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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

29 agosto 2012

Grandi fumate: Montecristo D EL 2005

Il sigaro di cui parliamo oggi fa parte di una delle produzioni speciali di habanos più sottovalutate, poichè si tratta, a parere di chi vi scrive, di una delle migliori edizioni limitate del decennio scorso.
Si tratta del Montecristo D ediciòn limitada 2005 (Dalia 170x43). Sarà che la famiglia dei lonsdales (Dalias, Cervantes, Cazadores) è particolarmente congeniale, a mio modo di vedere, alle caratteristiche del tabacco cubano, sarà il particolare feeling che ho con questo formato, ma ho trovato nel Monte D una fumata memorabile sotto tutti i profili, benchè i pareri su questo sigaro siano stati variabili negli anni.
Venduto in cabinet da 10 laccati, simili a quelli degli 898 di Partagàs, il sigaro, fumato nel 2008 per la prima volta, si presentava di un bel colorado maduro con toni rossi, la capa non era perfetta, qualche lieve venatura solcava la fascia, e anche qualche imperfezione cromatica di secondaria importanza appariva qua e la, ma questo non sminuiva il fascino di questa vitola, che comunque palesava una foglia esterna luminosa e grassa.
I primi puff, di una delicatezza impressionante, ma non evanescente, lasciavano spazio a toni di fieno, a tratti floreali e vagamente balsamici, ma la forza non si è lasciata desiderare a lungo, già alla fine del primo tercio infatti si sono palesate le prime note nicotiniche importanti, che sarebbero diventate dominanti verso fine fumata, con una evoluzione costante ed importante del corpo.
La cenere, benchè friabile, sovrastava un braciere regolare, naturale risultato di una combustione ed un tiraggio ineccepibili, le note aromatiche variavano man mano che il gusto inizialmente dolce lasciava posto alle note più sapide, i toni dominanti nel centro della fumata sono stati frutta secca e terra, nuovamente surclassati sul finale da sentori più importanti di caffè e cuoio.
Un'evoluzione insomma degna dei grandi formati, ma evoluzione non è ancora la parola chiave per definire  l'eccellenza di questa vitola; è infatti la finezza aromatica la caratteristica che rende questo sigaro particolare. La percezione nitida degli aromi, non offuscata dall'eccessiva forza o dalla temperatura del fumo è infatti una caratteristica tipica dei formati della famiglia dei Lonsdale, ed è questo  il motivo principale che mi porta ad affermare che il tabacco cubano si esprime molto bene su questi formati, a patto ovviamente che la velocità di fumata sia adeguata.
Giudizio 96/100


2 commenti:

  1. ne avevo un box da 10 ne sono rimasti solo 2, rimane ai vertici della mia classifica personale

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  2. ne avevo un box da 10 ne sono rimasti solo 2, rimane ai vertici della mia classifica personale

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