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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

05 settembre 2012

Guida per neofiti: come preparare un humidor

Come condizionare un humidor è noto a molti aficionados, nel nostro blog abbiamo parlato spesso della conservazione dei sigari, ma non abbiamo mai trattato l'argomento della preparazione di un humidor nuovo, al fine di renderlo idoneo ad accogliere al meglio i nostri amati puros.
Abbiamo quindi deciso di scrivere una piccola guida, che speriamo possa essere utile a chi si è avvicinato di recente allo splendido mondo del fumo lento.
Condizionare un humidor significa preparare il legno a fare
da polmone di umidità per i nostri sigari, il materiale infatti dovrà assorbire l'umidità nei momenti in cui questa diventerà elevata (tipicamente quando si abbassa la temperatura) e cederla quando ci saranno dei crolli, ovvero quando apriamo l'humidor per prelevare i sigari.
Per ottenere questo il nostro humidor dovrà essere portato a regime, dovrà quindi far registrare un valore di umidità relativa di circa il 65-70%, ancor prima di mettere i sigari all'interno. Esistono diversi modi per condizionare il legno e portarlo alla giusta umidità, ma in questa sede ci limiteremo ad elencarne due: uno più veloce che rende l'humidor pronto in pochi giorni ed uno più lento che assicura una distribuzione più uniforme dell'umidità ma che richiede 10-15 giorni di preparazione. In entrambi i casi caricate fin da subito il sistema umidificante, sia esso statico (spugna o polimeri) o dinamico.
Il primo metodo consiste nella "spugnatura" delle pareti, si utilizza un panno umido ben strizzato che verrà passato su tutte le superfici interne dell'humidor, per velocizzare ulteriormente questa fase il panno può essere imbevuto di acqua tiepida, l'operazione va ripetuta una volta al giorno per 2-3 giorni finchè l'igrometro non rimane sui valori desiderati per almeno due giorni dopo l'ultima spugnatura. Attenzione però, questo metodo va applicato con molta attenzione, il panno non deve essere troppo umido, e nel caso in cui lo strato di cedro interno sia sottile (meno di 0,5 cm di spessore) va evitata l'acqua calda, in questo caso infatti si rischia di umidificare il legno troppo rapidamente e di produrre una deformazione delle pareti.
Il secondo metodo consiste nell'inserire una tazzina di acqua tiepida all'interno dell'humidor, l'operazione va eseguita ogni 3-4 giorni per un periodo di 10-15 giorni, se l'humidor è di grandi dimensioni si pone una tazzina su ognuno dei piani/cassetti dell'armadietto, in alternativa si può mettere acqua fredda all'interno di uno o più piattini, la maggiore superficie evaporante in questo caso supplisce alla minore temperatura dell'acqua in fase iniziale, assicurando comunque una buona ed uniforme umidificazione. Come per il metodo precedente, l'humidor deve rimanere alla giusta umidità per almeno 2 giorni dopo aver tolto le tazzine o i piattini.
Qualunque sia il metodo che utilizzate fate molta attenzione a non far cadere gocce d'acqua sul legno (se succede asciugatele subito con un panno asciutto), l'umidità concentrata sopra al cedro può macchiarlo, ma soprattutto può instaurare piccole muffe che poi possono rimanere latenti ed attaccare i sigari nel momento in cui vengono messi dentro all'humidor, specialmente se appoggiati direttamente sui ripiani senza la scatola.

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