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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

09 marzo 2012

Uno yankee alla corte dei puros. 1. Il viziaccio di Mark Twain


Samuel Clemens, noto al mondo come Mark Twain, è stato il leggendario autore di opere iconiche come Huckleberry Finn e Le avventure di Tom Sawyer. E' stato anche uno dei fumatori di sigari più famosi del mondo. "Fumo, con tutte le mie forze, e non consento intervalli", aveva detto una volta. Raramente, infatti, i sigari hanno avuto un amico migliore di Samuel Clemens, che è noto per aver detto: "Se non è consentito fumare in cielo, non ci andrò".
Un uomo dall'umorismo acre, Mark Twain (un nome d'arte adottato durante i suoi giorni in barca lungo il fiume Mississippi, scelto dalla terminologia per misurare la profondità dell'acqua), che non era disposto a rinunciare, anche nella vita ultraterrena, alla sua incredibile abitudine di fumare ben 22 sigari al giorno. Altre fonti hanno proposto l'elevato numero di 40. Il punto è, qualunque sia il numero, che l'uomo fumava tutto il tempo. "Clemens è stato un grande camminatore," scrisse il suo buon amico, il romanziere William Dean Howells nella sua biografia, My Mark Twain.
"Mentre camminava, naturalmente, parlava, e altrettanto naturalmente fumava. Ogni volta che stava alcuni giorni con noi, tutta la casa doveva essere arieggiata, perché fumava dappertutto e ogni momento, dalla colazione al momento di andare a
dormire. Andava sempre a letto con un sigaro in bocca, e più di qualche volta, memore della mia assicurazione anti-incendio, mi avvicinai e glielo tolsi, ancora acceso, dopo che si era addormentato. Non so quanto un uomo possa fumare e vivere, ma a quanto pare lui fumava tanto quanto può un uomo, perché fumava incessantemente".
"Fumo con moderazione", si difendeva Twain "Solo un sigaro alla volta". E la sua
"moderazione" sarebbe stata una fonte costante di preoccupazione per la moglie, l'amata Olivia 'Lily' Langdon.
Ma quando lo scrittore sposò Olivia nel 1870, fece uno sforzo notevole per smettere. Fu durante questo raro periodo di astinenza che fu incaricato di scrivere il romanzo Roughing It. "Arrivò quasi a un blocco dello scrittore, quell'anno", racconta un suo biografo. Il tentativo di smettere di fumare era particolarmente difficile mentre Clemens stava scrivendo, il periodo in cui fumava di più. "Sono stato tre settimane per scrivere sei capitoli" avrebbe raccontato. "Poi ho rinunciato alla lotta, ripreso i miei trecento sigari al mese, bruciato i sei capitoli, e ho scritto il libro in tre mesi, senza alcun fastidio o difficoltà. Io di solito fumo quindici sigari durante le mie cinque ore di lavoro, e se il mio interesse raggiunge il
punto di entusiasmo, ne fumo di più".
(continua...)

3 commenti:

  1. come sempre :) "o lione" nel suo territorio si muove con sicurezza e gli altri guardano allibiti ed affascinati ;) !!! che dire... un altro articolo eccellente e coinvolgente, su un personaggio icona del sigaro nell'immaginario collettivo quasi quanto Winston Churchill

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  2. un personaggio che ci terrà compagnia per un pò, visto che anche su di lui avremo qualcosa da scoprire! E grazie a voi :)

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