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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

16 gennaio 2013

Fumiamo insieme: Paradiso Supremos



Cari lettori, parliamo oggi di una marca ancora sconosciuta sul mercato Italiano, benchè costituita appositamente per il mercato Europeo, e solo successivamente approdata in USA, con ligade differenti. Si  tratta di “Paradiso”, brand ottenuto con tabacchi 100% nicaraguensi, prodotto nelle manifatture di Pepin Garcia, in accordo tra lo stesso gruppo Garcia e Ashton; nasce come versione europea del marchio San Cristobal de la Habana statunitense, che non può ovviamente essere commercializzato con lo stesso nome fuori dagli USA, in quanto in tutti gli altri paesi è Habanos a detenere questo marchio.
Esistono altre esperienze simili già sperimentate con successo in passato, ricordiamo ad esempio i sigari El Credito, che sono esattamente gli stessi come formati e liga, dei San Cristobal de la Habana commercializzati in USA, dove pure esiste il marchio El Credito, ma con formati e blend diversi rispetto a quelli che si trovano nel resto del mondo.
Ma torniamo al sigaro, che nella fattispecie era un Supremos (Toro 152x50); se la valutazione si fosse fermata all’analisi a crudo il punteggio avrebbe sicuramente rasentato i 100/100, una bellissima capa, che ricordava molto da vicino le linee di punta di Don Pepìn, per regolarità, luminosità e consistenza tattile, e quelle di Ashton VSG ed ESG per colore, avvolgeva il sigaro senza imperfezioni, e già rivelava quella che poi sarebbe stata un’ottima costruzione, confermata dall’analisi dinamica della fumata.
Ottimo gli aromi a crudo, intensissimi, con ampie note legnose e di cuoio, nettamente percettibili, associate a diversi toni secondari di spezie, caffè e fieno. Una partenza sicuramente importante, con forza ben presente fin dall’inizio, aromi fini e complessità elevata, con aromi di cuoio e legno dominanti sin dai primi puff, toni di terra e spezie a completare la paletta organolettica, e sentori accennati di fieno in fase iniziale che sono poi stati sostituiti da caffè sul finale. Una tendenza amarognola in ingresso si è poi attenuata lasciando posto a note più dolci, con una sapidità di fondo sempre presente, il piccante del primo tercio è poi scomparso sul finale lasciando posto a una sensazione vagamente dry. La forza si è mantenuta su livelli medio alti per tutto il corso della fumata. In definitiva un sigaro dalla buona complessità ed equilibrio, discretamente fine. Evoluzione e persistenza si sono attestati su livelli medi. Il punteggio finale è stato di 72/100, forse leggermente inflazionato (potrebbe mediamente attestarsi su un 75) dalle maggiori aspettative che l’analisi a crudo lasciava immaginare. In relazione al formato, il rapporto qualità/prezzo è più che accettabile (9 euro circa sul mercato svizzero).

2 commenti:

  1. Non potrei fare una descrizione migliore :)
    Cmq concordo, a crudo era da 100 e anke a livello estetico era bellissimo...anilla da pappone color oro e coloratissima!
    Peccato ke cn la combustione ha perso tanto...magari al posto di fumarlo la prossima volta ci facciamo un the! :)

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  2. ahahah anilla da pappone è una definizione che rende l'idea :D

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