Qualche mese fa vi abbiamo parlato dell'uscita di questi sigari, prodotti nelle manifatture di Cava de' Tirreni con tabacchi nazionali provenienti da specifiche zone di coltivazione, allo scopo di esaltare le caratteristiche aromatiche e gustative peculiari del Kentucky coltivato nella nostra penisola. Oggi siamo in grado di offrirvi una recensione completa di questa linea di produzione.
TOSCANELLO SCELTO VENETO:
Abbastanza gradevole all'aspetto anche se i sigari nella scatola sono abbastanza variabili per colore, a tratti simile a un sigaro caraibico. Compare infatti una nota di fieno, percettibile in alcuni caraibici, soprattutto se giovani, che difficilmente si riscontra nei sigari toscani, le note tipiche legnose del toscano, in questo sigaro fanno da sfondo, lasciando spazio a sentori leggermente speziati e di frutta a guscio. al gusto si presenta abbastanza delicato con poche note amare, una buona dolcezza e accenni di sapidità ed acidità, non importanti ma che favoriscono la salivazione. Anche la forza nicotinica non è tipica del toscano, ma medio-leggera, ed è grazie a questo che si percepiscono le note olfattive più delicate, generalmente coperte nei toscani di gusto più intenso. La combustione è regolare, l'unica nota negativa è la comparsa, verso metà fumata di un tono vagamente tannico che riduce la salivazione, che pure è favorita dal gusto del sigaro, e rende un po' meno percettibili i sapori, già lievi, di questo toscanello.
TOSCANELLO SCELTO VALDICHIANA:
Decisamente gradevole a crudo, con fasce un po' più scure e più lucide rispetto al resto della gamma, con aromi a crudo di media intensità, molto caratteristici della famiglia dei toscani. In fumata la combustione è abbastanza regolare, seppure con qualche minima correzione necessaria sulle venature, gli aromi sprigionati sono decisamente legnosi e vagamente speziati, sul finale compare una nota di tostatura. A differenza delle aspettative a crudo però, il carattere del toscano "verace" non si manifesta appieno in fumata, soprattutto in termini di forza, pur essendo più forte di altri sigari della gamma infatti, si attesta su un livello di forza medio. Al gusto compaiono note più tipiche, con un amaro di fondo non sgradevole, equilibrato da note dolci lungo tutta la fumata, compare in maniera abbastanza decisa anche la sapidità. Persistenza media, e un tono di cuoio che compare più in post fumata che a sigaro acceso, accompagnando gradevolmente il palato per un paio d'ore.
TOSCANELLO SCELTO VALTIBERINA:
Per i toscanofili convinti sicuramente questo è il sigaro che maggiormente soddisfa il palato, si tratta infatti del sigaro più forte della gamma, un corpo nicotinico che sicuramente si può definire medio-alto. A differenza degli altri sigari, in diversi esemplari fumati si sono riscontrati problemi di combustione, teniamo però a ricordare che, nei toscani, problemi di questo tipo sono abbastanza normali, visto che il tabaccho kentucky è per sua natura ricco di venature che inevitabilmente modificano la progressione del braciere. I sentori a crudo rivelano note di legno associate a quelle di terriccio e stalla, che lasciano intuire una fermentazione terminata da poco (o ripresa leggermente in scatola per via di una maggiore umidità). Le note gustative sono decisamente "da toscano" con amaro e sapido che dominano il palato. A livello aromatico compaiono toni legnosi e terrosi e a fine fumata cuoio e cacao. Nonostante il carattere abbastanza deciso la persistenza non è delle più lunghe, ma tutto sommato il sigaro è probabilmente tra i migliori di questa gamma.
TOSCANELLO SCELTO LAZIO:
Ancora carattere toscano, sebbene più "mild" rispetto al Valtiberina, gli aromi a crudo infatti ricalcano sostanzialmente quelli del sigaro precedentemente descritto (legno e stalla), pur essendo più lievi come intensità. Anche nel gusto si riscontrano ancora i sentori tipici del toscano con la sapidità e l'amaro che prevalgono, seppur in maniera meno importante rispetto al Valtiberina; questa minore intensità gustativa lascia però spazio a sapori di sfondo vagamente dolci che nel sigaro precedente restavano probabilmente coperti dal maggior corpo. La forza nicotinica è di media intensità, e lascia percepire una discreta paletta aromatica con note di legno, frutta a guscio e spezie, sostituite da note tostate sul finale.
TOSCANELLO SCELTO CAMPANIA:
Se il Soldati viene definito il meno toscano tra i toscani, questo sigaro, condividendo con la produzione del Soldati il territorio di coltivazione, lascia presagire una fumata meno corposa e più aromatica rispetto alla media dei sigari appena descritti. Infatti già gli aromi a crudo rivelano un'intensità aromatica più lieve, con sentori erbacei e una nota a metà tra il balsamico e il liquoroso, sempre di media intensità. Anche in fumata le aspettative vengono confermate da un corpo nicotinico più leggero rispetto agli altri sigari qui descritti. La minor forza si traduce anche in una accentuata riduzione dell'aspetto amaricante della nicotina, ed infatti l'amaro è appena accennato, gli stimoli gustativi sono infatti più verso la sapidità con qualche nota dolce. A livello aromatico non siamo però al pari del Soldati, che ad avviso di chi vi scrive, spicca particolarmente in tal senso, la paletta aromatica infatti lascia un sentore di legno che definirei "di segheria" (forse a metà tra il legno e il cartone), qualche nota di pepe sul finale, e poche altre note di lieve intensità, comparse qua e la lungo la fumata.
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