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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

02 settembre 2014

Neofiti e sigari: le 10 cose da non fare quando si inizia a fumare.

Quando si incomincia a fumare sigari, è molto facile incorrere in una serie di errori, che possono stroncare sul nascere una potenziale passione per il fumo lento, vediamo quindi quali sono gli approcci da evitare nell'avvicinamento al mondo del sigaro.


1- Cercare sigari di bassissimo prezzo. E' vero che un palato neofita difficilmente può apprezzare appieno le sfumature di un sigaro di alta gamma, e che quindi è inutile, almeno all'inizio, spendere cifre esorbitanti per un sigaro, ma è altrettanto vero che rivolgersi alla fascia più bassa di prezzo, in maniera totalmente casuale, può portare ad acquistare sigari di qualità pessima, che possono tradire le aspettative e far rapidamente abbandonare l'idea del fumo lento come momento di gusto. Se il vostro obiettivo è spendere poco, trovate qui una nostra guida sui sigari economici di qualità accettabile, reperibili in Italia, ma non dimenticate che il sigaro non necessariamente va fumato sempre, meglio fumare poco e bene, che spesso e in maniera mediocre.
2- far seccare i sigari prima della fumata. Non tutti sanno che i sigari, specialmente caraibici (ma anche i toscani preferibilmente, e specialmente per i neofiti), vanno conservati umidi,se non avete un humidor per poterli conservare,  è meglio acquistarli poco prima di consumarli. Se si acquista un puro da un tabaccaio e lo si tiene per una settimana sulla scrivania o in macchina, difficilmente ci darà una fumata piacevole.
3- Umidificare male i sigari. Se uno degli errori più frequenti è quello di lasciar seccare i sigari, esiste anche il problema opposto, e cioè quello di umidificarli eccessivamente, o di riporli in humidor ancora non ben condizionati, e quindi non pronti ad ospitare i puros. I sigari vanno conservati a range di umidità ben definiti, e in generale non gradiscono gli sbalzi di umidità e temperatura. Cigar Blog vi offre alcune guide su come condizionare un humidor, sui parametri di conservazione e sulla taratura degli igrometri
4- "trattare male" il sigaro prima della fumata. Spesso purtroppo permangono ancora nell'immaginario collettivo approcci del tutto sbagliati nella fumata, come l'inumidire tutto il sigaro con la lingua prima di accenderlo, o intingerne la testa nel vino o nel distillato durante la fruizione. Oltre ai comportamenti sbagliati da evitare, occorre anche ricordare che taglio ed accensione corretti sono prerogative necessarie ad una fumata degna di nota. Qui trovate le guide di Cigar Blog su taglio e accensione
5- scegliere a caso. Spesso non si chiede consiglio al tabaccaio prima di acquistare un sigaro, ma ci si basa unicamente sull'impressione che un sigaro fa a prima vista, normalmente lo stereotipo di sigaro grosso e vistoso che ci offre il cinema, mal si concilia con le esigenze di un palato non abituato a livelli nicotinici importanti, è pertanto opportuno seguire un percorso che passa attraverso sigari di dimensioni e forza nicotinica ridotte, anche per chi è già abituato a fumare sigarette. di seguito trovate i nostri consigli di percorso per neofiti che intendono avvicinarsi al toscano o ai sigari caraibici.
6- fumare male. Il fumo del sigaro è indubbiamente più appagante rispetto a quello delle sigarette, ma richiede più attenzione anche in corso di fumata, i "puff" vanno cadenzati in modo da non far surriscaldare il braciere (un buon indicatore può essere quello di afferrare il sigaro con la punta delle dita, circa mezzo centimetro al di sotto del braciere, se non si riesce a mantenere la presa per più di 10 secondi significa che si sta fumando troppo rapidamente), inoltre occorre ricordare che il sigaro non va aspirato ma degustato in bocca e al naso.
7- fumare in sick period. Uno dei maggiori fattori di "allontanamento" dei neofiti dai sigari, specialmente cubani e caraibici in genere, è stato fino a  qualche anno fa il cosiddetto sick period, ovvero il lasso di tempo in cui i sigari andavano incontro a microfermentazione (qui alcune note) una volta in scatola. Oggi per via dei cicli di abbattimento della temperatura cui i sigari sono sottoposti, questa fase è sempre più veloce e blanda, tuttavia non è raro trovare sigari, anche recenti, che sono in fase di fermentazione. Se si fuma in questo periodo, oltre ad una fumata sgradevole, si può incorrere anche in nausea o malessere temporaneo. Evitate quindi di fumare i sigari che presentano odore ammoniacale importante, lasciateli riposare per qualche tempo in humidor e ne guadagneranno in gusto.
8- Spegnere e riaccendere il sigaro. Benchè alcuni puristi di lungo corso del toscano la ritengano una prassi comune, è assolutamente sbagliato nei sigari caraibici, ed anche nei toscani, specialmente se si tratta di palati neofiti, lasciar spegnere i sigari per periodi superiori a 20-30 minuti per poi riaccenderli. Oltre a note aromatiche amare e sgradevoli infatti, il rischio è quello di sbilanciare e rendere difforme l'umidificazione del tabacco, producendo bracieri irregolari che danno luogo a combustioni imperfette, e conseguente malessere e nausea.
9- fare abbinamenti errati. Anche se difficilmente un abbinamento errato da luogo a problemi di tipo fisico, sicuramente alcuni prodotti in accompagnamento al fumo ne annullano le percezioni, o peggio ne esaltano le note più sgradevoli. Dimenticate quindi il vostro vino rosso preferito, il whisky torbato del cuore, la  birra molto luppolata o il cioccolato extra amaro che gradite tanto. La tannicità, il gusto affumicato e l'amaro fanno a pugni col fumo, e sono quindi da evitare. In generale alcuni prodotti che sono gradevolissimi stand alone o in accompagnamento a determinati cibi, possono non abbinarsi perfettamente col sigaro, o in linea di massima richiedono abbinamenti molto specifici, in cui ci si può avventurare una volta acquisita una certa esperienza. Alcuni fondamenti sugli abbinamenti al sigaro li trovate qui.
10- Fumare ad ogni costo. Molti sigari sono fatti a mano, e come tali possono avere anche qualche difetto di costruzione e tiraggio, possono richiedere un notevole sforzo per avere una boccata di fumo soddisfacente, o al contrario possono essere troppo aperti e favorire il surriscaldamento del braciere. Possono anche capitare sigari che tendono a srotolarsi in corso di fumata, oppure semplicemente possono presentare problemi dovuti alle condizioni esterne del clima mentre fumiamo (tipicamente in condizioni di freddo eccessivo o umidità molto elevata dell'aria). In ogni caso, se un sigaro comincia a diventare sgradevole, o vi provoca sudorazione fredda, capogiri o nausea, abbandonate immediatamente la fumata, anche se vi secca sprecare qualche euro. Se il malessere diventa importante, avrete per un periodo più o meno lungo una repulsione fisiologica verso il fumo del sigaro, quindi meglio evitare di ostinarsi su fumate infelici.

4 commenti:

  1. Grazie Douglas, le tue recensioni sono davvero interessanti! Per di più scrivi davvero bene ed è piacevole seguirti :)

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    1. ciao, il post è stato condiviso da Douglas ma è a firma mia (ZAP)

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  2. Bel Blog!
    Sono Simone della tabaccheria del Corso di Rimini.
    Ciao!!

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  3. Quindi un sigaro è bene finirlo tutto e non lasciarlo a metà per riaccenderlo dopo? Se non ne volessi più dovrei buttarlo e comprarne uno nuovo qualora ne avessi voglia?

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