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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

09 giugno 2016

Istruzioni per i consumatori: appello ai produttori ed importatori

Questo post avrebbe potuto essere intitolato "in principio fu Rafael Gonzalez", poichè fu proprio questo marchio  cubano (vedi immagine) ad introdurre per la prima volta una sorta di istruzione per la fruizione del sigaro, al fine di poterlo consumare al top delle sue potenzialità.
L'idea di farne un post su Cigar Blog, nasce durante l'evento AIC di Pescara, grazie ad una domanda di Elisabetta Signorelli a Stefano Bertini, in merito al sigaro Mombacho Fino, che abbiamo notato avere un ingresso di fumata piuttosto corposo e intenso. Stefano ha spiegato che, per via del rinforzo di ligero al piede, il sigaro andrebbe fumato molto lentamente nella sua fase iniziale. La domanda di Elisabetta è quindi stata: "ma perchè allora non lo scrivete sulla scatola, per guidare il consumatore ad una fumata più corretta?"
Ottima osservazione! in effetti non solo le istruzioni di fumata, ma anche di conservazione, potrebbero benissimo essere inserite nel packaging dei sigari, aiutando i fumatori ad orientarsi meglio nella sempre crescente offerta di prodotti eterogenei, che per forza di cose, si discostano in maniera
più o meno importante dai canoni di fumata e di conservazione "standard" per i sigari del caribe o italiani.
In principio fu, appunto, il marchio cubano Rafael Gonzalez, ad inserire sotto il coperchio delle scatole la dicitura  "In order that the Connoisseur may fully appreciate the perfect fragrance they should be smoked either within one month of the date of shipment from Havana or should be carefully matured for about one year" . Tradotto:  Perchè gli appassionati possano apprezzare appieno la perfetta fragranza (i sigari -ndr.) dovrebbero essere fumati entro un mese dalla data di spedizione dall'Avana, oppure dovrebbero essere invecchiati con cura per circa un anno.
Si trattava di una semplice istruzione, mirata a prevenire la possibilità che i sigari venissero fumati nel sick period, ovvero durante la microfermentazione, che normalmente, se avviene, si manifesta nel giro di alcuni mesi dopo l'inscatolamento.
La comunicazione diretta verso il consumatore però, potrebbe essere utile anche in altri casi, si pensi ad esempio ai canoni di conservazione dei sigari di Kentucky di alta gamma, che giovano di umidità in fase di conservazione, ma che per la perfetta fruizione devono perdere un po di umidità prima di essere fumati (ne abbiamo parlato qui qualche giorno fa) .
Ad esempio il Nostrano del Brenta, potrebbe esplicitare il fatto che il tabacco è di derivazione avanense, e sia come tipo di fumata, che come canoni di conservazione, si avvicina di più al mondo caraibico, nonostante la forma conica o bitroncoconica rimandi al sigaro italiano.
Nei sigari col rinforzo di ligero al piede, invero più diffusi di quanto si pensi, specie in Nicaragua ed Honduras, occorrerebbe avvisare il consumatore di fumare lentamente e con attenzione, specie nella fase iniziale. Lo stesso consiglio sarebbe valido per i sigari lunghi e sottili, dove la fase iniziale è naturalmente meno corposa, rispetto al progredire della fumata, e non bisogna cercare fin da subito il "puff" organoetticamente "pieno". Occorre invece evitare di intensificare il tiraggio in fase iniziale per non compromettere il sigaro.
Si potrebbe infine inserire, almeno intra-marchio, per i produttori che hanno una gamma composta da diverse linee, una indicazione comparativa di massima sulle caratteristiche che un fumatore può aspettarsi dal prodotto, in termini di livello di forza e corpo.
Nel ginepraio di regole del monopolio, intersecate con le leggi a tutela della salute, forse non tutte le opzioni sopra indicate saranno praticabili, tuttavia, una guida al consumo, anche semplice, che spinge il fumatore magari ad approfondire poi l'argomento documentandosi in altri canali, avrebbe un sicuro ritorno in termini di percezione qualitativa del prodotto.

1 commento:

  1. Effettivamente non sarebbe male come idea. Io come tabaccaio in ogni caso spiego sempre al cliente le modalità di fumata chw variano appunto da sigaroa sigaro e da modulo a modulo. Però sarebbe comunque utile al fumatore come promemoria.

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