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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

04 ottobre 2011

Joya de Nicaragua Antano 1970

Che il Nicaragua stia facendo passi da gigante sulla qualità intrinseca dei tabacchi usati nella produzione di sigari è cosa nota ormai da alcuni anni. E' vero che le eccellenze fuori da Cuba esistono da diverso tempo, ma quello che sta accadendo in Nicaragua è qualcosa di diverso, si tratta di un incremento qualitativo diffuso, trasversale alla gran parte delle marche di sigari premium da esportazione.
Se ne trova conferma riscontrando l'elevato standard qualitativo in marche relativamente economiche come Joya de Nicaragua. Questo brand, che già sulle linee di base esprime una qualità medio-alta, pur restando su prezzi decisamente contenuti (in italia sotto ai 6 euro per i grandi formati), esprime la massima qualità nella linea Antano 1970. Questa linea di sigari, con ligada 100% nicaraguense, presenta su tutti i formati che ho avuto modo di provare, un corpo nicotinico che non esito a definire impressionante, sono fra i pochi puros che presentano ancora tratti giovanili scomposti e aggressivi, come avveniva nei cubani fino a qualche anno fa, pertanto occorre riporli in humidor per almeno 2-3 anni prima che la paletta aromatica cominci ad equilibrarsi, tuttavia quando questo avviene l'esplosione di aromi è eccellente.
Come succede spesso nelle marche extracubane, le differenze fra i diversi formati di una linea di produzione sono più legati al modulo del sigaro che non a sensibili variazioni di composizione della ligada, proprio perchè i maestri ligador tendono a "fidelizzare" il gusto dei fumatori.
Aprendo un box di JdN Antano 1970 (personalmente ho fumato i formati "Consul", "Gran Consul", "Machito" e "Belicoso"), si sentono note spiccate di cacao, legno e spezie, se il box è troppo giovane è dominante l'odore di stalla, dovuto probabilmente alle fermentazioni in atto. In fumata la combustione è regolare, i toni di frutta secca e cacao della fase iniziale della fumata lasciano pian piano il posto a quelli di legno, cuoio e caffè, sempre più decisi man mano che il braciere procede verso la testa del sigaro, allo stesso modo cresce anche la forza nicotinica, fino ad arrivare, nei formati più grandi, a livelli elevatissimi, adatti solo a fumate dopo abbondanti cene.
Nonostante la notevole forza però, se il box è stato adeguatamente stagionato, non si riscontrano sapori amari, nemmeno a fine fumata, al contrario solitamente i sigari regalano un finale abbastanza lungo e una persistenza lunghissima.
Questi sigari, di ottima qualità sia come materia prima, sia come costruzione, si mantengono su livelli di prezzo molto contenuti se paragonati ai parivitola cubani o caraibici in genere, in Italia i prezzi variano dai 4,20 euro del "Machito" (120 x 42) ai 7,50 del Belicoso (figurado 152 x 54).

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