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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

27 maggio 2015

Joya de Nicaragua Antano 1970 Lancero: un sigaro di cui far scorta

Non è un mistero che i lanceros siano tra i formati preferiti di chi vi scrive, come non lo è il fatto che il Nicaragua, grazie alla sua maturità nella produzione di tabacco e nella manifattura dei sigari abbia riportato in auge questi formati, seppur con produzioni relativamente ridotte in numero, facendo da nuovo trend-setter dopo un inesorabile declino dei formati lunghi e sottili nel vitolario cubano. Anche la qualità elevata dei lanceros prodotti in Nicaragua non è una novità, abbiamo già avuto modo di descrivervi queste vitolas prodotte sotto i marchi My Father, don Pepìn e Oliva, nonchè diversi sigari della lanceros collection di Tatuaje, ed è giunto oggi il momento di recensire tecnicamente un altro marchio simbolo di quel paese: Joya de Nicaragua, con il lancero della linea Antano 1970 (190x38).
Cominciamo dal fondo, ovvero da una valutazione che normalmente si fa a fine fumata, e che accomuna tutta la linea Antano 1970, ovvero la grande potenzialità di invecchiamento e la "turbolenza" giovanile tipica della linea, che si palesano anche in questa vitola, sebbene il picco di forza, tipico di cepos più generosi, sia un po' più gentile in un calibro 38.
A crudo il sigaro si presenta luminoso, ben costruito, colorado maduro con toni dorati e bruni; gli aromi a crudo sono tipici della linea, con frutta secca, stalla e cacao che dominano la scena.
In ingresso si palesa immediatamente la forza in maniera importante, con livelli
medio alti, che in relazione al formato fanno presagire una fumata impegnativa sul finale. L'aroma di frutta secca domina il primo tercio, anche se non tarda a manifestarsi il carattere della linea, con le sue tipiche note di cuoio e legno che ingaggiano una staffetta con le papille olfattive, in un'alternanza mai stancante. La paletta gustativa è abbastanza completa, leggermente dominata dall'amaro in fase iniziale, anche se il resto dei gusti primari percettibili più o meno in egual misura, rende la fumata pienamente fruibile. Questa nota amara, associata ad una lieve senzazione di asciutto, probabilmente generata dalla nota stessa, è il risultato dei toni giovanili menzionati pocanzi; tuttavia probabilmente senza questa caratteristica la linea Antano non avrebbe quella curva di invecchiamento tanto positiva in termini qualitativi che effettivamente ha.
Il secondo tercio, grazie al rafforzarsi dell'intensità organolettica e alla maggiore complessità, si lascia alle spalle il sentore dry, e l'amaro si amalgama alla perfezione con gli altri gusti, lasciando il dominio ad una maggiore sapidità al palato, che nel frattempo si trova stimolato anche da una lieve nota piccante, e da un accenno di cremosità. Gli aromi si intensificano e si aggiungono alla paletta le prime note tostate, associate a sentori liquorosi e di gomma naturale.
Il finale esplode in tutta la forza che si presagiva fin dai primi puff, nonostante una degassificazione a metà fumata, il fumo è appagante, potente, intenso sia gustativamente che olfattivamente. Si rafforza notevolmente la nota tostata, virando a tratti verso il caffè, e compare anche una nota pepata. E' impressionante come le varie espressioni olfattive una volta comparse non lascino più la fumata, in un crescendo di complessità. Una costante variazione dell'intensità dei vari aromi non lascia però mai spazio all'assuefazione del palato, assicurando nel contempo equilibrio aromatico ed evoluzione. Il gusto sul finale è sempre dominato dalla sapidità, ma anche l'amaro ricompare in maniera più importante rispetto al centro, tuttavia non si avverte più l'asciutto della fase iniziale. La persistenza, sia del singono puff, che post fumata è lunghissima, fumando prima di cena ho mantenuto la sensazione del fumo in bocca fino al mattino successivo.
Un sigaro che fumato oggi raggiunge un punteggio di 89/100, che già così assicurano alla vitola il miglior rapporto qualità/prezzo tra i lanceros reperibili in italia, poichè il prezzo unitario è di 6,50 euro. Tuttavia occorre su questo sigaro (e su questa linea) più che mai, saper vedere la fumata in prospettiva. Basandomi sulla mia esperienza sull'invecchiamento, e sulla serie Antano 1970 in particolare, penso di poter affermare che se amate il formato questo sia un sigaro di cui fare incetta oggi, per goderne i frutti tra alcuni mesi, o ancor meglio dopo alcuni anni di riposo in humidor, che possono portare la valutazione complessiva oltre i 90 punti, dove meritano di stare i lanceros nicaraguensi di questa qualità! e ricordatevi che quando li fumerete li avrete pagati sempre 6 euro e 50 !!



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