10% from US, 3% from Germany, 3% from Russian Federation, and 1 to 2%  from Swiss, France, UK and Spain), and reached very high levels (all the awards have been obtained) on netparade's specific category, this goal has been reached only by around 30 sites, over more than 60 thousands blogs and websites under evaluation), according to the evaluation of netparade, that can be cheked directly by clicking on the  banner on the right side of the page, also the popularity on search engines is extremely high. If you are interested you can contact us at the following address: cigarblog1@gmail.com  .

29 maggio 2013

Provato per voi: Humidor Adorini Cedro Deluxe

Abbiamo avuto la possibilità di recensire una novità in anteprima, inviata in visione al nostro Cigar Blog da Adorini, importante produttore di humidor e accessoristica per il  nostro amato fumo lento, attualmente in vendita attraverso il sito Humidor Discount.
Premetto che sono già loro cliente fin dal mio primo humidor (alla fine posterò i miei) e mi sono sempre trovato bene.
I punti di forza del Sito sono sicuramente la vasta scelta di modelli, per tutti i gusti, dimensioni e prezzi; e per l'assistenza agli acquisti telefonica molto gentile e competente.
Nell'ambito degli humidor, propone principalmente i prodotti Adorini, che a mio avviso hanno un rapporto qualità-prezzo imbattibile e una cura in alcuni dettagli che fanno la differenza rispetto alla concorrenza, per la fascia di mercato che ricoprono:
Ogni humidor viene fornito con umidificatore a polimeri acrilici, non quei fastidiosi umidificatori fatti con la spugna verde del fiorista, che non ci permette un costante controllo dell'umidità.
La particolarità di questo materiale, recentemente usato nell'ambito del Sigaro, è la composizione in piccolissime perle della dimensione di 2mm che, a contatto con l'acqua, la assorbono aumentando di volume (sono simili a quelle usate nei vasi dei fiori). Questo materiale è appositamente creato per mantenere una umidità costante al 70-72% nell'aria, infatti queste "perle" hanno la capacità di cedere o assorbire umidità da''aria stabilizzandola.
Un'altro vantaggio è, proprio per la sua struttura, la minor incidenza di muffa o  batteri, in quanto nell'umidificatore non "ristagna" acqua essendo completamente assorbita dai polimeri.
Per la ricarica non necessitano di particolari attenzioni (come le soluzioni in Glicopropilene assolutamente necessarie negli umidificatori a spugna) e possono essere ricaricati solamente con comune acqua distillata. Se proprio vogliamo fare i pignoli (come il sottoscritto), a mio avviso bisognerebbe almeno 1 volta all'anno usare soluzioni antibatteriche a base di ioni di argento (principio attivo antibatterico) reperibile ovviamente sul sito.
L'uso di questo antibatterico, permette di prolungare molto la durata del nostro umidificatore adorini, oltre la data consigliata di 2 anni per mantenere l'ambiente sterile.
Un'altro fattore positivo è l'uso esclusivo di cedro spagnolo (Cedrela Odorata,) per la costruzione, che come molti sapranno, è il legno usato anche per la realizzazione dei box e cabinet (e in fogli nei tubos) dei nostri Sigari.
Questo perchè ha molti vantaggi utili alla conservazione, quale un'ottima capacità di adattarsi all'umidità assorbendo acqua rendendo gli sbalzi meno aggressivi, e soprattutto grazie al suo profumo forte è un ottimo deterrente per la proliferazioni di parassiti senza bloccare la maturazione dei puros.
Sul sito sono disponibili in'oltre degli umidificatori digitali con ventola, che permettono un maggiore cotrollo dell'umidità. Se il vostro humidor è abbastanza grande, consiglio di comprare questi 2 modelli: Cigar Heaven 2 e Umidificatore LV (quest'ultimo molto funzionale perchè predisposto per un  Kit di ventilazione aggiuntiva per gli humidor più grandi, quindi un "investimento" per il futuro).
Adorini  ha scelto di realizzare molti dei suoi prodotti in legno nobilitato (ovvero viene utilizzata una sezione in compensato rivestita del legno pregiato sui lati visibili), ciò permette  numerosi vantaggi rispetto al legno massello quali: la minore deformabilità, un miglior isolamento termico e igrometrico e un'abbattimento dei prezzi, per contro si viene a perdere leggermente la capacità igroscopica e di scambio del legno, ma essendo l'humidor dotato di polimeri questa caratteristica viene in parte compensata.
L'unica nota negativa ad avviso di chi vi scrive, sono gli igrometri forniti in dotazione: che pur essendo sviluppati appositamente per i puros non forniscono la stessa precisione rispetto a un igrometro digitale.
Se state valutando di fare il vostro prossimo acquisto o solamente per essere più "pignoli" come il sottoscritto, consiglio vivamente questo prodotto molto più preciso e reattivo ai cambiamenti di umidità.
Come potete vedere da questa foto, il sito offre la possibilità di poter personalizzare i nostri humidor con  nome o con una frase, incidendola su targhetta con un risultato molto elegante.
Ora parliamo dell'humidor da noi testato: si tratta del modello Cedro Deluxe, completo di tutti gli accessori descritti sopra per la buona conservazione dei nostri sigari.
Alla vista risulta molto elegante, sobrio e funzionale.
Questo ottimo prodotto è adatto sopratutto ai neofiti o a chi vuole disporre dei sigari magari nel proprio ufficio, dove l'eleganza di questo modello può dare un tocco di stile.
Se invece volete acquistare il vostro primo humidor,  Questo modello puo fare al caso vostro, perchè con i suoi 3 cassettini, permette all'amatore di separare i propri Sigari (rispettando comunque le leggi di conservazione, come non mischiare sigari caraibici con i toscani, che per il loro aroma penetrante sicuramente andrebbero a "contaminare" il fumo delicato caraibico).
Concludo l'articolo con la foto dei miei humidor presi su Humidor Discount nel corso del tempo.







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