
A differenza dello stortignaccolo, infatti, si tratta di un sigaro corposo, tipico del Kentucky d'altri tempi. A crudo si avvertono nitidamente i sentori basilari di Legno e Cuoio, affiancati da una lieve ma ampia speziatura. Il sigaro si presenta regolare, panciuto e con la fascia ben tesa, quasi tutti hanno una estremità più rastremata, che normalmente scelgo come lato di accensione.
Va premesso che come tutti i prodotti CTS e Amazon, il sigaro ha il suo optimum di fruizione conservandolo a umidità di circa il 55%.
Come di consueto, CTS ci ha abituato alla genuinità e alla "pulizia" degli aromi riscontrati, con una finezza (i.e. grado di nitidezza) aromatica ed una intensità importante. Registro organolettico che per altro, si protrae anche in fumata.
Alla prova del fuoco il sigaro è coerente con le aspettative a crudo, esprime infatti un gusto intenso e di immediata comprensione. Il registro gustativo è dominato
dall'amaro (quello dell'antico di alcuni anni fa, per i fumatori di lungo corso), non sgradevole, poichè bilanciato dagli altri 3 sapori primari, che si avvicendano in supporto alla fumata, che non risulta mai asciutta grazie alla completa stimolazione della lingua.
Anche gli aromi a crudo sono confermati in fumata, con il cuoio e il legno che si sentono nitidamente anche al retronaso. La speziatura diventa meno complessa, forse dominata dai toni legnosi più nobili, lasciando trasparire solo note pepate a tratti.
Da metà fumata in poi si manifestano note di cacao e caffè tostato, che intensificano la sensazione complessiva, sul finale compare una intensa nota di goudron che spinge la ricettività delle papille olfattive, oramai sazie, a captare le ultime, intense note aromatiche del prodotto.
La combustione è tutto sommato regolare, con leggere correzioni necessarie sulla venatura principale, laddove presente, ma che possiamo definire fisiologiche per un Kentucky.
La cenere è grigio acciaio, abbastanza compatta considerando che si tratta di un machine made, forse grazie anche al buon riempimento, regolare, e alla corretta stesura della fascia.
Lo stortignaccolo rende quasi meglio ammezzato che intero, mentre il Brebbia è più versatile in tal senso, poichè risulta godibile sia ammezzato che alla maremmana.
In definitiva il prodotto è pienamente promosso, e auspichiamo di vedere in produzione regolare un sigaro CTS con registro organolettico simile, magari ad un prezzo che sia una via di mezzo tra lo stortignaccolo e il Riserva attuale, nel caso di un passaggio in meno nella catena distributiva.
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