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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

05 maggio 2012

La disfida dei moduli: considerazioni cepo-largo e i Laguito

In queste ultime settimane mi sono trovato a discutere molto spesso, sia con soci del nostro club, sia con amici aficionados, sulle tendenze sigarofile degli ultimi periodi, in materia di vitolas e del rapporto tra cepo e largo.
Partendo dal presupposto che ognuno ha un suo modulo ideale o una fumata preferita è innegabile anche la considerazione che queste preferenze, sopratutto negli ultimi anni siano state "viziate" dalla condotta commerciale di Habanos, che ha sposato in maniera evidentissima la politica dei piccoli con cepo generoso.
Ecco allora che il vitolario cubano si è riempito, in poco tempo di Shorts in tutte le salse, short robusto,short piramides,short churchills, e altri sigari mascherati con nomi apparentemente accattivanti e poetici come petit robusto, wide churchill, petit piramides e via discorrendo...
Questa marea di piccolini ha acceso dibattiti tra aficionados anche all'interno dei cigar club.
L'altra sera mentre presentavo ad alcuni soci il sigaro della prossima serata, ho visto i loro occhi non convintissimi,mentre aprivo la scatola dei Montecristo Especiales n.2, un laguito n2.
Trovarsi un puro un po fuori dai canoni moderni, come uno della famiglia dei "laguito", per un fumatore occasionale o non espertissimo, è sicuramente una delusione, perchè nell'immaginario del fumatore medio, c'è sempre un sigaro "generoso", e quindi un cepo sotto il 48/50 è inconcepibile...figurarsi sotto il 40!!!
Invece ad avviso di chi scrive, questi sono i moduli che esprimono in pieno la qualità dei tabacchi cubani.
Non che un Behike, non li esprima, capiamoci bene, ma la nota mancanza di ligero nei piccoli cepi, libera il sigaro dalla forza, spesso invadente(come per esempio in alcuni partagas moderni) e da libero sfogo ai migliori aromi e sentori del tabacco cubano.
Ci troviamo quindi davanti ai migliori capolavori della scuola di torcida dell'isla, come l'estinta Serie du Connaisseur di Partagas oppure l'eccezionale Fundadores di Trinidad o il Lanceros di Cohiba,vere eccellenze a 5 stelle, ma anche davanti a degli ottimo laguito di Montecristo e Vegueros o dei Delicados(stesso formato del laguito n.1) come quelli de la Gloria Cubana o Bolivar, da rimanere a bocca aperta.
E allora sempre pensando a coloro che storcono la bocca davanti a questi formati, che Partagas chiama non a caso "Serie du Connaisseur" in italiano letteralmente "Serie da esperto/amante" è naturale pensare come il sigaro abbia purtroppo assunto un carattere di moda e non di passione, perchè è innegabile come questi formati destinati agli aficionados più esigenti, racchiudano la quintessenza delle migliori ligade cubane.
Ecco allora che anche i Cigar Club, assumono una funzione didattica, per quanto riguarda l'educazione del palato e del gusto dei proprimsoci,verso formati poco sponsorizzati o solo all'apparenza meno nobili, ma ricchi di storia e della migliore tradizione sigarofila di Cuba!

1 commento:

  1. Tendenze di moda, dettate anche dai media (avete mai visto un sigaro sottile al cinema??? ), tendenze dettate dallo status symbol che il sigaro rappresenta, e queste prime due le lasciamo ad altri, passiamo agli appassionati, quelli veri, più o meno esperti, perchè ce ne sonotanti, che prediligono il cepo generoso. Anzitutto come giustamente sottolinea Crimix nel suo intervento, occorre distinguere sulla provenienza dei sigari e dei tabacchi della ligada, i cubani "esprimono" meglio (leggasi più elegantemente) le componenti organolettiche su cepos medi o piccoli, mentre i paesi del caribe non cubani probabilmente necessitano di calibri più importanti. Un secondo ragionamento si può fare sul rapporto cepo/largo, è infatti innegabile che se l'evoluzione di un laguito sia eccellente, non sono da meno i formati Julieta no.2 o la famiglia dei lonsdale (i vari cervantes, dalias, etc.), o anche gli stessi prominentes, quindi è il cepo generoso associato alla lunghezza ridotta, che "paga" di meno in termini organolettici sul tabacco della Isla. Ma allora perchè molti appassionati prediligono ancora formati corti e grossi, beh per il semplice fatto che, al "piccolo" sacrificio di una minore evoluzione i sigari della famiglia dei robustos, dei petit robustos e dei toro (international shape), danno fin da subito sensazioni piene, e sono molto più "maltrattabili" sotto il profilo del ritmo di fumata e dell'attenzione da prestare per non surriscaldare il braciere. Personalmente prediligo calibri più ridotti e lunghezze importanti, ma questa, ormai, è cosa nota :)

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