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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

19 dicembre 2011

Lietamente vive chi lentamente fuma?

Cari lettori aficionados, a dodici giorni dalla fine di questo 2011 così climaterico, con l'anniversario dell'Unità e la crisi politico-istituzionale alle spalle, con una serie di corsi e ricorsi storici, in un anno che ci ha visti nascere e muovere i primi fumosi passi con il vostro grande aiuto e la vostra attiva partecipazione... Alla fine di tutto questo, vi chiederete, cosa significa questo titolo?
Si tratta di una benevola provocazione e di un invito, in realtà. Un motto sul quale vi (e Ci) invitiamo a riflettere per recuperare il senso di un anno caotico tra le volute ampie e sinuose dei nostri sigari.
Il tutto nasce da una conversazione che chi vi scrive ha avuto con un amico aficionado qualche sera fa: qual è il senso di una passione che ispira ritmi lenti in una società che corre a velocità così sostenuta come la nostra? O meglio, è ancora sostenibile una passione "lento pede" come quella del sigaro, nel mondo odierno?
Una domanda che ci ha stimolato a girare a voi tutti questa interessante questione: pensate che la passione per i sigari sia ancora sostenibile in questa società iperveloce? Quale pensate sia il valore di questa passione?
A voi il compito di esprimere le vostre opinioni ed aiutarci a fare una sorta di bilancio a più voci per la fine anno del nostro blog!

7 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Mi viene un sorriso per l'interessantissimo spunto di riflessione postato da Antonio... sorrido perchè tecnicamente parlando di abbinamenti e ipotizzando una liaison fra sigaro e società odierna potremmo senz'altro parlare di abbinamento di tipo contrastante, il contrasto ovviamente è quello sottolineato nel post. Per quanto mi riguarda il sigaro proprio per come "gira veloce" il mondo oggi è una necessità... se non ci fosse il sigaro per penso che troverei qualcos'altro che mi piace fare "senza fretta" come ad esempio il giardinaggio o il fai da te, altri due passatempi che amo moltissimo, anche se non posso definirmi appassionato come lo sono per il mondo dei puros. Qualcosa insomma che ti tenga piacevomente impegnato e che ti lasci nel contempo la mente libera di pensare, di rilassarti... Il sigaro in più rispetto a molte altre possibili passioni ha l'aspetto conviviale che aggiunge, almeno a mio avviso, fascino a questo mondo.
    Questo è il mio punto di vista individuale... se guardo invece il "punto di vista" del sigaro, e del suo mercato, per fortuna da parte dei consumatori c'è ancora (anche se non si sa per quanto), attenzione alla qualità e alla tradizione, che DEVE coniugarsi con l'innovazione per resistere competitivamente sul mercato... ma in merito alle osservazioni del post, quello che noto è che è il sigaro che si sta adattando ai ritmi moderni, e questo lo dico con rammarico, vedendo scomparire i sigari lunghi e raffinati che lasciano spazio a formati sempre più corti che danno "tutto e subito". Per fortuna il mercato non è totalmente dominato da questo tipo di sigari, altrimenti, almeno personalmente, perderei quell'elemento di contrasto che tanto mi rende caro il fumo lento ... del resto gli abbinamenti per contrasto sono i miei preferiti, anche se li intendiamo in senso più ampio come in questo caso. grazie per lo spunto di riflessione Antò !!!

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  3. ..... è ancora sostenibile una passione "lento pede" come quella del sigaro, nel mondo odierno?
    Si, assolutamente si, necessariamente si.
    Bidosgna rimanere attaccati a certi valori, abitudini, gesti del passato per non farsi inghiottire dal nulla odierno. Oggi su Monsieur leggevo un articolo bellissimo dal titolo Padri e Figli Educare ai Valori. - Bisogna ripartire dall'esempio paterno per contrastare il rumoroso degrado che dilaga e per crescere in silenzio i futuri uomini.
    Nulla di più esatto.
    Per esempio, io amo gli abiti su misura perchè da piccolo mio padre mi portava con sè dal sarto. Amavo la gestualità del gesso sulle stoffe, delle forbici enormi, del metro costantemente intorno al collo di un elegantissimo (sempre in doppiopetto) sarto del profondo meridione, delle giacche indossate ancora imbastite ecc.
    Le mie figlie, soprattutto la più piccola, controlla l'igronometro dei miei humidors, spesso la vedo che li apre e "annusa" i sigari. Le nuove generazioni spesso sono uno specchio delle vecchie. Impegnamoci a dare grandi esempi ed avremo, in futuro, grandi generazioni.

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  4. Vorrei iniziare la mia valutazione, ringraziando Forest per il post, ma sopratutto per la qualità dell'intervento, che valorizza il nostro piccolo Blog, il lavoro di un gruppo che si conosce solo da pochi mesi, ma ha avuto la fortuna di coniugare in ognuno di noi una caratteristica e un punto di forza diversi.
    E Antonio alias Forest dà lustro all'impegno profuso da tutti, perchè non è da tutti partire da un argomento serio e attuale, come i ritmi della vita e portarlo sull'argomento a noi caro.
    Sicuramente i ritmi moderni penalizzano gli amatori oltre modo, la valutazione è stata centrata piu volte, diminuisce sempre di più il tempo a disposizione e i calibri da amatori scompaiono, abbiamo già parlato del compianto Connaisseur n.1 e anche di altri tipo il Tainos oppure del sempre meno trovabile Churchill di RyJ, il CE di Bolivar andrà in discontinua insieme ad altri formati a noi cari, le regionali e le limitate 2012, a loro volta sono ricche delle serie short...ronusto churchill pyaramides etc etc...
    Quindi la risposta alla domanda non la do io ma il mercato...La nostra è una passione sostenibile previa purtroppo "omologazione"...chi mi conosce sà che a questa parola sono sempre stato un po avverso...
    Buon Natale Amici e fumatevi un sigaro con la S maiuscola !!!

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  5. Eccomi qua amici anch'io col mio piccolo contributo aiuto a chiarire un'argomento interessante quanto inquietante,mi spiego....In questo periodo più che mai noto e capisco come la frenesia ci assalga,la metropolitana berlinese pullula di fretta e ansia,sulle scale mobili c'è l'usanza che chi sta a destra sta fermo per lasciare spazio a chi deve correre sulla sinistra.Dico solo una cosa...la gente sulla destra è sempre meno...e non scherzo.Quella che abbiamo noi è una passione che sicuramente ci aiuta a vedere da un punto di vista diverso la vita di tutti i giorni.Come detto ormai da tutti noi è OBBLIGATORIO un momento per rilassarsi e riflettere.E cosa ancor più bella ed appagante é vedere come, in netta controtendenza,le sale fumo ( la Casa del Habano per prima)siano gremite di gente.Le sale fumo sono piccole oasi felici che è possibile trovare dietro qualche angolo nelle grandi metropoli.L'atmosfera che c'è dentro è quella a noi più cara,in cui la gente "stacca" e dedica al sigaro quella fetta di pomeriggio programmata rilassandosi.

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  6. In tono minore, forse, e salutando chi mi ha preceduto, io vorrei portare l'attenzione sul legame gusto-lentezza. Cosa ben risaputa, con il sigaro siamo nel mondo del "fumo lento", contrapposto a quello della fumata compulsiva (vedi sigaretta). Non che quest'ultima non abbia il suo sapore e, però, più si sposa a quelle colazioni "cornetto e caffè", prese al bar, alle quali possiamo concedere non più di 10 minuti. Il sigaro è "gusto", vuole "gusto", necessita "gusto". Lo è perché ognuno di essi ha il suo gusto, il suo aroma (dove le differenze vanno dal piccolo all'abissale), lo vuole perché richiama chi ama degustare e non sa fumare senza farlo, lo necessita perché se non c'è la capacità di gustare c'è solo fumo. Cosicché, per chiudere, il gusto necessita lentezza, tempo, sedimentazione...finquando ci sarà gusto, ci sarà sigaro. La nostra società forse va perdendo il gusto...non se c'è sempre la possibilità di una "lenta fumata".

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  7. Ciao Stefano!
    È un piacere averti sul nostro Blog,sono daccordissimo con te sul paragone gusto-lentezza, una società che non ha tempo perde gusto...ottimo !
    ottima valutazione, la penso esattamente come te!
    Spero di ritrovarti su quetse pagine...Buon Natale

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