Nella continua ricerca di contenuti esclusivi da proporre ai nostri lettori, abbiamo il piacere di proporvi l'intervista che ci ha concesso Domenico Napoletano, master blender del Moderno Opificio del Sigaro Italiano (MOSI). Come avrete modo di leggere, la realtà del MOSI è un crocevia di tradizione e innovazione.
Cigar Blog (CB) – Salve, innanzitutto ti ringrazio a titolo personale e a nome di tutto lo staff del blog per aver accettato di rilasciarci un’intervista. Per prima cosa vorrei chiederti di
svelarci la storia del Moderno Opificio del Sigaro Italiano (MOSI), come nasce l’idea e come si è sviluppata fino ad arrivare sul mercato.
MOSI (Domenico Napoletano – Master Blender) – Il Moderno Opificio del Sigaro Italiano è stato costituto meno di due anni fa con il preciso obiettivo di produrre, esclusivamente, sigari italiani di qualità. Il processo di lavorazione dei sigari fermentati è antico ma MOSI lo realizza con tecniche moderne per soddisfare il consumatore di “fumo lento” sempre più attento ed esigente. La produzione è stata avviata a febbraio 2014 ed i primi sigari sono arrivati sul mercato a luglio 2014
CB – Cigar Blog normalmente non da molto spazio ai sigari aromatizzati, tuttavia è innegabile che la scelta di mercato “paghi” dal punto di vista commerciale, potresti descriverci come nasce la vostra gamma di prodotti, sia per la scelta dei blend dei sigari naturali, che per la scelta degli aromi per gli aromatizzati?
MOSI – E’ evidente che il consumatore tradizionale di sigaro italiano preferisce la versione neutra in cui le peculiarità organolettiche del tabacco DFC (Dark Fire Cured) vengono esaltate dai processi fermentativi. Ciononostante vi è una parte di consumatori che, al gusto deciso e corposo dei sigari tradizionali, preferisce la versione leggera ed aromatica.
I nostri prodotti vengono sviluppati per soddisfare le esigenze delle diverse categorie di consumatori, tenendo conto delle caratteristiche del tabacco utilizzato. Le aromatizzazioni vengono, quindi, individuate in modo da esaltare la combinazione dell’aroma tabacco con quello delle essenze naturali. Per questo motivo sono state scelte aromatizzazioni di tipo “caldo” e, normalmente, abbinate alla fumata del sigaro.
CB – Come mai avete deciso di entrare sul mercato con diversi sigari ammezzati e nessun intero? Si vocifera dell’imminente uscita di prodotti Ambasciator Italico interi, potete confermarlo? In tal caso quando li vedremo in tabaccheria?
MOSI –– In realtà non si tratta di una scelta commerciale ma di una esigenza produttiva. I sigari italiani, come altri prodotti alimentari tipici italiani (formaggi, prosciutti, ecc.), necessitano di processi di lavorazione molto lunghi. A parità di miscela, i sigari mezzi richiedono tempi di maturazione più brevi. Con l’avvio della produzione è iniziata anche l’attività di ricerca e sviluppo con l’obbiettivo di immettere sul mercato nuovi prodotti tra cui gli interi.
CB – Si sono letti pareri contrastanti sull’ammezzato classico della vostra gamma, cigar blog ha avuto modo di recensire il sigaro in anteprima, evidenziando come nella sua fascia di prezzo il prodotto sia assolutamente valido, specie se confrontato con altri sigari di prezzo simile, poichè nella sua semplicità richiama in maniera “schietta” gli aromi cari ai fumatori di kentucky, che erano tipici soprattutto dei prodotti di qualche anno fa. Avete specificamente ricercato questa espressione organolettica? E come l’avete ottenuta?
MOSI – In linea con gli obiettivi della MOSI, il progetto Classico ammezzato è stato sviluppato per offrire al consumatore un sigaro italiano dal gusto pieno, deciso ed appagante con aromi tipici del tabacco fermentato (note di frutta secca, legno, cuoio) e retrogusto pulito. Questo risultato è stato ottenuto selezionando opportunamente le materie prime e controllando tutte le fasi del processo di lavorazione.
CB – Potreste descriverci a grandi linee, il processo produttivo che porta all’ottenimento dei vostri sigari? in particolare soffermandovi sugli aspetti, qualora ce ne siano, che differenziano la vostra filiera da quella degli altri sigari di kentucky fire cured?
MOSI – Il processo produttivo viene stabilito in fase di sviluppo per raggiungere gli obbiettivi prefissati. Utilizzando esclusivamente tabacco naturale è necessario individuare di volta in volta il processo termodinamico più efficace. La tecnica utilizzata è quella di “micro processi totalmente controllati”.
CB – Progetti per il futuro? Oltre ai sigari già a listino avete in programma anche altri prodotti da lanciare sul mercato?
MOSI – Una azienda giovane accetta con una certa incoscienza le sfide più audaci. I progetti in cantiere sono numerosi ma anche “riservati”.
CB – C’è qualche aspetto che volete aggiungere per i lettori di cigarblog?
MOSI – Intanto vorrei ringraziare l’interesse dei lettori di Cigarblog per i prodotti da fumo “lento” ed in particolare per l’Ambasciator ITALICO. L’impegno della MOSI è quello di fornire prodotti di qualità per soddisfare i palati più esigenti. Tutte le osservazioni e le critiche sono ben accette perché ci danno la possibilità di migliorarci.
CB – Vi ringrazio di nuovo a nome di tutto lo staff, per aver accettato di concederci questa intervista, sperando di incontrarci al più presto in qualche occasione “fumosa”
MOSI – Grazie a Voi e fumosi saluti a tutti.
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