Se il tardo Settecento e l'Ottocento sono noti come l'età delle rivoluzioni, gli aficionados li conoscono anche come l'epoca della maggior diffusione dei sigari che, più o meno nella forma in cui noi li conosciamo oggi, furono realizzati in Spagna proprio nei primi anni del XVIII secolo, usando tabacco cubano. Negli anni Novanta, la produzione di sigari si era diffusa anche a nord dei Pirenei, con piccole fabbriche in fase di realizzazione in Francia e Germania. Gli olandesi, inoltre, iniziavano a produrre i loro sigari con tabacco delle loro colonie dell'Estremo Oriente.
Ma, pur se la produzione ed il consumo iniziavano a diffondersi, fumare il sigaro diventò un'abitudine diffusa in Francia e in Gran Bretagna solo dopo la Guerra Peninsulare (1808-1814), al ritorno della quale i veterani inglesi e francesi resero di moda l'abitudine che avevano appreso durante il servizio in Spagna.
La produzione di quelli che venivano detti "Segars" iniziò, in Gran Bretagna,
nel 1820 e nel 1821 una legge del Parlamento già imponeva di definire norme relative alla loro produzione. A causa di una tassa di importazione, inoltre, i sigari stranieri in Inghilterra erano già considerati come un bene di lusso.
Presto ci fu la richiesta di sigari di qualità più elevata in tutta Europa, e i sigari spagnoli furono sostituiti da quelli realizzati a Cuba, che era allora una colonia spagnola e dove la produzione di sigari era iniziata già a metà del Settecento.
Insomma, il sigaro era diventato così popolare tra gentiluomini in Inghilterra e in Francia, che persino i treni europei introdussero carrozze fumatori per accoglierli, e alberghi e club avevano i loro fumoir, sale per fumatori in cui si gustava un sigaro dopo cena,accompagnati da bicchieri di porto o brandy, in una sorta di tradizione che implementava anche la socialità. Questo vero e proprio rituale avrebbe avuto un ulteriore sviluppo nel tardo Ottocento, e fino alla Grande Guerra, grazie al fatto che il principe di Galles, il futuro Edoardo VII, visto in tutta Europa come un leader della moda, era un grande aficionado, con grande disappunto
di sua madre, la regina Vittoria, a cui non piaceva il fumo.
splendido post!!!!
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