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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

04 luglio 2017

Orciolo: un sigaro unico nel suo genere, SOLO per fumatori esperti

Parliamo oggi dell'Orciolo, un sigaro di CTS ottenuto da filiera certificata, con materia prima (tabacco) di origine biologica. Per l'inquadramento merceologico e le definizioni di "bio" nel mondo dei prodotti da fumo vi rimandiamo a questo articolo di qualche settimana fa. Come dice il titolo, non è un sigaro per tutti, ed è il prodotto che forse più di ogni altro sigaro di kentucky presente sul mercato italiano e non solo, richiede esperienza in fumata. Oltre alla struttura organolettica descritta in seguito, che già di per se richiede una buona esperienza per essere apprezzata in tutte le sue sfumature, il prodotto ha anche bisogno di attenzione in fase di conservazione, accensione, e conduzione della fumata, per mantenere la combustione regolare e il sigaro fruibile, questo ovviamente è un "minus", se vogliamo, poichè restringe il pubblico di potenziali fruitori del prodottto, tuttavia, a differenza di altri prodotti, dove i difetti di combustione possono essere almeno in parte corretti, tramite un "fine tuning" del processo produttivo, in questo caso la maggior parte di questi difetti deriva dalla qualità intrinseca del tabacco, che per contro ci dona anche tutti i "plus" descritti in seguito.
Cominciamo quindi dalla conservazione del prodotto: sulla scatola si indica una conservazione ad umidità del 60%, personalmente, preferisco ancora meno, specie in estate. I boveda 58% sono ottimali per questo ed altri sigari di kentucky di qualità, sia di CTS che di Amazon.
Passiamo poi all'accensione, che deve essere lenta, accurata e possibilmente
in più fasi, specie se usate un jet flame. fate dei brevi passaggi, di 10 secondi, con la fiamma sull'estremità che volete accendere, e lasciate raffreddare il braciere per un tempo analogo prima del passaggio successivo, fino a quando il sigaro non avrà un anello di combustione completo e regolare.
In conduzione della fumata, poi, occorrerebbe una pagina di articolo solo per descrivere come fumare bene l'orciolo, ci sono una serie di variabili per le quali potrete trovarvi a dover adattare ritmo di fumata, correzioni, un taglio di qualche millimetro per aprire di più il sigaro, e altri accorgimenti che possono essere o meno necessari e che un fumatore esperto valuta istantaneamente senza bisogno di spiegazioni.
Definiti questi aspetti fondamentali, passiamo alla descrizione del prodotto, che chi vi scrive ha avuto modo di fumare già da diversi mesi fa, notando una evoluzione  in invecchiamento più marcata rispetto ad altri prodotti CTS e non solo. Probabilmente l'origine biologica della materia prima e lo spessore del tabacco giocano un ruolo fondamentale in questo importante cambio di registro organolettico.
La colorazione a crudo si presenta scura, ben più marcatarispetto alla media CTS, e si avvicina molto ai sigari più scuri di Amazon, buona la lucentezza, presenti molte venature ma tutto sommato il sigaro è regolare e ben riempito, senza grossi difetti di tiraggio, nella media (anche se poi su alcuni esemplari il tiraggio si serra leggermente in fumata)
I profumi a crudo sono particolari, non troppo intensi, il che mi fa pensare ad una corresponsabilità della colorazione esterna, dovuta non solo ad una affumicatura più spinta ma anche ad una fermentazione post rollaggio condotta a temperature mediamente più elevate, o più a lungo. I sentori sono quelli tipici del kentucky di legno e cuoio, ed una nota fruttata, che altri autori hanno definito agrumata, ma che io non riesco a definire in maniera così nitida in quanto lieve e parzialmente dominata dai toni sopra descritti, si aggiunge inoltre una nota speziata di fondo.
In fumata il sigaro esprime una complessità ed un registro organolettico assolutamente peculiare, che esula dagli altri prodotti di kentucky cui siamo abituati. la complessità è assolutamente comparabile ad un caraibico di alta gamma, seppure relativamente distante in termini di tipologia, con sentori di legno e cuoio, ma anche un fruttato che, in fumata ricorda più da vicino gli agrumi. compare poi, all'aumentare della pancia, un sentore liquoroso che fa da base, ed esalta tutto l'impianto organolettico, che evolve ulteriormente dalla metà in poi verso toni tostati e di caffè, e polvere pirica.
Sul piano gustativo, il profilo è completo, nei quattro gusti primari, che si alternano in dominanza sul palato, senza mai sconfinare verso uno squilibrio verso uno in particolare. Il prodotto è quindi anche molto equilibrato, ma occorre proprio per questo aspetto occorre fare attenzione al livello di forza, che è presente in maniera importante, ma ben incastonata nel complesso e avvolgente impianto organolettico. Quindi non fatevi ingannare dall'apparente morbidezza, e fate attenzione alla botta nicotinica, specie se fumate con lo stomaco vuoto o comunque dopo un pasto leggero.
Se fino ad oggi CTS aveva riscoperto i tratti più veraci del kentucky, con questo sigaro ha decisamente delineato una nuova concezione dello stesso, giocando con il terroir, le tecniche di coltivazione e il processo produttivo. Un sigaro che ha come unico punto delicato la combustione. Ribadiamo che occorre una adeguata conservazione e una buona tecnica di accensione e di fumata, per ovviare ai potenziali problemi di fruizione in questo senso. Purtroppo, vista la tipologia di materia prima, penso che l'azienda non potrà, almeno nel breve medio periodo, modificare sensibilmente questa caratteristica che è in gran parte legata alle caratteristiche peculiari del tabacco, che però è anche il principale responsabile del registro aromatico totalmente innovativo di questo prodotto. Pertanto il sigaro è totalmente sconsigliato ad un pubblico neofita, ma del resto, il suo prezzo (10 euro a sigaro) già individua un target ben preciso di consumatori. NB. sottolineo fumatori esperti, che non necessariamente sempre coincidono coi fumatori di lungo corso, è infatti importante una adeguata tecnica di fumata, ma anche una certa apertura del palato alla variabilità organolettica, quindi il fumatore esclusivo di kentucky, specie se avvezzo ad una limitata gamma di prodotti, potrebbe trovarsi spiazzato di fronte alle differenze sostanziali dell'Orciolo, rispetto agli altri prodotti. 


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