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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

18 dicembre 2013

CA: i migliori 10 puros del 2013 tra sorprese e new entries.

La notizia è rimbalzata rapidamente sui vari blog fumosi del mondo, suscitando le più disparate reazioni, ebbene si: in top 10 ci sono ben 2 habanos (cosa non nuova per le classifice di Cigar Aficionado) tra cui un Montecristo no.2 e un Cohiba Behike, quello che stupisce un po' di più è che si trovino rispettivamente al primo e quinto posto. Esatto, avete capito, la prima anomalia è che un "normalissimo" monte 2 in produzione regolare ha superato il tanto blasonato Behike!! Non ci stupiamo invece di come, ad esempio, siano scomparse alcune marche e si sia dato rilievo agli habanos (viste le critiche che CA ha ricevuto in passato, sul favorire di più o di meno i sigari in base alle pagine di pubblicità comprate dai diversi gruppi, ovviamente CA non pubblicizza habanos a causa dell'embargo negli USA).
Ci stupisce invece solo relativamente la conquista del primo posto da parte di un habano, poichè questo dato va intepretato con una certa chiave di lettura, entrambi gli habanos sono infatti provenienti dal mercato britannico, e come sappiamo la qualità dell'EMS non è certamente paragonabile a quella media reperibile nel resto del mondo, e notiamo come per comprare QUEL montecristo siano stati spesi quasi 30 euro!!
New entry al secondo posto: Aging Room Quattro F55 Concerto, sigaro dominicano della tabacalera la palma, prodotto interamente con tabacchi dominicani ad esclusione della capa, di origine indonesiana. Non avendo esperienza specifica su questo sigaro non ci esprimiamo, limitandoci a notare una nutrita presenza dominicana in tutta la top 10.
Terzo posto per la nuova linea Nicaragua di Davidoff, nella fattispecie col formato Toro, sigaro puro nicaraguense, rollato in R. Dominicana, testato di recente da chi vi scrive, in unico esemplare. Il mio giudizio, basandosi su una fumata sola non può considerarsi esauriente, la prima impressione è stata di un a linea di puros di alta qualità, che ben si colloca tra i migliori nicaraguensi, ma che non raggiunge l'assoluto top qualitativo espresso dal potenziale di quel paese, quindi il terzo posto assoluto sembra altamente sovrastimato.
Un habituè della top 10 al quarto posto, Padròn con la sua linea 1964, in versione maduro (il Diplomatico per l'esattezza). Ci troviamo abbastanza d'accordo con questa valutazione, occorrerebbe piuttosto capire se effettivamente questo sigaro si sarebbe trovato, nel ranking, sotto al Monte 2, nell'ipotesi che quest'ultimo fosse stato acquistato da un tabaccaio medio del resto d'europa, piuttosto che nel Regno Unito.
Quinto posto per Cohiba Behike, anche in questo caso pochi commenti, ragioniamo solo sul fatto che quello che habanos considera il top gamma per le produzioni regolari, sia qui ben 4 posti più in basso rispetto ad un sigaro di larghissima diffusione come il Montecristo n.2, e francamente, conoscendo bene entrambi i prodotti, pare strano anche a noi.
Sesto posto per un altro Habituè della top 10, Fuente con la piramide della linea Don Carlos. Anche qui non abbiamo grossi commenti, salvo il fatto che chi vi scrive resta sempre un po' perplesso vedendo una top 10 senza la linea OpusX di Fuente, ma questo è dettato probabilmente dal mio gusto personale.
Settimo posto per il Buenaventura BV560, un sigaro prodotto dalla Curivari Cigars Int., gruppo di origine europea, rollato in Nicaragua con tabacco 100% autoctono. Ottavo si piazza invece un sigaro del gruppo Drew Estate, il Piramide Fino di Herrera Estelì, rollato in nicaragua con tabacchi locali, e capa ecuadoregna.
Degno di nota il nono posto, con l'ingresso (aggiungo finalmente) di Gurkha nella top 10 di CA, questo marchio con sede in Repubblica Dominicana, ha saputo già da diversi anni valorizzare in maniera eccellente il blending orizzontale, anche il sigaro in questione (125th anniversary XO), fa ampio ricorso al blending, con tabacchi di ben 4 paesi diversi. Non conosciamo la liga specifica, ma conoscendo Gurkha come brand non ci stupiamo del suo ingresso in top 10.
And last but not least, l'ashton Virgin Sun Grown, molto ben quotato in passato, poi passato nel dimenticatoio per qualche anno, ritorna ai fasti di un tempo grazie alla joint venture con le manifatture Fuente, in cui oggi è prodotto. 





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