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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

20 giugno 2017

Brebbia Riserva Speciale, speriamo non edizione unica!

Da qualche settimana è sul mercato la Riserva Speciale marcata Brebbia, sigaro fatto da CTS, a macchina, per il 70esimo anniversario di della manifattura di pipe del Varesotto. Si tratta, pertanto di una edizione limitata, tuttavia dopo averne fumati diversi esemplari, credo che sarebbe un peccato non proporre in edizione continuativa un prodotto del genere. Ovviamente non vogliamo ne possiamo imporre a Brebbia di continuare questa produzione, ne come riserva, ne come prodotto regolare, ma è altrettanto vero che un fatto a macchina di questo tipo è ciò che manca a CTS per completare una gamma di base, che copra anche nel fatto a macchina i gusti del fumatore più esigente, e soprattutto del fumatore di kentucky più verace.
A differenza dello stortignaccolo, infatti, si tratta di un sigaro corposo, tipico del Kentucky d'altri tempi. A crudo si avvertono nitidamente i sentori basilari di Legno e Cuoio, affiancati da una lieve ma ampia speziatura. Il sigaro si presenta regolare, panciuto e con la fascia ben tesa, quasi tutti hanno una estremità più rastremata, che normalmente scelgo come lato di accensione.
Va premesso che come tutti i prodotti CTS e Amazon, il sigaro ha il suo optimum di fruizione conservandolo a umidità di circa il 55%.
Come di consueto, CTS ci ha abituato alla genuinità e alla "pulizia" degli aromi riscontrati, con una finezza (i.e. grado di nitidezza) aromatica ed una intensità importante. Registro organolettico che per altro, si protrae anche in fumata.
Alla prova del fuoco il sigaro è coerente con le aspettative a crudo, esprime infatti un gusto intenso e di immediata comprensione. Il registro gustativo è dominato
dall'amaro (quello dell'antico di alcuni anni fa, per i fumatori di lungo corso), non sgradevole, poichè bilanciato dagli altri 3 sapori primari, che si avvicendano in supporto alla fumata, che non risulta mai asciutta grazie alla completa stimolazione della lingua.
Anche gli aromi a crudo sono confermati in fumata, con il cuoio e il legno che si sentono nitidamente anche al retronaso. La speziatura diventa meno complessa, forse dominata dai toni legnosi più nobili, lasciando trasparire solo note pepate a tratti.
Da metà fumata in poi si manifestano note di cacao e caffè tostato, che intensificano la sensazione complessiva, sul finale compare una intensa nota di goudron che spinge la ricettività delle papille olfattive, oramai sazie, a captare le ultime, intense note aromatiche del prodotto.
La combustione è tutto sommato regolare, con leggere correzioni necessarie sulla venatura principale, laddove presente, ma che possiamo definire fisiologiche per un Kentucky.
La cenere è grigio acciaio, abbastanza compatta considerando che si tratta di un machine made, forse grazie anche al buon riempimento, regolare, e alla corretta stesura della fascia.
Lo stortignaccolo rende quasi meglio ammezzato che intero, mentre il Brebbia è più versatile in tal senso, poichè risulta godibile sia ammezzato che alla maremmana.
In definitiva il prodotto è pienamente promosso, e auspichiamo di vedere in produzione regolare un sigaro CTS con registro organolettico simile, magari ad un prezzo che sia una via di mezzo tra lo stortignaccolo e il Riserva attuale, nel caso di un passaggio in meno nella catena distributiva. 

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