Il web e le riviste specializzate ci offrono ogni giorno decine, se non centinaia di valutazioni di prodotti, con tanto di rating, punteggi, classifiche e quant'altro, e anche il mondo dei sigari non fa eccezione. Il neofita, ma anche l'appassionato che cerca di esplorare nuovi orizzonti, non sempre trova facile districarsi nel ginepraio di opinioni, a volte contrastanti, che si trovano nei vari canali di informazione sui sigari.
Al netto delle influenze commerciali, su cui più volte sono stati sollevati dubbi, anche rispetto a testate di riferimento mondiale sul mondo dei puros come Cigar Aficionado, o Cigar Journal, spesso ci troviamo di fronte a una descrizione, o ad un rating, senza sapere quale sia il metro di giudizio ne il grado di oggettività che i vari recensori o appassionati ci propongono. Normale, dicono in molti, trovare giudizi contrastanti quando si parla di gusti personali; nulla di più falso, è la risposta di chi vi scrive. Pongo in evidenza che sia fare una recensione che esprimere un'opinione su un prodotto è perfettamente legittimo, e non c'è nulla di male ne nel descrivere oggettivamente un prodotto, ne nell'esprimere il proprio parere in relazione ai gusti personali, sta però nel lettore/appassionato cercare di capire se quello che sta leggendo è una valutazione oggettiva oppure l'espressione soggettiva di un gusto personale, fermo restando che anche la seconda ipotesi, se i gusti personali coincidono esattamente, può essere un'ottima fornte di informazione e di orientamento all'acquisto. Premetto anche che sia la valutazione oggettiva che soggettiva sono correlate alla percezione personale di chi degusta il sigaro che può essere più o meno spiccata, ma mentre la recensione di un prodotto mette da parte quelli che sono i gusti personali, l'opinione può essere molto influenzata dalla predisposizione individuale ad apprezzare certi tipi di aromi piuttosto che altri.
La valutazione oggettiva di un sigaro infatti, non assegna punteggio alla tipologia di aromi e sapori percepiti, salvo che questi non siano sintomi palesi di difetti del sigaro (e.g. tannicità eccessiva o amaro accentuato e persistente), un fumatore ad esempio può apprezzare di più un aroma terroso e speziato, associato a note dolci e piccanti, mentre un altro può prediligere aromi di cuoio e tostati, associati a toni amaricanti e sapidi; sul piano soggettivo nessuno può giudicare quale delle due tipologie sia migliore. Quello che invece è valutabile in maniera oggettiva sono le caratteristiche strutturali, se volete "quantitative", del complesso organolettico, come ad esempio l'equilibrio (ovvero il bilanciamento tra i diversi aromi e sapori, e la forza nicotinica), la finezza (il grado di nitidezza con cui percepiamo le sensazioni), la complessità (il numero di sensazioni diverse che percepiamo), l'evoluzione (il grado di cambiamento organolettico durante il corso della fumata) e la persistenza (la durata delle sensazioni organolettiche dopo il singolo puff e in post fumata). Esistono poi caratteristiche non strettamente legate al gusto che rientrano nell'assegnazione di un punteggio e di un giudizio oggettivo, come laqualità costruttiva, soprattutto legata alla dinamica di combustione, ed infine una valutazione, ove possibile, della costanza produttiva, del prezzo e delle potenzialità generali del sigaro.
Cigar Blog ha un suo approccio specifico nelle recensioni, e mette a disposizione dei suoi lettori le informazionie gli strumenti necessari per comprendere cosa ci sia alla base delle valutazioni che si trovano sulle nostre pagine, per chi intendesse approfondire, di seguito trovate i link della nostra scheda di degustazione, con alcune note esplicative, ed anche una descrizione del nostro metro di giudizio nell'assegnazione dei punteggi.
io parto dal fatto che mi piacerebbe provare ogni cosa poi sicuramente persone più competenti di me possono aiutarmi.
RispondiEliminaSiamo nell'era dell'informazione a 360°, quando sono alla ricerca di informazioni su sigari o whisky non mi fermo ad una recensione ma passo in rassegna diversi siti/blog e ne faccio una summa.
Esempio: il vegafina (terribile!!!) che hai recensito se cerchi in giro sono pochissimi, ma proprio pochi quelli che l'hanno ritenuto un sigaro "decente", questo protrebbe aiutare nella scelta, o meglio, indirizzare un possibile acquirente magari su altri prodotti.
Insomma, per farla breve, serve il solito e trascurato buon senso nel capire che anche il recensore ha un suo gusto e noi dobbiamo trarre solo le informazioni "tecniche".
Va fa sè che se fa schifo fa schiofo eh! :D