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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

28 ottobre 2016

Sigari dei paesi minori: Costarica

Pochi sanno che il Costarica è stato per molti esuli cubani il primo approdo prima di iniziare a produrre in altri paesi, oggi più famosi nel panorama mondiale, Lo stato ha quindi sviluppato da diversi decenni il know how necessario nella produzione di tabacco e di puros.
Esistono marchi di altissimo livello come "el septimo" prodotti in costarica, ma che utilizzano quasi esclusivamente tabacchi di importazione, e che quindi non possono essere considerati rappresentativi del paese.
Il paese produce capas di qualità per sigari scuri, assimilabili per texture a quelle San Andres messicane, e ad alcune capas brasiliane di Arapiraca, anche se l'intensità organolettica è leggermente più bassa, a favore di una maggiore complessità. La zona maggiormente vocata alla produzione di tabacco e di sigari è quella tra San Josè (la capitale) e la Costa Pacifica.  Come noto abbiamo da poco anche in italia un nuovo marchio costaricano, che è Brun del Re, di cui si importano tre linee, ma di cui in questo excursus abbiamo avuto modo di fumare anche
altre due linee di prodotto.
I sigari testati sono stati: Brun del Re (Gold-Robusto e Robusto inmenso, Premium-Corona, Colonial-Torpedo, Don Corazza-Torpedo e 1638 LE), Cheftains Island maduro corona, Bahias de costarica corona gigante, Vegas Santiago Emperador e D8, Suenos Oro Robusto Junior, Flor Real Belicoso H2000, El septimo Pearl small sabor.
Cominciamo con il dire che il ricorso al blending e le differenti fasce di prezzo, fanno del Costarica il paese più vario, in termini qualitativi, tra quelli che ho esplorato nel mio "viaggio organolettico" nei paesi minori. Si passa da sigari che rasentano la plausibilità per il mass market, fino a sigari come El Septimo, in grado di competere tranquillamente ad alti livelli con le linee di punta di Cohiba, Padròn o Fuente.
Ma possiamo affermare che, tolti i due estremi, nel caso del basso livello poichè si tratta di sigari più industriali che manufatturieri, e nel secondo caso perchè parliamo di una boutique brand di lusso, che a parte la sede in Costarica, seleziona ed utilizza tabacchi di provenienza estremamente eterogenea, il carattere costaricano si esplicita nella fascia media del mercato. Anche la differenziazione di gamma, all'interno dei marchi, è più "matura" rispetto ad altri paesi emergenti, Brun del re, ad esempio con ben 7 linee (più una sottolinea "inmenso" nella linea Gold) ha poco da invidiare in termini di ampiezza di gamma, ad alcuni grandi marchi caraibici.
Cuoio, terra e caffè (o tostato), sono senz'altro i toni caratterizzanti del paese, e sono bene o male sempre presenti, anche se non sempre di intensità elevata, Abbastanza frequente, ma non universale anche la nota di pepe.
Al palato i sigari sono prevalentemente tendenti al dolce e spesso cremosi, anche se normalmente compaiono nella gran parte dei prodotti, tutti e quattro i sapori primari. La bassa gamma (ad esempio i bahia) è dominata da acidità e pungenza al naso, associata ad una paletta aromatica sbilanciata ed evanescente. Il resto del mercato è invece costituito da sigari con soglie di equilibrio ed intensità almeno accettabili, con punte di buon livello in diversi sigari.

Il corpo e la forza sono differenziati nei vari prodotti, ma nella maggior parte dei casi si parla di livelli medi di forza e corpo, alcune differenze sono rappresentate da Chieftains che ha un livello di forza medio alto, mentre Bahia ha una forza più ridotta, in linea con la minore qualità generale del tabacco usato.
Per quanto riguarda i Brun del Re che si trovano in italia (solo le linee Gold, Colonial e Premium), la qualità complessiva migliore si trova nella linea Gold, anche se la premium può incontrare il favore di fumatori di sigari mild. Auspichiamo però di trovare prima o poi sul mercato il 1638, che è indubbiamente il migliore tra i sigari fumati del marchio.
Inutile dire che il miglior sigaro testato, per il costarica, è stato El septimo, di cui per altro avevo già potuto fumare altri esemplari di altre linee in passato, ma è anche altrettanto inutile prendere questo sigaro come benchmark, sia per ragioni di costituzione alloctona della liga, sia per i prezzi, che superano i 30 euro ad esemplare per un formato di media grandezza.
Il miglior rapporto Q/P è senz'altro rappresentato dal Suenos, per i sigari da me provati, ma la valutazione è molto influenzata dal prezzo basso, più che dall'alta qualità.


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