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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

28 giugno 2016

Oliva vende fabbriche e marchio al gruppo belga J. Cortes

Era nell'aria già da qualche mese, ma da ieri sembra un dato ufficiale, la tabacalera Oliva (Oliva Cigar Company, ndr-) sarà acquisita dal gruppo belga J. Cortes,  già produttore di cigarillos per il mass market, e proprietario di una grossa manifattura in Sri Lanka, nonchè distributore di Oliva sul mercato belga. La speranza è che, nell'acquisizione da parte di un grande gruppo europeo (gli altri che hanno partecipato alle offerte erano Oettinger-Davidoff e Scandinavian Tobacco Group), si riesca a preservare la tipicità del prodotto, e il grande livello qualitativo che questo marchio ha sempre dimostrato.
Il gruppo J. Cortes è ancora in mano alla famiglia che lo ha fondato, partendo da zero negli annni 70; anche se questa non è assicurazione di continuità rispetto alla produzione odierna, almeno ci resta la speranza che le tradizioni produttive di Oliva, mantenute grazie alla famiglia in quasi un secolo e mezzo di storia, vengano preservate nel tempo, o quantomeno non subiscano la stessa sorte di marchi importanti del recente passato, come Torano, CAO e Macanudo, la cui qualità si è appannata, proprio dopo il passaggio sotto il controllo del gruppo Scandinavian.
I rumors dicono che il processo di vendita della Tabacalera sia iniziato dopo l'ingresso in politica di Josè R. Oliva, e che il valore  stimato sia di 60 milioni di dollari, per l'acquisizione di tutti i marchi, della fabbrica in Estelì, di qualche facility in Honduras a Danlì, e gli edifici dirigenziali di Miami. Alcune fonti citano un valore di vendita molto più basso, attorno ad 1/4 di quanto riportato sopra. Sembra invece certo che Oliva non venderà i terreni e le aziende agricole per la produzione di tabacco.
A noi consumatori non resta che metterci "alla finestra" ed aspettare, sperando di poter continuare a fumare gli Oliva di sempre, ma certo è che, in questo momento storico del mondo del sigaro, anche nella malaugurata ipotesi  di un calo qualitativo, potremo continuare a fumare ottimi Nicaraguensi, offerti da altri brand.

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