POR LARRANAGA – PETITI CORONAS (degustazione 16/11/2011) propongo la scheda del 16 novembre 2011 e quella del 21 marzo 2012. Mai come in questa occasione mi piacerebbe arricchirmi e condividere con le vostre impressioni.
Vitola de galera: Mareva
Vitola de salida: Petit Corona
Size: 42 x 129
Acquistato maggio 2011 – Casa del’Habano Hamburg
PRIMA DELL’ACCENSIONE
Capa claro , con sfumature rossicce e molto opaca.
Venature chiarissime sia all’occhio che al tatto
Il riempimento è nella norma.
A crudo sono ancora fortemente presenti chiari strascichi ammoniacali ed il gusto, umettando la testa prima di inciderla, e decisamente sapido.
Ben conservato e umidificato (16,9 C° e 69% u.r.)
Code box URG ENE 11, SLB 50.
ACCENSIONE
Appoggiando la fiamma al piede, l’aria è invasa da un odore pungente
PRIMO TERCIO
Il tiraggio è ottimo, la combustione perfetta. La cenere è di colore grigio “canna di fucile”, conferma che ancora non è neanche iniziato il periodo post fermentazione.
Non c’è dubbio, per i sapori e gli odori che produce, che sia un Por Larranaga. Questo è indubbiamente una di quei brand, come ERDM piuttosto che Cifuentes, che ancora conserva quasi intatta la legada che lo caratterizza nell’universo degli avana.
Il sentore che sprigiona è di miele unito ad un sapore molto speziato.
Tercio soave e fortaleza 1/5
SECONDO TERCIO
Il fumo diventa denso e gustoso.
Nonostante sia uscito dalle mani del torceador solo da 11 mesi, risulta un sigaro fumabilissimo da subito, così come l’aveva dimostrato nella precedente fumata a maggio 2011.
La Fortaleza rimane identica e non c’è alcuna evoluzione: un po’ scontato visti il formato della vitola e l’età.
Pur sempre coperto e inquinato da sapori ammoniacali , un certo gusto di cioccolato si affaccia timidamente ovviamente speziatissimo.
ULTIMO TERCIO
Purtroppo le asprezze della data di fabbricazione hanno la meglio.
Inizia a bruciare la lingua ed il gusto volge all’amaro.
Il tutto costringe ad abbandonare la fumata a metà di questo tercio.
CONCLUSIONI
In definitiva un buon sigaro anche se “imbastardito” nei primi due terzi e quasi ormai infumabile nel finale. Comunque sia, i sentori speziati raccolti dal gusto lasciano presagire una buona potenzialità di invecchiamento e sicuramente è migliorato rispetto al precedente fumato ormai 6 mesi fa, così come confermatomi dallo splendido e diverso odore acquisito dal cabinet di 50 dal quale l’ho scelto. La marca viene da sempre considerata tra quelle che, pur con grande soavità e Fortaleza ridotta, sono quelle giuste per poter apprezzare col tempo la maturazione della legada che le compone. Le spezie presenti nel fumo sprigionato in ogni boccata gli danno sicuramente un proprio connotato personale e preludono a grandi sapori ed aromi in tempi però certamente non brevi.
GIUDIZIO: 88/100
POR LARRANAGA – PETITI CORONAS (degustazione 21/03/2012)
Vitola de galera: Mareva
Vitola de salida: Petit Corona
Size: 42 x 129
Acquistato maggio 2011 – Casa del’Habano Hamburg
PRIMA DELL’ACCENSIONE
Capa colorado claro , miele, lucidissima.
Venature vistose alla vista quanto al tatto
Il riempimento è nella norma.
Costruzione eccellente.
A crudo fieno, stalla e tostato
Umidità relativa 64%, temperatura 15,2C°
Code box URG ENE 11, SLB 50.
ACCENSIONE
Legno e spezie
PRIMO TERCIO
Molto pungente al naso, balsamico e punte di tostato
Il tiraggio è eccellente e la combustione perfetta. La cenere è di colore grigio scura con leggere striature bianche
Nessun sentore di ammoniaca..Fortaleza 3/5
SECONDO TERCIO
Il tostato prende prepotentemente il sopravvento.
Le mucose sono accarezzate da vuluttuose bancate di fumo denso e masticabile, che inebriano il palato quanto l’olfatto.
Tornano alla ribalta sentori di stalla.
La cenere risulta decisamente più tendente al bianco.Fortaleza 3/5
ULTIMO TERCIO
Il balsamico, il legno dolce ed il tostato sono i protagonisti assoluti nel finale di questo splendido petit corona.
Un leggero pizzicorio fa capolino, ma non pregiudica né la fumata né il piacere di arrivare sino a bruciarsi le dita.
Completamente assente qualsivoglia asprezza o fastidio ammoniacale, sapidità e tannicità inesistenti.
Mi accompagna negli ultimi 3 o 4 puff un meraviglioso retrogusto di vaniglia .
Fortaleza 2/5
CONCLUSIONI
In nessun altro sigaro ho potuto notare un tale cambiamento in soli 4 mesi. Tutto inizia già con l’apertura del cabinet, dal quale, a differenza dell’ultima volta ove l’ammoniaca sferzava l’olfatto, ora sale delicatamente un odore splendido di tostato, come nei migliori box con più di 5 anni di invecchiamento. Certo, la tipicità di brand presagisce qualche reminiscenza delle vecchie abitudini nei confronti della tempistica di stoccaggio del ligero… comunque sia questo mareva mi lascia sbalordito per la grande potenzialità di trasformazione dei suoi tabacchi e di cosa ci riserverà nei prossimi due o tre anni. Mi ha lasciato altrettanto sorpreso la fortaleza e la sua evoluzione, dapprima dura , maschia e pregnante …per poi calare e addolcirsi nel miele.
GIUDIZIO: 94/100
sullo stesso box è una variabilità davvero importante, in linea di massima si potrebbe pensare a una sosta abbastanza breve in escaparate prima dell'inscatolamento, e quindi una traduzione , va detto che c'è una variabilità intrinseca in tutti i sigari, che tutti conosciamo, dovuta alla fisiologica differenza fra prodotti realizzati a mano, ma evidenzi sicuramente caratteristiche, come la scomparsa dell'odore ammoniacale, sintomi di una sostanziale differenza generalizzata, dovuta alla fine di una fase fermentativa in scatola.
RispondiEliminaA onor del vero, al di la della rapidità di cambiamento, (4 mesi è davvero impressionante) va detto che questi fenomeni, di solito sono più veloci nei piccoli formati, o meglio nei formati di cepo ridotto, rispetto ai formati più grossi, e va nuovamente sottolineato che il ciclo di abbattimento adottato sia all'origine che, credo, nei magazzini di stoccaggio degli importatori, velocizza nettamente i processi di aging.