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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

01 aprile 2014

Fumo nel Bicchiere, un "tool" utile per degustazione e abbinamenti

Il bicchiere non è soltanto uno strumento utile per la degustazione di vini, distillati e altre bevande, ma si può rivelare adatto anche alla degustazione di sigari. Il fumo è etereo, e come tale da il suo massimo nella percezione olfattiva, a differenza dei sapori e delle sensazioni palatali, che sono in tutto una decina, e della percezione della forza, che è possibile distinguere solo per grado d'intensità, gli aromi percepibili nel fumo sono molti di più. Anche se un singolo sigaro difficilmente esprime più di 6-7 aromi nel corso della fumata, e se quelli maggiormente percepibili nella stragrande maggioranza dei puros sono poco più di 10, esistono tante sfumature organolettiche che i sigari possono esprimere, e su cui vale la pena soffermarsi.
Ma come può esserci utile il bicchiere in questo contesto? Anzitutto per massimizzare le percezioni olfattive dobbiamo far si che una discreta quantità di fumo raggiunga le cavità retronasali, questo è possibile solo espellendo il fumo che abbiamo in bocca attraverso il naso, ma a volte può risultare aggressivo, inoltre, non tutti riescono fisiologicamente a far passare aria o fumo direttamente dal cavo orale al naso senza aspirarlo prima nei polmoni. L'alternativa è quindi raccogliere il fumo soffiandolo in un recipiente, tipicamente un calice che abbia la bocca un po' più piccola rispetto alla "pancia", ed annusarlo da quest'ultimo. In questo modo otteniamo due effetti, il primo è quello di avere nel bicchiere lo stesso fumo che abbiamo in bocca, e non quello che viene dal braciere, che come noto è diverso per caratteristiche organolettiche, ed il secondo è quello di ottenere un parziale raffreddamento del "puff" che riduce l'aggressività delle note più intense, lasciando spazio anche agli aromi più delicati che altrimenti sarebbero impercettibili.
Ma il bicchiere non ci viene in aiuto solo nelle degustazioni "stand alone", è infatti utilissimo anche negli abbinamenti (escludendo i cibi solidi ovviamente), e in particolar modo nella valutazione degli stessi, ad esempio quando si vuole decidere un particolare connubio da proporre ad un evento, o per definire, in una gamma di prodotti, quale sia quello più idoneo ad essere abbinato ad un certo sigaro. Come anticipato l'olfatto è il senso più coinvolto dal sigaro, e in linea di massima anche dalla gran parte dei vini, distillati e bevande (sicuramente di quelli abbinabili al fumo), quindi un buon connubio aromatico è un ottimo presupposto per un buon abbinamento. Si procede con la prevalutazione degli abbinamenti, versando dei "sample" dei diversi prodotti candidati ad essere degustati assieme al sigaro, in diversi calici, e soffiando un po' di fumo in ciascun bicchiere. Una volta portato al naso il recipiente si valuta l'equilibrio e l'armonia aromatica che esso esprime, e si preselezionano gli abbinamenti migliori, si procede poi tra questi all'assaggio vero e proprio, per stabilire se anche al palato l'abbinamento è ottimale. E' infatti possibile, anche se in rari casi, che un buon abbinamento al naso possa non dare un risultato ottimale in bocca (è il caso ad esempio di molti vini rossi coi puros), ma è praticamente impossibile che un cattivo risultato ottenuto con questo metodo di prevalutazione, dia un risultato migliore all'assaggio, anche se l'equilibrio gustativo risultasse bilanciato.

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