In
occasione della serata con Didier Houvenaghel a Crema, ho conosciuto Marcello
Bruschetti, di Enoglam, produttore dei distillati EVO e OdeV, di cui conoscevo
già la gamma dei prodotti. Marcello ha gentilmente accettato di rilasciare un’intervista
esclusiva a Cigar Blog che vi proponiamo di seguito:
Simone
Fazio (Zap) Per Cigar Blog (CB) - Caro Marcello, anzitutto grazie per aver
accettato questa intervista per Cigar Blog... Sigari e Dintorni. L’impressione
che si ha pensando alla gamma di prodotti EVO, ma anche alla Vodka O de V, è
quella di un’azienda che
mescola in maniera dinamica tradizione ed innovazione.
L’azienda nasce con questo intento? Potresti delinearci brevemente come nasce
il progetto e descrivere la gamma di prodotti?
Marcello Bruschetti (Enoglam) (MB) - Caro
Simone, la tua impressione è assolutamente fondata. Enoglam è nata con il
preciso obiettivo di produrre distillati che fossero un’evoluzione del
distillato di origine. Il tutto è iniziato cinque anni fa con l’incontro con Luciano Brotto,
distillatore veneto, figlio e nipote di distillatori in occasione di Vini nel
Mondo a Spoleto (a cui presenziavo in quanto amministratore delegato di
un’azienda di Franciacorta denominata Antica Fratta). In quell’occasione
Luciano insistette affinché assaggiassi il suo ultimo esperimento. Da
quell’incontro e da quell’assaggio sono arrivato dopo un percorso durato un
anno all’idea di un progetto che si fondasse sull’idea di proporre distillati
con una personalità forte ed assolutamente riconoscibile, caratterizzati da una
grandissima eleganza e complessità, capaci di confrontarsi senza alcun timore
reverenziale con i grandi distillati scuri di produzione internazionale. Il
marchio EVO, che inizialmente è stato il nome del primo prodotto
commercializzato, è diventato sinonimo di distillati scuri, caratterizzati da
un ricorso significativo ed assolutamente impattante a legni autoctoni. In
questo senso, EVO è una Grappa Riserva caratterizzata da affinamenti paralleli
di circa quattro anni in ciliegio, castagno e faggio e successivo assemblaggio;
FUMO è una Grappa Riserva (ormai lontanissima dalle caratteristiche
organolettiche tradizionali) caratterizzata da parziale affumicatura della
vinaccia, sovra tostature delle barrique e dal ricorso preponderante a legno di
ciliegio; DWINE è un Brandy caratterizzato da una doppia sessione di
affinamento, prima in rovere – necessaria per arrivare alla denominazione di
Brandy – e poi in castagno e ciliegio per dare il “tocco” che caratterizza
questo marchio. Tre distillati diversi tra loro, ma collegati da un filo rosso di
grande eleganza, piacevolezza, complessità, lunghezza che sono certo i
consumatori attenti sapranno riconoscere. Al brand EVO si è poi affiancato il
brand OdeV, attualmente monoprodotto: una reinterpretazione “mediterranea”
della Vodka ottenuta dalla distillazione di mosto e vino. L’obiettivo era, in
questo caso, quello di mantenere l’attacco neutro che caratterizza la Vodka e
che rende questo distillato tanto eclettico sia in abbinamento ad altre bevande
che in abbinamento ai cibi, dando alla chiusura una maggiore rotondità,
complessità e lunghezza. Una Vodka geneticamente
modificata dal sole della nostra terra!
CB- L’idea
di commercializzare i distillati oltre che in bottiglia anche nelle monodosi
che ricordano i “tubos cristales” dei cubani, e non solo, nasce per
sottolineare l’attitudine dei tuoi prodotti all’abbinamento con i sigari? Ma
soprattutto, l’idea nasce da una tua passione per il fumo lento, oppure per
semplice accostamento tra i due prodotti?
MB- Da fumatore di sigaro, una volta creata la
gamma, mi capitò di pensare quanto fossero un abbinamento perfetto. Da questo
pensiero è nata l’idea di “giocare” col mondo del sigaro per sottolinearne la vicinanza. Inizialmente avevo pensato ai “sigari”
di EVO ed ai relativi portasigari semplicemente quali originali confezioni
regalo, ma poi, avendone in mano i primi campioni, mi sono convinto che l’idea
della mono-porzione fosse un’idea vincente anche per la ristorazione, per gli
hotel ed in generale quale alternativa elegante alla tradizionale mescita dalla
bottiglia.
CB- Tra gli
abbinamenti più diffusi si annoverano le grappe con i sigari toscani (o in
genere con il sigaro di tabacco fire cured), mentre il sigaro caraibico viene
associato più frequentemente ad altri distillati (nel caso della gamma EVO al
Brandy). Ci confermi tale tendenza? O avete sperimentato con successo anche
abbinamenti diversi?
MB- Ritengo che le mie Grappe siano - dal punto di
vista gusto-olfattivo – più vicine al mondo dei Rum e dei Brandy / Armagnac che
non a quello delle Grappe tradizionali. Sono convinto che per le proprie
peculiari caratteristiche organolettiche il brand EVO rappresenti il meglio
della produzione Italiana in quanto ad abbinabilità a sigari Caraibici. Si
concretizza anche in questo modo l’obiettivo di far evolvere in senso più
“internazionale” il gusto del distillato della nostra tradizione.
CB- Nella
gamma di prodotti della tua azienda ci sono due distillati che normalmente non
si abbinano in maniera versatile ai sigari, ovvero la Vodka, che normalmente
non è sufficientemente intensa e complessa per pareggiare l’intensità del
tabacco scuro, e la grappa “FUMO”, poichè di norma le note affumicate si
sommano ai toni analoghi del sigaro risultando in un poco gradevole “gusto di
posacenere”. Tuttavia, avendo avuto modo di provare personalmente tutti i
prodotti della gamma, debbo constatare che i due prodotti appena citati
rappresentano eccezioni alle rispettive regole. La Vodka infatti è mediamente
più intensa e persistente a livello aromatico, rispetto alla media per prodotti
simili reperibili sul mercato, e si abbina discretamente a sigari soprattutto
honduregni e dominicani, mentre nel caso della Grappa FUMO, le note dolci
annullano di fatto la sovrapposizione dei toni sgradevoli fumo-affumicato, ed
il distillato “regge bene” diverse tipologie di sigaro. Come avete ottenuto
questo equilibrio olfattivo in un caso, e gustativo nell’altro? Il
bilanciamento organolettico dei prodotti in questa maniera, è volto alla
valorizzazione del prodotto stand alone, oppure c’è un occhio particolare al
potenziale abbinamento al sigaro?
MB- OdeV e Fumo rappresentano senza dubbio i
due prodotti più particolari della gamma. Prodotti che hanno vissuto un
percorso inverso. Dal mondo all’Italia (OdeV) e dall’Italia al mondo (FUMO). La
contaminazione non fine a se stessa, ma guidata dall’obiettivo di incrementare
eleganza, piacevolezza, complessità e lunghezza del distillato di origine. Nel
caso di OdeV, come detto sopra, l’idea perseguita con esperimenti durati un
anno e mezzo, consisteva nel rendere “mediterraneo” un distillato che fa della
propria neutralità l’elemento vincente. C’era un aspetto di quel distillato che
però – personalmente – non riuscivo ad apprezzare: la chiusura, il retrogusto.
Ecco quindi l’idea di provare a lavorare sull’uva ed i suoi derivati per andare
a modificare proprio questo aspetto, apportando morbidezza, eleganza un poco di
complessità e di lunghezza. E’ proprio questa maggiore rotondità e complessità
che rende – inaspettatamente – OdeV un abbinamento molto interessante ad una
fumata da aperitivo. Nel caso di FUMO, il ciliegio apporta la grande morbidezza
pensata proprio quale “contraltare” che compensa ed in parte nasconde i sentori
fumé. Il fumo tende ad essere un solista prevaricante. In FUMO abbiamo cercato
di renderlo un affiatato elemento del coro. Nella mia personale esperienza
preferisco sorseggiare prima e “puffare” poi, riuscendo in questo modo a
percepire le note alimentari (buccia di speck, scamorza affumicata) di Fumo
prima che si perdano nell’affumicatura ovviamente più intensa del sigaro. Il
fatto che questi prodotti risultino sorprendentemente piacevoli in abbinamento
al sigaro è il risultato di una idea di fondo del progetto che – senza
premeditazione – porta a questo risultato.
CB- Tralasciando
un attimo l’abbinamento col fumo, e focalizzandoci sui distillati, la grappa è
comunemente percepita come il distillato italiano per eccellenza, ma anche il
brandy, già da alcuni anni, comincia ad essere prodotto nel nostro paese con
risultati di alto livello, per cui la domanda che sorge al consumatore è:
perchè nella gamma di prodotti avete inserito anche una Vodka?
MB- Dicevo sopra che OdeV nasce da un’idea che
fa un percorso contrario a quello fatto per i prodotti della gamma EVO, ma che
condivide l’idea di “evoluzione”. Per il
brand EVO il percorso è Italia > mondo e l’obiettivo è dare alla nostra
tradizione un gusto più internazionale, ma assolutamente peculiare (attraverso
l’utilizzo di legni italiani). Per OdeV l’idea è stata quella di prendere il
distillato internazionale per eccellenza - quello più consumato al mondo e ad
ogni latitudine – ed “italianizzarlo” attraverso l’uso delle materie prime
della nostra tradizione, avvicinandolo inevitabilmente al calore del nostro
sole (ed alla morbidezza che esso ispira).
CB- Parlaci
un po’ dei progetti per il futuro, siccome l’azienda pare in vero molto
dinamica anche nella sperimentazione di nuovi prodotti, avete in programma di
ampliare la gamma di distillati nel prossimo futuro?
MB- Siamo in fase di sperimentazione ! Stiamo
lavorando sul momento aperitivo lavorando su un frutto che personalmente amo e
che – seppur di origine cinese – è assolutamente parte della nostra tradizione,
il chinotto (già la
miscelazione OdeV – soft drink a base chinotto a mio avviso è
estremamente piacevole…); non posso raccontare di più !!
CB- Grazie a
nome di tutto lo staff e i lettori di di Cigar Blog.
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