Ne faccio menzione perchè ci troviamo oggi a recensire i petit corona, che sono di cepo non troppo generoso, seppur più lunghi come formato (124x42). Anche i petit corona infatti rappresentano in relazione al loro formato un ottimo acquisto.
Parliamo di sigari a tripa corta, per fumate easy non troppo impegnative, le note organolettiche sono sostanzialmente le stesse descritte per gli sports, ma con una fumata più lunga che accompagna il fumatore per 40-45 minuti. Aromi a crudo abbastanza intensi che richiamano note di stalla e di fieno. La forza è discreta fin dall'inizio, ottimamente bilanciata da una piacevole sapidità; note di legno e terra abbastanza importanti e un
sentore speziato oserei dire tipico della linea, visto che si trova su tutti e 3 i sigari di tripa corta, accompagnano la fumata, affiancati sul finale da note tostate.
La persistenza, medio lunga, buona l'intensità aromatica, media la complessità, non molto importante l'evoluzione, caratteristica normale in sigari a tripa corta.
Un sigaro 100% peruviano, più che onesto in relazione al prezzo (2 euro) e al formato, che conferma la tendenza alle buone performance del tabacco di quel paese su calibri medio piccoli, il che normalmente identifica una buona capacità nella produzione della materia prima (si pensi agli altri paesi in grado di produrre con successo sigari sottili).
Ovviamente lo short robusto, per chi predilige il cepo più generoso, è anch'esso competitivo, con un prezzo di 2 euro e 20.Ma come avrete notato di recente sui social, l'attesa sta salendo per l'arrivo della linea Classic, "entry level" del marchio per i sigari di Tripa Larga, che vista la qualità della line base siamo curiosissimi di provare, e che troveremo in tabaccheria presumibilmente a partire dal mese prossimo.
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