Da pochi giorni sul mercato italiano, il serie D no.5 è insieme all' E no.2, uno dei nuovi sigari del vitolario di Partagas.
Già proposto nel 2008 in edizione limitata, probabilmente al fine di sondare la propensione del mercato verso questo tipo di fumate, corte e di pronta fruibilità, il d no.5 del 2008 veniva assemblato da tabacchi più invecchiati, e risultava comunque con un buon equilibrio.
Premetto subito che l'esemplare da me provato proviene da una scatola del circuito svizzero di InterTabak, che come molti sanno è comunque sinonimo di cura e qualità, sui sigari da loro importati.
Apro la scatola con moltissime aspettative, essendo comunque sempre ben disposto verso i piccolini di cepo generoso, e questo short robusto si presenta comunque bene.
Di un buon colorado, una capa non eccessivamente brillante ma al tatto comunque vellutata, ottima costruzione e riempimento regolare, profumi non intensissimi, nonostante la giovane manifattura percepisco appena lievemente solo profumi erbacei e terrosi.
Accendi il no.5, e capisci subito la filosofia di questo puros.
Il Partagas serie D no.5 è un sigaro che esplode d'impatto la sua forza già dall'ingresso, con un sapore piccante e con aromi percepibili di caffè, cuoio e nocciola
Nonostante la sua forza nicotinica, il fumo in bocca risulta abbastanza volatile.
La prima pecca a mio avviso è sul tiraggio fin troppo regolare; quella che in una prima analisi sembrava un ottima costruzione, si rivela nella fumata una costruzione leggermente irregolare, forse un peccato di gioventù, ma comunque un tiraggio troppo diretto, a mio avviso difetto riparabile con il tempo.
Nel secondo terzo, la forza aumenta ancora, e il tiraggio è leggermente più contenuto, mentre gli aromi calano, l'evoluzione importante del primo tercio crea assuefazione e porta il no.5 in una fase piatta fino alla fine della fumata.
L'impressione è che tanto ligero, non fa sicuramente bene a questo "piccoletto".
E questo è il senso di questo puros, se si pensa di farlo in maniera da essere di pronta fumata, si rischia di incappare in un prodotto come questo Partagas, con un impatto iniziale importante, che comunque pregiudica e rende difficoltosa tutta la fumata.
Un sigaro comunque sconsigliato ai neofiti, non facilmente gestibile e da fumare sicuramente a pancia piena, inoltre dal rapporto qualità prezzo non entusiasmante.
Sperando che il tempo aiuti forse le sue qualità, ben disposti a cambiare il nostro giudizio, il Partagas serie D no.5 guadagna 72/100.
Non l'ho ancora provato...
RispondiEliminaCondivido comunque il pensiero riguardo alla forza. Anche se, magari, qualche mese (o un annetto) di assestamento potrà permettere al volado di esprimere meglio le sue qualità e magari rifarsi sul prepotente Ligero. Almeno spero!
Come sapete sono abbastanza avverso a questo tipo di sigari, proprio per i motivi individuati da Crimix, io credo che ogni cepo dovrebbe esprimersi su un determinato range di lunghezza, anche se ci sono ring gauge più versatili in termini di lunghezze, il cepo generoso, oltre il 50, è secondo me uno dei meno versatili, esprime troppa potenza in fase iniziale sui formati corti, rendendo monocorde il resto della fumata, come è stato scritto nell'articolo, sui formati molto lunghi invece, l'elevata presenza di ligero tende a far divetare amaro il sigaro verso la fine. Ovviamente non mancano le eccezioni, penso ad esempio allo short robusto di Hoyo, che grazie probabilmente a una ligada più equilibrata esprime un po di evoluzione anche in un formato molto corto, ma nella gran parte dei casi è così. Secondo il mio parere il thick gauge rende molto bene sui formati di media lunghezza, da 140 a 180 per intenderci, dove l'evoluzione si presenta buona grazie alla distanza del braciere dalla bocca in fase iniziale, e il finale è abbastanza lungo perchè l'accumulo di sostanze nel cannone durante la fumata non è eccessivo.
RispondiElimina@Lazzaro
RispondiEliminaForse il tempo attenuerà leggermente il carattere rude di questo Partagas, ma non ci spererei tanto, mi sembra un sigaro concepito appositamente in questo modo , che poi però alla fine non ha dato i frutti sperati.
Comunque aspetto la riprova dopo la tua degustazione, perchè sei sempre molto attento nei giudizi.
Un saluto
@crimix
RispondiEliminaGrazie per la fiducia!Ieri li ho visti in tabaccheria ma non mi ispiravano per niente... fascie secche e chiare...
Vedo se riesco a beccare un box giusto nei prossimi giorni. Credo tu abbia ragione.
Se il ligero c'è oggi c'è anche domani. Eventualmente ne guadagnerà in sapidità più docili e aromi meglio armonizzati ma sono daccordo con te e con zap: con i petit robusto habanos sicuramente non vuole proporre fumate raffinate.
@lazzaro
RispondiElimina...infatti ho tenuto a precisare l'importatore del mio esemplare, per fugare ogni dubbio circa la qualità dell'esemplare e dare maggior valore alla mia recensione.
habanos sta facendo una politica di guadagno, costo/ricavo costa meno un d no.5 che un connaisseur no.1 e infatti il primo è stato introdotto...il secondo ahimè eliminato!
già...
RispondiEliminahai dato un occhiata su CubanCW alle novità El Er e standard per il 2012?! ti verrà da piangere! petit robusto a volontà...
Per carità ci saranno anche cose e formati interessanti, ma se non ricordo male faranno anche un Petit Churchill!!!!
@lazzaro
RispondiEliminaNon riesco a trovare l'articolo che dici, mi posti il link, che me lo studio, perché vorrei fare un pezzo per il blog
ora l'hanno cambiato e c'è solo questo http://www.cubancigarwebsite.com/status-2012.htm
RispondiEliminafino a poco tempo fa c'era uno molto più dettagliato con anche le vitola de Galera.
E poi mancano tutte le ER... boh... speriamo lo ripubblichino.
Mi dispiace.
Ok grazie, si questo l'avevo visto, non so quanto sia attendibile la sezione sulle future eliminazioni 2012 dal listino habanos...cioè scomparirebbe il Tainos della GC e il Robusto T di Trindad?
RispondiEliminaContattami sulla mail del blog appena puoi, ti vorrei chiedere delle cose
cigarspirits.events@gmail.com
Ciao!
mah... per il Tainos, ci sta anche. Oramai i Churchill li stanno segando tutti ed immagino che questo non sia tra i più gettonati (peccato perchè ha un rapporto q/p eccezionale a mio parere).
RispondiEliminaSul Robusto T ed il Robusto Extra ci son rimasto anche io. Non li conosco, ma sono di recentissima produzione, il T sopratutto. Mi sembra stranissimo, però solitamente sono abbastanza affidabili.
Che poi in giro si trovi lo stesso (vedi i Gold Medal) c'è da ringraziare il cielo!