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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

14 giugno 2012

Fumiamo Insieme: Flor de Selva No.15

Oggi vi riportiamo le impressioni molto particolari di fumata emerse durante la degustazione collettiva del club Slow Smoke Santerno di Flor de Selva (FDS) No.15 (figurado 140x53) introdotto sul mercato di recente in occasione del 15° anniversario di fondazione del marchio di punta di Maya Selva, detentrice anche delle marche Cumpay e Villa Zamorano (VZ), per le quali è stato prodotto nello stesso periodo un modulo analogo (stessa vitola de salida e de galera) a scopo celebrativo.
Le marche di Maya Selva, rollate nelle manifatture di Nestor Plasencia in Honduras (FDS e VZ) e Nicaragua (Cumpay), originariamente introdotte sul mercato francese sono oggi disponibili in diversi paesi europei. FDS nasce specificamente per il mercato d'oltralpe, ed offre generalmente fumate più "stile Davidoff" con ampia e complessa paletta aromatica, a leggero scapito della forza nicotinica, mentre Cumpay, lanciata sul mercato successivamente, offre in genere fumate decisamente più corpose ma meno aromatiche ed evolventi. Villa Zamorano è invece una linea di sigari economici, venduti in bundles, e prodotti con le eccedenze di seco tipicamente presenti in quasi tutte le manifatture non cubane, a causa dello sbilanciamento nell'utlizzo del ligero, meno corposo rispetto a quello cubano, per conferire forza alle ligade.
L'abbinamento con le birre si è rivelato abbastanza equilibrato, una Weiss prodotta con malto d'orzo e grano crudo,  con aggiunta di coriandolo, scarsamente luppolata che ha dato ottime liaison aromatiche, ed una pale ale prodotta nei colli tra imola e faenza, che ha ugualmente esaltato gli aromi pur essendo leggermente eccessiva in luppolo e per questo tendenzialmente esaltante l'amaro nella paletta gustativa.
Ma in questo articolo vogliamo porre l'accento sulle caratteristiche di questo sigaro, di ottima fattura, eccellente nel tiraggio e nella combustione, di cenere chiara molto compatta. Le note aromatiche tutto sommato in linea con la produzione regolare FDS hanno espresso note di fieno e terra in fase iniziale, virando man mano verso toni di cuoio, pepe, e tostato verso il finale. La vera peculiarità si è invece riscontrata sull'evoluzione gustativa, estremamente varia nel corso della fumata, con un'apertura su note dolci, che hanno lasciato spazio a toni più amari all'inizio del secondo tercio, per poi virare su note sapide circa a metà fumata e nuovamente su note dolci nel finale, benchè mascherate un po' dall'abbinamento con la pale ale che sovrapponeva una nota amara alla fumata. Atipica la comparsa dell'amaro tra il primo e secondo tercio, di solito infatti questa nota si riscontra o in fase iniziale di fumata, tipicamete sui sigari di un certo invecchiamento, oppure, più frequentemente negli ultimi puff, quando la concentrazione nicotinica accumulata durante il corso della fumata raggiunge livelli elevati.
L'altro aspetto evolutivo particolare di questo sigaro è stato dato dalla forza: una partenza decisa, corposa, sicuramente più tipica di un sigaro nicaraguense rispetto ad un honduregno o un dominicano, è variata nel corso della fumata con un andamento che potremmo definire "a pendolo"; vale a dire livello elevato nel primo tercio, livello medio in fase centrale e di nuovo livello elevato sul finale.
Un tipo di evoluzione sicuramente non comune ne a un sigaro cubano, che di solito procede con livelli di forza crescente dal piede alla testa, ne a molti altri extracubani che invece tendono ad appiattirsi in corso di fumata per quanto riguarda la forza nicotinica, lasciando spazio ad evoluzioni più importanti in termini di aromi.
In definitiva un sigaro di buona qualità, circa 80/100 il punteggio che possiamo attribuire alla fumata, con un rapporto qualità/prezzo competitivo (dal 20 al 35% meno caro rispetto ai parivitola, o simil-vitola  cubani).
Degna di nota anche un'osservazione riportata dai pochi che hanno effettuato correzioni del braciere in corso di fumata, notando una ricomparsa importante (più spiccata rispetto alle correzioni effettuate su altri sigari) della nota amara nei primissimi puff dopo la correzione.
Non siamo riusciti a dare una spiegazione univoca a questo fenomeno, che sembra imputare il sapore amaro alla combustione più rapida della capa. Trattandosi di una foglia da fascia estremamente sottile e delicata abbiamo azzardato l'ipotesi che per evitare danneggiamenti si sia utilizzata una quantità un po più generosa di colla vegetale per chiudere il sigaro, producendo questo effetto in caso di combustione più estesa.


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