Il dato emerge in occasione della presentazione della
ricerca, a Firenze, commissionata su sei filiere (cuoio,
tessuto, vino, marmo, impagliato, sigaro Toscano) da
Manifatture Sigaro Toscano (MST) ed elaborata dalla Cattedra
di Antropologia Culturale dell'Universita' di Firenze.
''Nell'immaginario degli stranieri lo stile italiano e'
spesso associato a parole quali eleganza, qualita',
creativita', arte; un buon vivere che ha radici nella cultura
materiale dei territori, nelle tradizioni, nei saperi
tramandati tra le generazioni - ha dichiarato Gaetano
Maccaferri, vice presidente di Confindustria e presidente
dell'omonimo Gruppo Industriale - rivolgendoci
all'Universita' di Firenze abbiamo voluto individuare, in
modo scientifico, le origini dello stile italiano. Grazie a
questa ricerca, si comprende come il profondo legame con il
territorio faccia del brand una vera e propria identita'
territoriale, con una caratteristica importante: la non
replicabilita', elemento base del successo dei prodotti
italiani di alta qualita'. Nel nostro caso, continuando a
produrre lo stortignaccolo con una ricetta invariata da
duecento anni e solo con tabacco Kentucky e acqua, abbiamo
piu' che raddoppiato in soli sette anni le vendite
all'estero. Nel 2012 siamo arrivati a 12 milioni di sigari
venduti in piu' di 40 paesi. In tutto il mondo riconoscono il
sigaro Toscano come uno degli elementi della cultura e dello
stile di vita italiano''.
Nel corso del convegno Pietro Clemente e Elena Maria Giusti,
dell'Universita' di Firenze, hanno presentato la metodologia
usata per questa ricerca ed i risultati piu' significativi
emersi. ''Abbiamo lavorato su ambiti dove si potevano
riscontrare saperi e processi produttivi tramandati di
generazione in generazione. Cuoio, tessuto, vino, marmo,
impagliato e sigaro Toscano. Non gli unici certo, ma
significativi di un sistema toscano che ha traversato crisi e
innovazione riuscendo a proporre un nuovo artigianato'', ha
spiegato Clemente.
fonte: http://www.asca.it/
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