Del
Messico, per quel che riguarda la produzione di puros, non se ne parla molto, eppure per chi poggia il piede in
questa terra, tanto conosciuta attraverso rimarcanti “stereotipi” quanto
lontana dalla comprensione che ne può avere il medio cittadino europeo,
particolare è l’iniziale sorpresa nello scoprire che entrando in un negozio
dedito alla vendita di sigari o anche in una delle succursali della più grande
e famosa catena di ristoranti-negozio del paese, ovvero Sanborns, ci si ritrova
dinanzi ad una vasta gamma di puros di produzione locale e che gli habanos sono relegati in una zona
precisa ma che non fanno la loro solita apparizione da protagonista. Varie sono
le marche: Joya de San Andrés , Valle de México, El Che,
Centenarios, Tío Pepe e…Te Amo. Eh sì, non si tratta di una dichiarazione d’amore (o forse
sì?) però è proprio con questa marca che vogliamo iniziare a parlare dei sigari
messicani, con l’intenzione di riuscire, in un modo o nell’altro, a trattare
delle più importanti marche diffuse in questo paese. La linea Te Amo
costituisce una delle produzioni più importanti della Tabacalera fondata da
Alberto Turrent (famosa per la produzione del Triple Maduro), attiva fin dal
1880, in San Andrés Tuxtla, stato di Veracruz. Diffusa in tutto il
paese, questa è una produzione che garantisce esperienza e qualità e che,
soprattutto in Città del Messico, rappresenta il tipo di sigaro generalmente
più fumato. Il puro Te Amo è sul mercato da 40 anni e un anno fa, in occasione
del bicentenario dell’Indipendenza e del centenario della Rivoluzione, è stato
presentato sul mercato con una serie la cui anilla
recava impresso il volto dei protagonisti (uno per ogni sigaro) proprio dei due
eventi appena citati. Ciò conferma quanto detto riguardo al suo essere ormai
l’emblema diretto del fumatore di puro messicano.
Si va dalla linea classica,
con 12 possibilità di scelta, dall’Original Robusto al Minibelicoso, per poi
passare alla World Selections, anch’essa prodotta a partire da un anno, che
implica, come vitolas, Grancorto,
Churchill, Robusto e Toro, e che, qui sta il meglio, viene prodotto in 5
differenti blend secondo la
nazionalità del tabacco che viene utilizzato e “accoppiato” con quello
messicano nel confezionamento del prodotto: Messicano (qui tutto nazionale), Cubano,
Hondureño,
Dominicano e Nicaraguense. Si tratta di una linea di punta della produzione Te
Amo che lascia venire alla luce non solo l’alta qualità che caratterizza il
confezionamento di questo puro, bensì anche la capacità di diffusione sul
mercato messicano e straniero.
Detto ciò, di questo sigaro non ha più molto senso
parlare se non si decide di dedicarsi alla sua degustazione nelle varie
possibilità che ci sono concesse, cosa che promettiamo di fare a partire dalla
prossima settimana.
innanzitutto benvanuto al battesimo del fuoco sul blog :) !!! ottimo articolo di apertura, te amo è una marca che conosco seppur marginalmente e che se non vado errato produce da lungo corso anche sigari puri (100% autoctoni) come sottolinei nell'articolo. Non vorrei sbagliare ma le linee pure di sigari sono due sia la messicana che la cubana, anche per la seconda infatti le foglie non sono importate da cuba ma si importa la semilla e si coltivano varietà cubane in messico, quindi tecnicamente si tratta di puros puri :)
RispondiEliminaun'altra curiosità che ignoro, e ti chiedo se ne sei al corrente, so che in messico alcuni produttori usano foglie autoctone di varietà San Andrès Negro, che è una varietà autoctona abbastanza arcaica vagamente simile alle varietà avanensi ma più piccola e più ricca in olii essenziali e nicotina, ti risulta che la tabacalera ne faccia uso in qualcuna di queste linee?
un'ultimo consiglio sulla "gestione" degli articoli del blog, assegna le etichette per una migliore indicizzazione degli argomenti (lo puoi fare anche ora cliccando su modifica in fondo all'articolo), nella fattispecie io metterei guide e sigari extracubani :) ...
Ancora complimenti per il post!!