
Nelle poche esperienze precedenti, infatti, si trattava per lo più di set di differenti pipe con diversi diametri, o di veri e propri interi fornelli intercambiabili, ad incastro nel corpo principale della pipa.
Come per la Job Pipe per sigaro caraibico anche in questo caso faremo una analisi oggettiva del prodotto, senza lusinghe e senza preconcetti, consci del fatto che certi "puristi" storcono il naso a priori, ma l'approccio di questo blog è sempre stato quello di analizzare i prodotti secondo il loro scopo e per le caratteristiche per cui vengono proposti, ricordando che la tradizione è necessaria, ma l'innovazione è altrettanto indispensabile.
Per prima cosa, analizziamo le caratteristiche della "Anilla": è una pipa costruita secondo il concetto della Calabash, con camera di espansione per il fumo, che punta quindi ad un maggiore raffreddamento, rispetto alla Job pipe già prodotta per il sigaro toscano.
Si tratta di una pipa, tutto sommato molto leggera considerando il suo uso e il modo in cui è costruita, pesa infatti soltanto 20 grammi, ed ha 5 teste intercambiabili, con diversi diametri, che permettono di alloggiare sigari di diversi ring gauge. la parte che resta all'esterno della pipa è in ciliegio, così come il fornello della pipa stessa, mentre l'anello di tenuta vero e proprio, è in polimero (non dichiarato dal produttore) abbastanza plastico come consistenza, e che quindi assicura una buona tenuta sul sigaro. Un ulteriore "testa" è invece costituita dallo scudetto in ciliegio, e presenta al centro un puncher in ottone con cui forare i sigari prima di accenderli. il cannelo in pyrex e il bocchino in metacrilato, disponibile in diversi