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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

25 maggio 2016

Cosa si richiede ad un sigaro economico? Il decalogo di cigar blog

Come dice sempre l'ottimo Douglas Mortimer, che collabora anche con il nostro blog, nei suoi video sul canale Il Sigaro Italiano: "fumate poco ma fumate bene". Questo è un concetto abbastanza chiaro ad una fetta di consumatori, che bene o male sono aficionados di lungo corso, o anche fumatori da meno tempo, ma abituati ad adottare un apprccio simile su altri prodotti legati al gusto, come i vini.
Tuttavia, occorre fare i conti con la realtà, tutti noi siamo stati neofiti, e siamo partiti allo sbaraglio senza troppo criterio, provando a fumare quello che si trovava in tabaccheria, senza avere ben chiaro il concetto di qualità.
La fase esplorativa, che invero non dovrebbe mai scomparire nemmeno in un aficionado, è quindi un passaggio naturale del neofita, che spesso si rivolge anche alla fascia più economica del mercato, non sentendosi ancora pronto ad affrontare un "investimento" più importante, per un qualcosa che non conosce e non sa se gli potrà piacere o meno. Abbiamo preparato quindi un decalogo, che può diventare una sorta di vademecum per i neofiti, ma anche per chi,
per ragioni economiche, non può spendere grosse cifre in sigari, o per chi ama dedicarsi fumate più importanti, ma cerca un sigaro disimpegnativo, non troppo dispendioso, da fumare anche durante altre attività.

1- definiamo l'economicità di un sigaro: abbiamo diverse categorie di prodotto, con diverse caratteristiche intrinseche che influenzano il prezzo. Restringendo il campo ai prodotti che danno un livello minimo di qualità accettabile, possiamo individuare 4 categorie di massima: Sigari italiani fatti a mano ed a macchina, e sigari caraibici tripa larga (ripieni di foglie intere) o tripa corta. Nelle rispettive categorie possiamo aspettarci livelli di prezzo minimi abbastanza differenziati, che vanno dai 60-70 cents per un sigaro italiano fatto a macchina ammezzato fino ai 3-4 euro per un sigaro tripa larga di tipo caraibico di medio formato. Parliamo ovviamente di prezzi minimi per una qualità accettabile, ma possiamo avere sigari comunque di fascia economica fino ai 5-6 euro al pezzo per i caraibici di medio formato.

2- il sigaro non deve avere difetti: ancora prima di parlare di qualità e di peculiarità del prodotto, il sigaro, benchè economico, non deve avere difetti evidenti, nè di meccanica (combustione e tiraggio) nè organolettici (come sbilanciamenti gusto-olfattivo, punte di amaro o acidità spiccata).

3- il sigaro deve avere un "solido" equilibrio: spesso il sigaro economico, come abbiamo anticipato, viene fumato distrattamente, e spesso da neofiti, oltre ad un buon equilibrio organolettico si richiede quindi una buona resistenza dello stesso. Il sigaro non deve sbilanciarsi nemmeno se fumato troppo velocemente o se lasciato spegnere per qualche minuto (al netto ovviamente dei primissimi puff dopo la riaccensione nel secondo caso).

4- il sigaro deve soddisfare il nostro palato: come abbiamo detto esiste una vasta scelta di prodotti entry level, con caratteristiche diverse, non possiamo pretendere da sigari di fascia bassa un livello di complessità eccezionale, ma se non possiamo ricercare un alto numero di aromi percepiti, abbiamo senz'altro la possibilità di trovare un prodotto che richiami gli aromi ed i sapori chiave che soddisfano il nostro palato.

5- cerchiamo la nitidezza, ancor prima che l'evoluzione: abbiamo detto che principalmente questa fascia di mercato è dedicata ai neofiti e alle fumate estemporanee. Spesso si tratta di sigari di formato medio o piccolo, che vengono fumati da chi ha poca esperienza o da amatori che vogliono fumare meno attentamente del solito. E' quindi piuttosto inutile ricercare sigari con evoluzione spinta, poichè probabilmente sarà una caratteristica a cui non presteremo attenzione. E' invece importante cercare la nitidezza degli aromi e dei sapori, ricollegandoci a quanto detto nel punto precedente, cerchiamo sigari che soddisfino il nostro palato, e assicuriamoci che queste caratteristiche siano nitide, senza doverci concentrare troppo sulla fumata per ritrovarle.

6- Non cerchiamo surrogati all'interno di un marchio: questo discorso vale più per i fumatori di media esperienza, che già hanno sperimentato fasce più alte di qualità e di prezzo. Molte marche producono sigari in diverse fasce di mercato, dal fatto a macchina entry level fino al fatto a mano di alta gamma per i sigari italiani, e dai bunldes fino ai sigari ultra premium per i caraibici. Uno dei fraintendimenti più frequenti è acquistare la linea economica di un certo marchio aspettandosi una similitudine con le linee superiori. Nulla di più sbagliato! Chi produce sigari di qualità, utilizza il tabacco migliore per le miscele, ed ha pertanto parecchia materia prima scartata, perchè di qualità più bassa, che finisce nelle linee più economiche. inoltre, per "costruire" una miscela di alta qualità nei sigari di punta, le diverse foglie usate in liga vengono proporzionate ad hoc, e le eccedenze sono quindi più o meno importanti per i diversi tipi di foglia. E' quindi frequente che ci siano sigari di un determinato marchio, non solo fatti con tabacchi meno pregiati, ma anche con proporzioni di miscela tali per cui il prodotto risulti totalmente diverso dal core brand.

7- Non facciamo confronti con l'alta gamma (anche extra-marchio): Per le ragioni parzialmente spiegate sopra, non possiamo aspettarci da un sigaro economico, le stesse "prestazioni" di un sigaro che costa il triplo, il quadruplo, o a volte anche dieci volte tanto. Si tratta di prodotti per forza di cose intrinsecamente differenti, per qualità dei tabacchi utilizzati, per blend, per invecchiamenti delle foglie, etc. Un sigaro va valutato nel suo complesso, così come un vino. Possiamo bere ottimi prodotti su una fascia di prezzo che va tra gli 8 e i 15 euro a bottiglia, ma non possiamo aspettarci una riserva di Barolo di Conterno, ne una riserva di Brunello di Biondi Santi. Lo stesso vale per il mondo del sigaro.

8- Ragionate in termini di rapporto qualità/prezzo (ma non esagerate): se imparate a valutare oggettivamente un prodotto, e a calcolare il rapporto Q/P in maniera obiettiva, vi accoregerete che diversi sigari economici battono la stragrande maggioranza dei sigari di media-alta gamma, in virtù del prezzo basso. Il rapporto qualità prezzo è semplicemente il vostro grado di soddisfazione diviso per il prezzo pagato per raggiungerlo, se il sigaro soddisfa i punti precedenti, avrete fumato per lo meno decentemente ad un prezzo veramente basso. Ma se bastasse questo, tutti fumerebbero sigari economici. Interviene quindi un altro fattore, che è la propensione personale a spendere per un certo grado di soddisfazione in più. Dipende dalla disponibilità economica individuale, dalla capacità di apprezzare la qualità più alta, e da come uno intende il fumo lento, c'è chi preferisce fumare un sigaro al giorno dai 2 ai 5 euro e chi si regala una fumata alla settimana, ma da 20-30 euro, con tutte le vie di mezzo del caso.

9- Non siate "puntigliosi" sull'estetica: si tratta pur sempre di un prodotto economico, i difetti costruttivi visivi, ma irrilevanti sulla fumata, così come la capa  non uniforme, che però fa il suo dovere in termini organolettici, sono "peccati veniali" per i sigari economici. Senza contare che, soprattutto nel sigaro caraibico, come anticipato, spesso i blend derivano da eccedenze di altre linee produttive, e quindi vanno "corretti" magari con l'utilizzo di una fascia visivamente non fantastica ma che conferisce carattere al prodotto. Ricordiamoci che la foglia da fascia è sempre la più cara, e spesso da sola costa addirittura di più di tutto il ripieno. E' assolutamente comprensibile quindi, come su sigari di primo prezzo la qualità di questa foglia non possa essere da top di gamma.

10- Non fossilizzatevi su un prodotto: Abbiamo in più occasioni ribadito l'importanza di variare le fumate, altrimenti il palato si abitua ad una gamma organolettica monotona. Questo vale ancor di più per i sigari economici, sia perchè il rischio di bloccare il proprio palato è più accentuato in fase neofita, ma anche perchè come abbiamo visto, questi prodotti possono offrire fumate abbastanza nitide ma con ridotta complessità (varietà) aromatica. Il rischio è quindi quello di assuefare il nostro gusto su una gamma estremamente ristretta di sapori ed aromi. 

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