Continuiamo il nostro viaggio nel mondo variegato, spesso rumoroso, dei sigari in America. Dopo qualche prima puntata degustativa, oggi affrontiamo brevemente un luogo comune legato al sigaro negli Stati Uniti, ossia l'usanza di fumare sigari in compagnia alla nascita di un bambino, che conosciamo bene da televisione e cinema.
I sigari sono, per gli americani, una
caratteristica comune di
una vasta gamma di
festeggiamenti. Che si
tratti di un matrimonio,
una nascita, un affare di successo, una vittoria o
di sport, infatti, i sigari sono
spesso fumati in compagnia e detti, appunto "celebratory cigars".
L'usanza di regalare sigari per festeggiare, ad esempio, la nascita di un bambino ha avuto la sua origine nella seconda parte del XVIII secolo. I sigari erano abbastanza rari e, dunque, erano una sorta di patrimonio, un bene di lusso di cui fare tesoro,
custodito e nella maggior
parte dei casi altrettanto buoni, se non meglio, del denaro. Così, quando un uomo si appartava a fumare un sigaro, si trattava di un momento di grande soddisfazione, più unico che raro.
Quando i sigari si diffusero in modo più ampio, appunto nel corso del Settecento, furono, quindi, spesso usati come mezzo di scambio. La padrona di casa, ad esempio, utilizzava i sigari del marito come un mezzo di scambio per lo
speziale, il macellaio e
altri servizi.
La nascita di un bambino era, inoltre, considerata un
evento di rilevanza eccezionale a causa del
valore del giovane per il
padre e per la comunità in generale. Nella celebrazione, quelli che
potevano permettersi di
farlo, offrivano sigari ai loro amici per celebrare l'evento. Insomma, il dono di un sigaro ha sempre significato che il donatore condivideva la propria felicità, e il significato intrinseco di questo gesto non è cambiato per gli americani.
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