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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

22 giugno 2015

Ashton VSG: un caposaldo della qualità del caribe da non dimenticare

Il fumatore di sigaro spesso si lamenta troppo tardi della scomparsa degli ottimi sigari dal mercato, è stato il caso del Tainos di Rey Del Mundo, o della serie Du Connaisseur di Partagàs, dove i dati di mercato erano nettamente sfavorevoli a queste vitolas, e nonostante questo c'è stata una levata di scudi degli aficionados una volta che sono state tolte dalla produzione.
Ma perchè accade questo? probabilmente per il semplice fatto che nella frenesia di sperimentare le novità o nel ricercare fumate "tutto e subito" di tendenza moderna, spesso ci dimentichiamo dei sigari di qualità nei quali ci siamo imbattuti nel nostro percorso fumoso, sicuri del fatto che quando ne avremo voglia li troveremo li, ad attenderci, come sempre, salvo poi accorgerci che a volte non è così.
Un esempio di sigari di cui si parla troppo poco, ma per fortuna ancora ben presenti sul mercato anche se hanno perso
qualche punto  in favore di nuove produzioni caraibiche, è la linea Virgin Sun Grown di Ashton, produzione Dominicana, lanciata nel 1999, che mi ha sempre accompagnato da quando fumo sigari "con senno" e che è stata tra quelle che mi ha portato ad aprirmi al mondo delle fumate al di fuori di cuba, in un epoca in cui la reperibilità di sigari non cubani era di molto inferiore a quella odierna.
Chi fuma da 10-15 anni sicuramente avrà assaggiato almeno una volta un VSG, e si ricorderà di come questa linea, all'epoca dell'assoluto dominio cubano, fosse tra i pochi a giocarsela ad armi pari con i sigari della Isla. Fino a pochi anni fa infatti, la stragrande maggioranza del mercato guardava ai sigari del caribe solo se questi offrivano qualità accettabile a costi più bassi, oppure se offrivano qualità di livello superlativo, anche a scapito di prezzi elevati. Una delle poche eccezioni era, appunto, la linea VSG di Ashton, in grado di restare sul mercato a prezzi simili al vitolario cubano, offrendo una qualità ed un carattere peculiari, che non tendevano ad imitare cuba, ma ad affermare un gusto nuovo, tipico e fuori dal comune per l'epoca. Di sicuro l'investimento per produrre capas di qualità al di fuori di Cuba (varietà Sumatra coltivata in Ecuador in zone pedemontane), in un periodo in cui era difficilissimo farlo, ha pagato in termini di marketing, ma di sicuro non è solo questa la chiave di successo di questa linea che ad oggi è una delle più premiate al mondo, spesso in top 25 nei rating di riferimento in USA e in Europa.
Oggi volutamente non mi  dilungo sui tecnicismi e le minuziose descrizioni organolettiche, ma semplicemente "ringrazio" a modo mio un marchio che mi ha accompagnato, posso dire da sempre, e che "è sempre li" quando ho voglia di una fumata corposa, con ottime note terrose, di frutta secca e speziate, toni dolci e cremosi, ed eccellente costruzione, equilibrio e persistenza. Sperando di aver riportato alla mente degli aficionados i ricordi di belle fumate, e di aver suscitato la curiosità di provare i VSG, per chi ancora non li ha fumati, mi accingo ad accendermi un ottimo belicoso, dedicando il primo "puff" a questo caposaldo della qualità caraibica!

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