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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

28 marzo 2013

Sigari Avana: Il percorso dei neofiti

Un neofita del mondo del sigaro si avvicina all'Avana (termine che identifica un sigaro dal piede aperto e testa chiusa, quindi non solo i cubani ma in generale la maggioranza dei caraibici e altre produzioni sparse qua e la nel mondo) in diversi modi; gli approcci più seguiti sono comprare sigari economici per "provare com'è" fumare un sigaro, oppure comprare sigari di alta gamma i cui nomi sono l'emblema e lo stereotipo di sigaro nell'ideale comune di chi non è esperto di questo mondo (es. Cohiba).
In realtà entrambi gli approcci sono, seppur in modi diversi, sbagliati, poichè nel primo caso
il neofita rischia di imbattersi in sigari di qualità scadente ed abbandonare sul nascere una possibile passione per il fumo lento, e nel secondo caso pur assicurandosi una fumata di qualità non possiede ancora le chiavi di "lettura" organolettiche che gli permettono di apprezzare appieno le caratteristiche di un sigaro di alta fascia. 

Ma allora qual'è il miglior sigaro per neofiti? come abbiamo già specificato per i toscani in questo articolo, non esiste un sigaro "da neofiti" ma un percorso di massima che un neofita dovrebbe seguire per avvicinarsi al mondo dei puros in maniera graduale ma piacevole.
Ecco quindi alcune regole ed alcuni siggerimenti per chi si affaccia al mondo dei puros per la prima volta:
- Per prima cosa, dotatevi di un buon tabaccaio, che conosca i prodotti e che sia in grado di consigliarvi un sigaro in base alle caratteristiche che esprime (se gli chiedete un sigaro leggero per iniziare e questo vi rifila un D4 di Partagàs avete sbagliato negozio!!)
- Non abbiate fretta di fumare un sigaro imponente, partite con piccoli formati, il tabacco scuro che forma i sigari ha un contenuto in nicotina 8-10 volte maggiore rispetto al tabacco biondo da sigaretta, il che vuol dire che un sigaro, che pesa dalle 10 alle 40 volte una sigaretta, contiente dalle 80 alle 400 volte più nicotina, e anche se non aspirate il sigaro la nicotina che ingerite attraverso la deglutizione può crearvi malessere se non siete abituati. (a tal proposito sottolineamo che la nicotina ha effetti immediati ma viene smaltita dall'organismo nel giro di poco tempo, secondo diversi studi sembra non avere effetti a lungo termine, che sono invece imputabili ad altri composti presenti nel fumo se siete interessati leggete qui).
- Aumentate prima il calibro poi la lunghezza, al contrario di quello che leggete spesso nelle nostre pagine, dove ci lamentiamo (come fumatori di lungo corso) dei sigari corti e grossi di gran moda negli ultimi tempi, dal punto di vista del neofita questi sigari sono un ottimo passaggio per aumentare il formato ed imparare a fumare sigari più corposi, senza rischiare di compromettere la fumata, i grossi calibri sono infatti relativamente facili da fumare, mentre i formati lunghi, specie se sottili, all'inizio regalano fumate aromatiche ma leggere, e se in questa fase il neofita cerca la boccata corposa di fumo rischia di eccedere nel tiraggio, surriscaldando il braciere e compromettendo il resto della fumata.
- Imparate fin da subito a tagliare la testa (la parte chiusa del sigaro) ed accendere correttamente il sigaro, riscaldando con l'accendino il piede (la parte aperta) fino a che non è completamente annerito, dopodichè accendete aspirando leggermente e ruotando il sigaro per qualche "puff" fino a creare un anello di brace completo. Esistono diversi filmati su internet che spiegano come si accende un sigaro, noi vi consigliamo quelli che trovate nella sezione video del sito cigaraficionado.com.

A differenza di quanto abbiamo fatto con i sigari toscani, non potremo, per via della vastissima gamma di prodotti sul mercato, in questa sede consigliarvi per filo e per segno tutti i puros da fumare nel vostro percorso da neofiti a fumatori esperti, tuttavia individueremo alcuni sigari esemplificativi per ciascuna fase del vostro percorso verso l'affascinante mondo delle volute di fumo blu.
per cominciare un Romeo no.2 o no.3 in tubos della marca Romeo y Julieta, potrebberofare al caso vostro, si tratta infatti di formati non eccessivamente grandi di forza non eccessiva e di facile reperibilità, una volta provati questi incominciate a farvi suggerire dal vostro tabaccaio (vale anche per le fasi successive) prodotti simili per iniziare a fare i vostri confronti. Affrontata questa prima fase, non ritenetevi ancora pronti a passare a formati più grandi, rimanete ancora sui piccoli formati ma aumentate il livello di forza dei sigari, passate ad esempio a uno shorts di Partagàs, o ad uno Small Club Coronas di Ramon Allones, o ancora ad un Tubos no.2 di Bolivar o ad uno Shorts di Cumpay (in quest'ultimo caso si tratta di una marca Nicaraguense, per cominciare ad "aprire" il palato anche alle caratteristiche di puros non cubani).
Passate poi ai medi formati, "abbassando" nuovamente il livello di forza nicotinica, rivolgendovi sia a sigari cubani come il Choix Supreme di El Rey del Mundo o il Romeo no.1 in tubos, sia a sigari caraibici (prevalentemente Honduregni o Dominicani) come il Flor de Selva Robusto, una linea leggera di Camacho o di Torano, o qualche Robusto di casa Davidoff, se volete regalarvi una fumata di classe già in questa fase. Sempre sulla stessa fascia di formati, passate successivamente a sigari più corposi, come il D4 di Partagàs, o altr formati "Robusto" cubani, oppure rivolgetevi a sigari nicaraguensi come Oliva, Cumpay, la linea Criollo di CAO, le serie di punta di Joya de Nicaragua o gli "emergenti" sigari peruviani che manifestano discreti livelli di forza.
"Superata" questa fase è giunto il momento di dedicarvi, finalmente, a qualche grande formato, anche in questa fase però, meglio avvicinarsi con cautela, cominciando sempre dai sigari più leggeri, come un double corona di Hoyo de Monterrey o un Gigantes di Ramon Allones, che pur nella loro imponenza di formato sono adatti anche a fumatori non troppo esperti, se volete rivolgervi al mercato extracubano potete esplorare un Torpedo della linea Exodus di Torano o un Double R di Davidoff. Una valida alternativa in questa fase sono i formati medio grandi cubani come le coronas gordas (e.g. Magnum 46 di H.Upmann) o i campanas (e.g. il Belicoso Fino di Bolivar). Superato questo ulteriore step potete dedicarvi ai grandi formati cubani dalla forza notevole come i Piramides (e.g. Montecristo no.2 o Partagàs P2), i Julieta no.2 meglio conosciuti come "churchill" (e.g. Coronas Gigantes di Bolivar, Sir Winston di H.Upmann), ed i Prominentes (e.g. il Lusitanias di Partagàs).
A questo punto, se oltre ad aver seguito i nostri esempi avete esplorato altri sigari nelle diverse tipologie che vi abbiamo indicato, sarete pronti per decidere da voi cosa fumare, ma soprattutto sarete pronti per affrontare con la sufficiente preparazione le grandi marche cubane e del caribe come Cohiba, Padròn, Fuente, etc. apprezzando a pieno anche i formati lunghi e sottili che ad avviso di chi vi scrive rappresentano la massima espressione del tabacco del caribe, soprattutto cubano, o i grandissimi formati come il Montecristo A o la Diadema di Cuaba.

2 commenti:

  1. Pensa che, priprio oggi, in una bella tabaccheria ho comprato il mio primo Avana ed ho comprato Partagàs D4!
    Però al tabaccaio, molto disponibile, ho detto che normalmente (sabato e domenica) fumo Toscano, Originale solitamente. E che recententemente ho provato un Romeo e Julieta rimanendo parecchio deluso...
    Ma poi, alla fine, il D4 è buono?

    Gabriele

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    Risposte
    1. se "provieni" dal toscano non dovresti avere grossi problemi, il D4 è mediamente un buon sigaro, essendo uno dei più venduti però, habanos SA lo produce in più di una manifattura, quindi a volte è incostante in termini qualitativi.

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