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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

08 agosto 2011

Los hombres del puro 3: Fabrica de Tabacos

Proseguiamo il viaggio alla scoperta degli uomini e dei gesti che portano alla nascita di un sigaro, entrando nel cuore pulsante di tutto il sistema produttivo: la manifattura.
Tutti i fumatori di sigari conoscono la figura del torcedor, che è colui che confeziona fisicamente il sigaro, ma esistono altre professionalità all'interno delle manifatture, senza le quali i puros che fumiamo non raggiungerebbero i livelli di eccellenza che conosciamo.
Come accennato nei precedenti post, il tabacco arriva in manifattura diversamente imballato a seconda che si tratti di tabacco da tripa o da capa, a quest'ultimo si riserva, anche in manifattura un trattamento più delicato per evitare di danneggiare le preziose fasce, a questo scopo ricompare la figura dello zafador, incaricato di aprire delicatamente i mazzi di foglie da capa, che successivamente vengono inumidite dal mojador, e scrollate dal sacudidor, per evitare che rimangano goccioline d'acqua sulla foglia che potrebbero macchiare le fasce.
dopo un periodo di riposo le foglie da fascia passano al despalillo (l'eliminazione della foglia centrale), operazione che per le foglie da tripa avviene nei magazzini prima dell'invio alle manifatture. le despalilladoras sono quasi tutte donne, e probabilmente da qui ha origine la leggenda metropolitana secondo cui i sigari sono rollati sulle cosce delle cubane ... in realtà l'unica fase in cui il tabacco viene posto su un telo sopra le ginocchia è proprio quella del despalillo.
Finita la fase di scostolatura, si procede a una nuova selezione delle foglie per colore e dimensione, per mano dei rezagadores, prima di essere inviati alla galera.
Le foglie da tripa e da capote invece arrivano alla barbacoa, dove subiscono un ulteriore controllo sulla classificazione assegnata loro in precedenza. Successivamente, dopo un periodo di diverse ore in ambiente umido per uniformare l'umidità e ammorbidirle, le foglie passano nelle mani del ligador, vero responsabile della tipicità di un prodotto, che pesa e dosa le proporzioni di ligero seco e volado, necessarie ad ogni torcedo per produrre una media rueda di sigari (mazzo da 50 pezzi).
Dopo i condizionamenti appena descritti le foglie da capa e da tripa sono inviate alla galera, vera culla del sigaro, dove la materia prima prende forma e diventa un preziosissimo manufatto da fumare. E' qui che il torcedor esprime la sua arte, con strumenti semplicissimi come la tabla (piccola asse di legno), la chaveta (lama curva priva di manico), la guillotina (ghigliottina per tagliare i sigari secono la misura di vitola), il cepo (piastirina di lunghezza definita con un foro di diametro specifico che serve a controllare lunghezza e ring gauge del sigaro) e il molde (stampo da 5 a 10 unità che serve per mettere in forma il bonche prima di applicare la capa).
Strumenti del tocedor

Molde, pressa che uniforma il diametro del sigaro avvolto nel capote prima dell'applicazione della capa

le tre foglie da ripieno sono sistemate nel palmo della mano, in modo da lasciare il ligero nella parte centrale, avvolge la tripa nel capote, taglia l'eccedenza dalla parte della testa e sistema il bonche così ottenuto all'interno del molde, dove resterà per 15-45 minuti, subirà poi il controllo del tiraggio mediante apposite macchine, a campione o su tutti i sigari, a seconda delle manifatture.
Infine il sigaro indossa il suo vestito: la capa, che viene applicata e fissata al bonche mediante la goma (colla vegetale) , il sigaro viene quindi chiuso con la perilla, ottenuta dal residuo di foglia da fascia e tagliata circolarmente mediante il casquillo; la chiusura può essere anche a ricciolo nel caso dei parejos, o direttamente con la foglia da fascia nel caso di figurados, la torcida avviene a la derecha o a la izquierda a seconda che si utilizzi come rivestimento la metà destra o sinistra della foglia, che, ricordiamo, viene divisa simmetricamente eliminando la nervatura centrale. Dopo l'applicazione della capa, il torcedor esegue il cosidetto "dar de chaveta" massaggiando il sigaro con il lato della lama per uniformare la distrubuzione del tabacco al suo interno ed eliminare eventuali segni lasciati dal molde sul lato del capote.

Fasi di torcida: preparazione della tripa, avvolgimento nel capote, preparazione della capa, avvolgimento della capa, preparazione della perilla e chiusura del sigaro (ultime 4 foto)



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