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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

04 ottobre 2012

Mission to Milan: in cerca di sigari nella casa dei sigari.

Quello che state per leggere è un articolo scritto da un semplice appassionato sotto dettatura di una delusione causata da una voluta ingenuità e sentimentalismo in merito.
Scritto non per screditare, ma in buona fede e nel rispetto dei seri professionisti del settore che si impegnano costantemente per dare il meglio, tradotto in un ottimo servizio al cliente, secondo le certe, sincere ed indiscusse in questo articolo, etiche professionali. Non attacca o critica nessuno al livello personale (ciò è assolutamente fuori discorso), vuole solo far riflettere ad alta voce chi lo scrive e ragionare su quanto, a volte, i nomi possano alimentare deduzioni errate, o comunque prettamente teoriche. E volontariamente non entro nel merito delle logiche possibili spiegazioni commerciali a quanto sotto.
Sono, inoltre, entrato in contato con entrambi i gestori dei due punti vendita italiani e ne voglio, anzi, lodare le doti quali cortesia, disponibilità, competenza e savoir faire.

Dovendo la mia ragazza seguire un corso di aggiornamento a Milano, ed essendo sola nel viaggio, spuntò lentamente il doscorso di accompagnarla. Le mie iniziali perplessità divennero presto un ricordo quando mi palesò in mente la presenza in loco di La Casa Del Habano, in una delle più grandi metropoli italiane.
Non ci ero mai stato, ma la mia mania di far spesso le cose seguendo spensieratamente le mie passioni, mi hanno spinto nell'idea, auto-partorita e fatta maturare altrettanto autonomamente, di trovare dei pezzi veramente interessanti, di un certo pregio e rarità.

Mi piacciono i buoni puros, comprarli, fumarli e ne sono attratto, ma all'aumentare della mia passione, cresce anche la ricerca della soddisfazione e del compiacimento derivanti dalla voglia di diventare pian piano anche un'amatoriale collezionista; nel mio piccolo.
Dentro di me dico: <<quale occasione migliore di riempire il mio humidor, se non quella di cercare in La Casa Del Habano?>>; quella che, ingenuamente, reputavo appunto, la casa del sigaro.
L'associazione di idee è stata semplice ed istantanea: così come nella casa del bullone trovo tutti quei bulloni che difficilmente sono reperibili in un, seppur fornito, negozio generico, altrettanto, lì, soddisferò la mia ricerca. 
Niente di più sbagliato!
Presenti all'appello le normali importazioni e le edizioni limitate e regionali italiane 2011.
Purtroppo, il pensiero che le edizioni limitate siano, appunto, limitate nel tempo, non mi consola. Ritengo che la "casa" del sigaro non possa avere come uniche differenze da un "normale" tabaccaio solo una maggiore presunta competenza o un walk-in top di gamma.

Mi rendo conto che sono pur sempre attività commerciali, gestite da lavoratori che, per primi, scommettono con la propria sorte lanciandosi in un investimento economico, e, per tanto, rischiano di pagarne le conseguenze, ma...allora...perchè dovrei ritenere che la "casa" del sigaro sia migliore come magazzino e scorte di una tabaccheria altrettanto normalmente fornita?

Devo dedurre che è più facile trovare, ad esempio, un D4 del 2004 in una tabaccheria di un paesino sperduto che non ha avuto abbastanza clienti interessati al suo acquisto rispetto alla "casa" del sigaro? Evidentemente si, purtroppo.

Spero e confido di essere riuscito a trasmettere con sincerità e disambiguità solo la mia opinione su quello che un nome così altisonante ed evocativo dovrebbe rappresentare, e non un disappunto mirato sulla gestione di attività commerciali.

6 commenti:

  1. Capisco la tua delusione,non voglio mettere in dubbio la loro competenza ma quando mia moglie,anche lei fumatrice di sigari, si è sentita rispondere dopo una sua richiesta che non possono tenere tutti i marchi e le vitole perchè se non li vendono i sigari vanno a male....
    PS
    la richiesta era per dei Flor de Selva e Villa Zamorano Robusto di cui dal sito di BLS risultano loro rivenditori con tanto di logo in evidenza.

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  2. Stessa cosa è successa a me, tante aspettative sulla casa dell'habano di Roma, l'addetto mi ha detto che hanno solo prodotti freschi, tutto il vitolario attuale, e le EL 2011,
    per trovare le chicche meglio le tabaccherie periferiche.

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  3. Io non vado alla CDH di milano da 4 anni ormai, mi hanno detto in tanti che è decaduta rispetto a un po di tempo fa, nel 2008, ultima volta in cui andai (mi pare) aveva ancora un walk in solo per gli habanos e diverse vetrine dedicate ai puros extracuba, con diverse scatole per ogni tipo di puro... purtroppo, forse a causa della crisi, forse per via del mercato italiano, un po' denaturato dal monopolio, realtà di questo tipo non prendono piede come in altri paesi (ad esempio in italia è impossibile rispettare l'esclusività delle edizioni LCDH, poichè qualsiasi tabaccaio può ordinare tutto ciò che c'è a monopolio, comprese le edizioni esclusive LCDH... è chiaro che avere anche solo l'esclusività per queste produzioni farebbe un po' di differenza, attirerebbe più clienti che poi comprerebbero anche altro. Esistono però altri paesi, in cui la concorrenza è più forte, con un numero ben maggiore di CDH, che hanno CDH che sono veri e propri templi del fumatore :)... penso ad esempio alla germania, dove esistono 7 CDH, le 4 che ho avuto modo di visitare (Berlino, Colonia, Norimberga e Amburgo), erano davvero ben gestite e con una scelta vastissima di puros, con diverse annate per ogni referenza.

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  4. Poco da aggiungere, credo tu abbia con grande moderazione e senza ambiguita' espresso una realta' oggettiva tipicamente italiana. In realta' in alcune parti d'Europa (Svizzera, Spagna, Austria) i "normali tabaccai" sono dotati di walk in e riserve impressionanti, tali da poter far invidia alla "casa del sigaro"...in altri Paesi invece (tipo quello dove passo piu' tempo io) la casa del habano dovrebbe esser garanzia di qualita' ed originalita', ma spesso questo presunto valore aggiunto non corrisponde alla realta' e soprattutto vien fatto pagare caro

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  5. Poco da aggiungere, credo tu abbia con grande moderazione e senza ambiguita' espresso una realta' oggettiva tipicamente italiana. In realta' in alcune parti d'Europa (Svizzera, Spagna, Austria) i "normali tabaccai" sono dotati di walk in e riserve impressionanti, tali da poter far invidia alla "casa del sigaro"...in altri Paesi invece (tipo quello dove passo piu' tempo io) la casa del habano dovrebbe esser garanzia di qualita' ed originalita', ma spesso questo presunto valore aggiunto non corrisponde alla realta' e soprattutto vien fatto pagare caro

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  6. Direi che non avevo dubbi. Ieri in un piccolo habanos point di paese, una birreria con le partite sul teleschermo ho trovato un box di Siglo VI del 2003 conservato splendidamente. Alla Cdh al massimo trovi un 2010, se ti va bene. In un'altra circostanza ho preso da un completo incompetente mezzo box di Coronas Punch del 1998. Infatti sono perennemente alla ricerca di piccole tabaccherie dimenticate da dio e soprattutto dagli uomini. Se la conservazione è buona si trovano dei veri e propri tesori

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