Il sigaro, puro nicaraguense prodotto dalla "My Father" (i.e. manifattura di "Don Pepìn" Garcia), rivela subito i toni decisi tipici di altre marche provenienti dalle stesse manifatture. Fin da subito appare chiaro che non si tratta di un sigaro per principianti, non fosse altro che per la forza nicotinica.
Nel primo tercio infatti, il sigaro parte con una forza sorprendente, ed un'espressione aromatica importante di caffè, terra, legno ed erbe aromatiche, la sapidità si esprime già dai primi puff, ed è interessante il fatto che, nonostante la forza elevata, sia quasi totalmente assente l'amaro. Le prime boccate sono un po' dry, ma non tarda a comparire una gradevole acidità che riequilibra il palato.
Il secondo tercio vede calare leggermente la forza, che poi ricomparirà sul finale, in una evoluzione "a pendolo" che è abbastanza anomala, anche se è già stata riscontrata da chi vi scrive in alcune marche nicaraguensi ed honduregne. Permane invece l'evoluzione gustativa con la comparsa di tutti e quattro i sapori principali (oltre a salato ed acido anche dolce ed amaro), e quella aromatica con note di cuoio e balsamiche che sostituiscono la terra e le erbe aromatiche.
L'ultimo tercio oltre a una ripresa in termini di forza esprime note di pepe e di tostato molto importanti e compare una nota piccante abbastanza gradevole.
In termini di costruzione i sigari si sono rivelati buoni, abbastanza regolare la combustione, con piccole correzioni necessarie solo su alcuni esemplari, regolare il riempimento; il tiraggio risulta abbastanza aperto, si consiglia quindi di prediligere un puncher come strumento di taglio.

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