
grandi famiglie di produttori come Oliva, Eiroa, Plasencia, o a gruppi come Drew Estate oggi proprietario, tra gli altri di Joya de Nicaragua, Garcia - con tutte le produzioni dell'orbita "My Father", etc.).
Ognuno di questi ha sicuramente dato un contributo significativo all'affermazione del Nicaragua, che sembra proprio aspirare a diventare il nuovo punto di riferimento per gli aficionados di tutto il mondo. In questo contesto di continua ricerca ed innovazione, volta al miglioramento dei prodotti, non si può ignorare l'ingresso di Didier Houvenaghel, che sicuramente rappresenta una delle pietre miliari per questo paese. Con i suoi marchi Nicarao, e più di recente La Ley, ha dimostrato come in un paese già ricco di know how sulla produzione di sigari e di tabacco, la cura prestata in ogni fase produttiva possa imprimere ai prodotti un ulteriore avanzamento in termini qualitativi, senza necessariamente aumentare i costi a dismisura.

Appena raggiunto questo risultato, non "pago" Didier ha voluto dimostrare al mondo come anche il sigaro blended non sia necessariamente un escamotage per procurarsi tabacco a basso costo, ma che una liga bilanciata e ben studiata possa conferire qualcosa di unico al prodotto. E' il caso dei sigari La Ley, che arrivano laddove nessuno era arrivato prima, ovvero a conferire al sigaro le caratteristiche migliori del gusto cubano e nicaraguense, ponendo di fatto il Nicaragua, definitivamente, come principale designato alla leadership mondiale della produzione di sigari, almeno in termini di qualità. Potremmo chiudere questo articolo con la seguente frase "per arrivare dove gli altri non arrivano, bisogna fare cose che gli altri non fanno", complimenti Didier, avanti tutta amico fumoso!!

In this framework of continuous research and innovation, can't be neglected the (relatively) new entry in the market of Didier Houvenaghel, that for sure represent a milestone for this country. With his brands Nicarao and La Ley, he has shown how in a country with a good know how in tobacco and cigar production, the care and attention for details in all the production chain, can lead to further quality improvement of cigars, without affecting significantly the final cost for the Aficionados. Taking e.g. the Exlusivo line of Nicarao, that is ranking very close to the top-10 brands int he world, in several evaluations, with a cost that is comparable to the mid-high quality (Cuban or non-Cuban) brands, with similar shapes.
Not satisfied with this achievement, Didier wanted also to demonstrate that the blended cigar is not only a way to find low-cost tobacco from abroad, but that a balanced and well-thought blend can give a unique taste to the cigars. It's the case of La Ley brand, that reached a new goal, so far never achieved in Nicaragua, matching a Nicaraguan taste with dominant flavors of Cuban cigars. This is probably the final milestone that will let Nicaragua to take the world leadership for cigar production, at least in terms of quality. We can close this thread with the following phrase: "to reach results that others cannot achieve, you should do something that others don't do". Congratulations Didier, go ahed my smoky friend!
ma i La Ley arrivano in Italia? Perché per ora non li ho trovati.
RispondiEliminaAttualmente non sono ancora disponibili, ma abbiamo notizia che Lubinski sia prossimo all'introduzione sul mercato italiano di questo ottimo prodotto di Didier
RispondiEliminaPerfetto, grazie della risposta.
EliminaConfido nel buon Lubinski allora.
sono già a listino, dovrebbero essere disponibili a brevissimo.
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