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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

31 maggio 2012

Sigari in accademia: la coppia perfetta

Uno spunto di riflessione sul sigaro viene offerto, a chi oggi vi scrive questo editoriale, dalla propria professione di ricercatore universitario e, ahimè, precario. Mentre fumavamo il nostro classico toscanello durante il lavoro di ricerca a casa, ci siamo accorti che l'ostracismo sempre più pesante nei confronti dei fumatori ha fatto dimenticare a molti studenti la classica immagine del docente universitario "armato" di sigaro durante esami e orari di ricevimento di studenti e laureandi. In effetti, il sigaro, anche in Italia, è sempre stato associato agli intellettuali di rilievo dell'accademia. Un nome per tutti, Umberto Eco, docente, tra l'altro, di semiotica. Naturalmente, mentre oggi per coloro che lavorano nelle sacre sale di istruzione superiore non possono nemmeno pensare di tirar fuori un sigaro, la popolarità di puros e toscani (questi ultimi molto apprezzati dai professori nostrani)continua ad essere accettata come si accettano il tocco, la toga e la ricerca come "armi d'ordinanza" degli accademici.
Quindi, cos'è legato al sigaro che lo rende tanto seducente per coloro che lavorano nelle università, quegli stessi bastioni di intellettualismo dove ormai gli edifici sono ornati con segnali di Smoke-Free? La risposta, molto semplicemente, è la cultura. Per un fumatore di sigaro, la cultura significa l'ambiente in cui si assapora una buona fumata. Per coloro che vivono e lavorano nei campus universitari, la cultura significa scoperta intellettuale, ricerca di ispirazione e filosofia della ricerca. In altre parole, la capacità di riflettere, ponderare e ottenere informazioni. Cosa c'è di meglio di un ambiente simile per fumare un sigaro.... e quale miglior persona per accostarsi a questi habitus intellettuali rispetto a un professore universitario... Aristotele diceva che senza il tempo libero non si può avere la filosofia,e, dopotutto, i sigari sono l'esperienza di una differenza qualitativa nella vita. L'ispirazione, come fa a trovarsi nei sigari? La nostra citazione di Aristotele accenna alla risposta - tempo libero e cultura aiutano molto.
Basti pensare a quando si fuma un sigaro. E questo va di pari passo con la riflessione su altre cose. La cultura accademica è abbastanza ospitale nei confronti dei sigari. In un certo senso, molti, compreso chi scrive, sono probabilmente più intellettualmente vicini ai colleghi fumatori di sigaro rispetto a coloro che sono specialisti nel proprio campo. Oppure, riassumendolo bene per i "profani", si potrebbe dire, "È una specie di: accendiamo e vediamo di cosa sei fatto". Come vedete, amici lettori, l'ispirazione alla ricerca e il fumare sigari vanno quasi di pari passo. Si tratta di accendere, meditare e...assaporare, così come si rimugina sui dati acquisiti che vanno elaborati. La differenza tra un ricercatore di razza e un semplice erudito si potrebbe riassumere nella differenza tra un sigaro ed una sigaretta, sempre restando in questi termini. E, nonostante i tempi, nonostante la crisi, nonostante il divieto di fumo, noi ricercatori persistiamo nel nostro pervicace, voluttuoso, "vizio"... Buon fumo e buon lavoro!

3 commenti:

  1. Condivido la bellissima proporzione "ricercatore di razza sta ad erudito come sigaro sta a sigaretta"...e condivido anche la sorte di ricercatore precario e fumatore (forse la prima condivisione non è che conseguenza di quest'ultima). Davvero un bel post :-)

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