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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

13 ottobre 2016

Sosteniamo i (bravi) tabaccai !

Il focus di Cigar Blog sono senz'altro i fumatori, i "consumatori finali" del prodotto sigaro, che abbiamo trattato sotto diversi aspetti, incluse diverse considerazioni sui produttori, gli importatori, il monopolio ed il mercato italiano o europeo. Abbiamo anche pubblicato negli anni diversi articoli di presentazione di tabaccherie specializzate, ma non abbiamo mai trattato i tabaccai specializzati in sigari come categoria nel suo complesso.
Nei diversi eventi a cui ho partecipato, mi è capitato di parlare con diversi tabaccai, che sono di fatto  i nostri unici interlocutori diretti di mercato, e mi sono reso conto che il tabaccaio che decide di specializzarsi in sigari, non lo fa certo con una prospettiva di lauti guadagni, ma piuttosto nell'ottica di fornire un servizio più "completo" alla propria clientela, oppure per passione personale verso il mondo del fumo lento.
Diverse sono le ragioni, e diversi sono i modi con cui i tabaccai specializzati in sigari devono essere sostenuti, ed ogni anello della filiera di produzione e commercializzazione del sigaro, incluso il consumatore dovrebbe fare la sua parte in tal senso. Cigarblog ha deciso di farsi portavoce di questa causa, che riteniamo essere fondamentale per il mercato italiano.
Ma prima di capire il "come" dobbiamo cercare di capire il perchè, i bravi tabaccai vadano sostenuti, e i motivi sono essenzialmente due: in primis perchè, come abbiamo detto, il vendere sigari non è di per se
altamente remunerativo, se un rivenditore vi vende una scatola da 100 euro, il suo guadagno lordo è di 10 euro, che probabilmente si ridurranno a 4-5 una volta pagata l'Irpef e le altre imposte cui è soggetto. Inoltre, per avere un buon assortimento di sigari, un negoziante deve investire qualche migliaio, se non decine di migliaia di euro, per dei prodotti che rivenderà in un tempo indeterminato, con un ritorno sull'investimento, tutto sommato modesto. Il tabaccaio potrebbe guadagnare molto di più mettendo due slot machine al posto di una vetrina humidor, e quindi occorre quantomeno rendere al tabaccaio la giusta soddisfazione, e porlo nelle condizioni migliori per vendere un prodotto di qualità. In secundis, perdere un tabaccaio specializzato, nel panorama di mercato italiano, equivale alla fine dei conti ad un danno, tanto per il consumatore, che probabilmente dovrà farsi molti più chilometri per andare a trovare un altra tabaccheria specializzata, che per il produttore/distributore, poichè il nostro mercato non è ricchissimo di rivendite specializzate in sigari.
Come anticipato, ogni "attore" della filiera di commercializzazione del sigaro ha un potenziale ruolo nel migliorare le condizioni di lavoro e di vendita di un bravo tabaccaio, e con una azione sinergica, compresa e condivisa da tutti, si potrebbe migliorare ed espandere il mercato del sigaro in Italia.
In primis, anche se purtroppo sia con uno sguardo alla storia legislativa che all'attuale percezione dei prodotti da fumo, senza distinzione alcuna, è una speranza labile, sarebbe opportuno che la legislazione trattasse in maniera diversa i prodotti di qualità, rispetto a quelli di largo consumo come le sigarette. Non dico che ci dovrebbe essere una vera e propria tassazione separata, ma si dovrebbe quantomeno alleggerire la normativa, concedendo ad esempio la vendita del singolo sigaro di un box, oppure lo sconto sull'acquisto di un'intera scatola, come avviene in altri paesi europei, dove pure vige un prezzo monopolistico. In secondo luogo, con le dovute cautele informatiche per prevenire l'acquisto da parte di minorenni, sarebbe opportuno liberalizzare la vendita online, interna al territorio nazionale, il che non significa consentire l'acquisto indiscriminato, ma permettere ad un tabaccaio che già ha un e-commerce di accessori da fumo, di poter vendere anche i tabacchi, rispettando tutte le regole e le tassazioni del mercato italiano.
In secondo luogo, un ruolo fondamentale spetta anche ai produttori, importatori e distributori, i quali devono mettere il tabaccaio nelle condizioni migliori per vendere un prodotto di eccellenza, come il sigaro. Innanzitutto, per poter consigliare al cliente un prodotto, occorre conoscerlo, sarebbe qundi auspicabile che ai rivenditori specializzati venisse concesso di provare gratuitamente i nuovi prodotti lanciati sul mercato, e non di comprarli a scatola chiusa sulla base dei pareri che si trovano in rete od altrove. Inoltre, un prodotto di eccellenza deve essere "presentato e accompagnato" in una certa maniera, ed è per questo che insieme alle spedizioni di sigari, sarebbe opportuno fornire gratuitamente ai tabaccai i sacchettini con zip ermetica brandizzati, o le shopping bag col logo del produttore o dell'azienda che importa, o ancora, degli accessori gratuiti come ghigliottine o accendini da fornire a chi fa acquisti più importanti. Ovviamente questo si tradurrebbe in costi aggiuntivi di commercializzazione che graverebbero sul guadagno dell'azienda distributrice, ma da un lato il consumatore comprenderebbe anche un lieve aumento di prezzo per coprire tali costi, e dall'altro, nell'ottica di lungo periodo, un ampliamento della rete di vendita giustificherebbe senz'altro un investimento di questo tipo. Inoltre, anche se già è pratica diffusa di tanti distributori, dovrebbe diventare consuetudine per tutti, cambiare i sigari con difetti che vengono rilevati dai rivenditori. Se un tabaccaio vende una scatola da 10 sigari, e uno di questi non tira, si srotola o è crepato, non può rimetterci di tasca sua, perchè si tratta dell'intero guadagno (lordo) per la vendita di quella scatola. Idem per una scatola da 25, dove probabilmente, perdere un sigaro difettato, signifca per il rivenditore perdere il guadagno, stavolta al netto di IRPEF, per quella scatola.
Infine, viene il "nostro" ruolo, quello dei consumatori, che beneficiano dei pochi tabaccai specializzati che si trovano in italia. Ed allora la prima cosa da fare è comprare i sigari in italia dal proprio tabaccaio di fiducia. Ovviamente una parte della passione dell'aficionado consiste nel provare sigari nuovi,  e non possiamo imporci di non comprare, quando ci troviamo all'estero, un sigaro che non troviamo sul mercato italiano, ma dobbiamo evitare di comprare prodotti che si trovano anche in italia, specie se è una questione di risparmio di poche decine di centesimi al pezzo.
Anche noi consumatori dobbiamo imparare a ragionare nell'ottica di lungo periodo. Se oggi in italia troviamo almeno il triplo dei marchi di sigari di qualità che si trovavano 10 anni fa, è grazie al fatto che tante persone hanno creduto e investito in questo settore, e se guardiamo alle poche decine di euro che risparmiamo oggi se compriamo 2-3 scatole all'estero, potremmo ritrovarci un domani a non poter più comprare i sigari dal tabaccaio vicino a casa, ma a dover fare diversi km per trovare un tabaccaio specializzato, o ancora a veder scomparire dal mercato italiano alcuni marchi che ci piacciono.
Quando andate in una tabaccheria specializzata, siate sempre consapevoli di alcuni aspetti: se spendete 100 euro il tabaccaio ne sta incassando 10, perchè 90 li ha anticipati (chissà quanto tempo prima) al momento della levata dal deposito fiscale, su quei 10 euro deve pagare l'IRPEF, la novennale (*vedi sotto) e i versamenti previdenziali, quindi sta portando a casa forse 4-5 euro netti, probabilmente avrà speso tempo per consigliarvi o attendervi nella scelta del prodotto, e se vi regala un accendino, un sacchetto o una ghigliottina, sta limando ulteriormente quei 4-5 euro di guadagno, se vi permette di pagare con carta di credito, sta perdendo un ulteriore 2%... In definitiva, se è un tabaccaio professionale e competente, merita tutto il vostro rispetto, fedeltà come clienti, e gratitudine, perchè non è certo il guadagno a muoverlo nel fornirvi un servizio adeguato.

*la novennale è una tassa che si paga ogni 9 anni, e corrisponde al il 50% degli aggi di lotto e tabacchi, incassati nell'anno precedente, all'atto dell'apertura (o subentro) dell'attività e il 10 o 20% nei successivi versamenti, a seconda delle licenze facendo un calcolo "grezzo", spalmando la tassa sui 9 anni, e aggiungendo un ammortamento di quella iniziale,  possiamo dire che è  almeno un 2% del guadagno lordo del tabaccaio, sul comparto tabacchi. 

1 commento:

  1. Bellissimo articolo.
    Trovare tabaccai di fiducia (per fiducia si intende appassionati e pronti a darti un consiglio e magari a farsi pure 4 chiacchiere) è difficilissimo, ho impiegato anni.
    Io ne ho due solamente dove vado a colpo sicuro (un terzo è in fase di test) e se dovessi perdere questi direi che sono dolori anche perché ormai acquisto solo extra-Cuba

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