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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

11 dicembre 2011

Il Celeste Impero...dei puros

Il sigaro è stato tradizionalmente considerato come una
pratica di lusso in Cina, in special modo con la rivoluzione culturale di Mao, che demonizzava i sigari come esempio della viziosità e della decadenza morale del capitalismo occidentale.

Tuttavia, con la progressiva penetrazione della cultura occidentale e lo sviluppo economico, la
richiesta di sigari è aumentata nell'ultimo decennio, soprattutto nelle grandi città come Pechino e Shanghai, dove si trova un gran numero di stranieri. Inoltre l'immagine di lusso legata ai sigari ha ulteriormente spinto verso l'alto la richiesta di puros.

L'azienda leader del settore, Tobacco Chuanyu Industry Corp, ha una quota pressoché monopolistica
del 51%, grazie anche al suo marchio ammiraglio Greatwall. Con investimenti pesanti per migliorare la sua qualità e l'immagine del marchio, così come per il fatto di essere il sigaro esclusivo del Premier cinese, Greatwall si è costruita una solida reputazione nel mercato nazionale, e ha cominciato a esplorare il mercato internazionale.
La Tobacco Chuanyu Industry Corp ha anche lavorato duramente per l'istituzione di un pubblico attento ai sigari, con l'organizzazione di degustazioni, conferenze, cigar club e altre attività sociali. Grazie a questi sforzi, Greatwall ha ricevuto una risposta positiva da parte di esperti e consumatori, così come dai media.
Infatti, la diffusione di una cultura del fumo lento in Cina è ormai una realtà solida, con riviste a larga diffusione come "Cigar Ambassador", pubblicata bimestralmente a Shangai per iniziativa della aficionada Lily Wang.
Un mercato dai grandi numeri, dunque, dal quale l'industria del sigaro si aspetta notevole incremento ed entusiasmo.

1 commento:

  1. ... che dire.... secondo me questo è il mercato che ci dovrà "preoccupare" di più in termini di domanda in futuro... molto di più che l'eventuale caduta dell'embargo su cuba da parte degli USA. Gli Stati Uniti non sono molto preoccupanti in tal senso, sia perchè gli habanos arrivano di fatto anche ora sui mercati statunitensi tramite il canada o altri canali, sia perchè molte marche cubane sono già registrate sul mercato con nome identico (prodotte altrove) e non potranno di fatto essere introdotte. Mentre l'aumento del potere d'acquisto in cina, anche solo di una piccola percentuale di popolazione, associato al fatto che i sigari comincino a diventare uno status symbol e non vengano più "messi al bando" può aprire una fetta di mercato molto ampia visti i numeri demografici cinesi... un aumento consistente di domanda in cui l'offerta è limitata pe via dei terreni idonei alla coltivazione di tabacco, o comunque soggetta a mutamenti abbastanza lenti (la messa a coltura di nuove terre e l'individuazione di varietà idonee per le nuove aree richiede anni di studio e selezione), può portare a squilibri di mercato e aumento dei prezzi...

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