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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

30 agosto 2016

Sigari dei paesi "minori": Messico

Il Messico viene ritenuto la "culla" del tabacco, la zona in cui le prime piante di nicotiana hanno iniziato ad essere selezionate e coltivate dall'uomo in epoca precolombiana. Ed anche per quanto riguarda la produzione di sigari, la sua storia è abbastanza lunga. Si producono infatti puros messicani sin dalla prima metà del 1800. Pur senza aver mai raggiunto picchi qualitativi da top 10 mondiale, alcuni dei prodotti messicani si difendono nella fascia media di qualità con prezzi in alcuni casi competitivi. Va anche sottolineato come, diversi sigari messicani siano "puri", ovvero costituiti al 100% da foglie autoctone, da tempi ben più lunghi rispetto ad altri paesi che oggi sono nel gotha mondiale del sigaro. Le foglie messicane vengono poi usate anche in sigari premium di altri paesi, sia per conferire corpo e rusticità alla tripa, sia come foglie da fascia, soprattutto per sigari scuri nella fascia media di mercato. Le zone produttive si concentrano maggiormente nello stato di Veracruz, le coltivazioni migliori sono nella zona di San Andreas, in cui si coltivano anche foglie da fascia di pregio, che vengono esportate ed utulizzate in marchi prestigiosi dei grandi paesi produttori.
I sigari testati per questo articolo, alcuni dei quali
reperibili (ora o in passato) anche in italia, comprendono tripa larga e tripa corta, e sono elencati di seguito, alla lettera (P) corrispondono sigari Puri 100% messicani: Santa Clara 1830 Robusto (P), Veracruz Premium Toro Maduro (P), Te Amo Clàsico no.7 (P) (134x35), Te Amo WSS Gran Corto Mexico (P) (Figurado 102x62), Te Amo Revolution Sampler (short robusto, robusto e toro), Mito de San Andres Coronita (105x43), Capa Flor Petit Corona, A.Turrent Casa Turrent Torpedo Maduro, A. Turrent Triple Play Robusto.
Ovviamente la gamma di sigari testati comprende sigari puri e blended, pertanto le caratteristiche organolettiche non sono connotate in maniera così definita, come in altri paesi minori.
I sigari messicani vengono spesso percepiti come forti, ma non sempre lo sono, spesso si tratta di equilibrio organolettico non eccellente, che rende la percezione nicotinica più spinta di quanto sia in realtà. Alcuni sigari, come il Coronitas Mito de San Andres, o la linea Premium Maduro di Veracruz, sono invece di forza importante, anche in formati relativamente ridotti. La maggior parte dei prodotti si attesta su livelli di forza medi.
La gamma aromatica, in un portfolio di prodotti relativamente ampio, è ovviamente variegata, ed è  difficile trovare un trait d'union che accomuna tutti i sigari, esiste però una nota pepata tipica, che è piuttosto ricorrente in quasi tutti i manufatti fumati, spesso affiancata nei sigari 100% messico, da note legnose. Altra nota ricorrente è quella di fieno, presente in molti dei sigari testati, anche in questo caso tendenzialmente più presenti nei sigari puri, anche se la correlazione è meno importante, rispetto ai toni evidenziati in precedenza.
A livello gustativo i sigari sono dominati da sapidità, in alcuni casi affiancata da amaro. L'acidità di fondo è quasi sempre presente, ad eccezione di alcuni sigari, come ad esempio la linea Revolution, che non presenta quasi per nulla toni acidi, e risulta per questo piuttosto dry al palato. Le note dolci sono molto nascoste, compaiono in maniera un po' più importante, e spesso affiancate da sensazione palatale di cremosità, solamente nel Triple Play di Turrent e nel Capa Flor.
Tirando le somme, possiamo dire che il Messico sicuramente non aggredirà, almeno nel breve periodo, la fascia di mercato dell'alta gamma, Tuttavia, alcuni marchi possono trovare un loro spazio nella fascia media, con buona competitività in termini di rapporto Qualità/Prezzo, soprattutto in ragione di una differenziazione dell'offerta in questa ampia "fetta" di mercato.
Degni di nota i due Turrent, soprattutto il torpedo maduro testato. Se siete amanti della forza, non potete non testare Mito de San Andres, avendo cura di selezionare piccoli formati (il coronita da me testato è stato una vera bombetta, ma leggendo le recensioni estere dei formati più grandi, pare che sulle vitolas più generose la fortaleza non sia altrettanto appagante). La linea WSS (World Selection Series), offre una gamma di prodotti che si differenziano per fascia e ripieno, e portano i nomi dei paesi da cui proviene il filler (honduras, nicaragua, dominican, etc) ad eccezione della versione cuba, in cui il filler è una miscela di tabacchi coltivati in diversi paesi, ed ottenuti da semilla cubana. Ho provato al momento solo la mexico, nella versione Gran Corto, che è un petit figurado di grosso calibro, in stile Nub, abbastanza interessante, può valere la pena provare gli altri formati della gamma.
Santa Clara e Te Amo, sono più indicati per la fascia entry level, sia per ragioni di prezzo che di qualità complessiva, almeno per i formati da me testati.

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