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06 settembre 2017

Cambio ai vertici per Davidoff: con un "pezzetto" di Italia alla presidenza.


è di pochi giorni fa la notizia di un cambio di management ai vertici, per il gruppo Oettinger-Davidoff, Sia il presidente Andreas Schmid, in carica da 10 anni, che l'amministratore delegato Hans-Kristian Hoejsgaard, in carica da 6 (che ha guidato tra le altre cose, l'apertura della manifattura sigari a nuovi e più ampi blend), lasceranno il posto a due nuovi manager. In particolare l'italo-elvetico Domenico Scala, manager di fama internazionale che si è unito al gruppo da pochi mesi, diventerà presidente del gruppo, mentre la carica di CEO sarà ricoperta da Beat Hauenstein, che già ricopriva cariche manageriali in Davidoff.

Davidoff definisce il cambio ai vertici come una parte del processo di ringiovanimento dell'asset manageriale del gruppo, conseguentemente ad una
contrazione del fatturato per tre anni consecutivi, dovuta invero non soltanto alla contrazione delle vendite, che pure c'è stata ma non drammatica, ma anche allo scorporo del servizio logistico Contagis AG. al netto di questo, secondo quanto dichiara il gruppo, in effetti nel 2016 le vendite sono in risalita di circa l'8%.

Va detto che i dati prendono il gruppo nel suo complesso, che come noto produce non solo sigari, e prodotti di tabacco in genere, ma anche altri beni, principalmente identificati nel mercato del lusso. Sempre secondo quanto dichiarato dall'azienda infatti, il business dei sigari è in controtendenza rispetto al risultato geneale, con un incremento del 20% nel solo 2016, con aumenti significativi anche sul mercato europeo e non solo in quello statunitense, che normalmente traina il settore.

Beat Hauenstein (sinistra) e Domenico Scala (destra)
Domenico Scala, che è stato nominato presidente del gruppo, ha, come abbiamo detto, ricoperto ruoli manageriali ai massimi livelli sul panorama internazionale. Precendentemente a questo incarico era presidende di Basilea Pharmaceutica (spin-off del gruppo La Roche), dopo aver ricoperto vari ruoli manageriali in altri gruppi farmaceutici. E' stato anche nell'advisory board dell'università Tufts di Boston, nonchè dirigente di alto livello presso la FIFA dove ha presieduto l'Audit & Compliance Committee, dal 2013, per più di 3 anni, portando ad una serie di riforme di ammodernamento della struttura manageriale della federazione, e delle sei confederazioni regionali associate, tra cui la UEFA.

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