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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

13 agosto 2014

Simposi in cenere e simili amenità (Guest Author Stefano Vittori)

Non è più il tempo di far proselitismo. Già altri, e brillantemente, hanno dato picconate al politically correct tentando di convertire legioni di salutisti ai tanto decantati piaceri del fumo lento (ma anche a quello veloce delle sigarette). Sono rimasti mulini contro cui combattere?

In realtà sì. Ci si ostina a proporre l’immagine
del fumatore di sigaro come di un fumatore solitario, un saggio che fumando sa considerare con distacco uomini, cose e soprattutto la sua stessa persona, per parafrasare le parole di J.P. Kauffmann, giornalista e scrittore francese. Tutto questo è molto poetico, e forse anche molto vero. Ma c’è di più.

Sempre restando in ambito francese un cantautore, Yves Simon, si spinge addirittura a dirci che il sigaro rappresenta per lui la solitudine tranquilla, dove quel che gli capita fuori non è un’attrazione né una sofferenza, i pensieri gli restano dentro come buoni compagni che lo aiutano a trovare rimedio alle grane.

E ci sarebbe ancora uno stuolo di citazioni che battono questo sentiero. Quanti però sono usciti dal sentiero e hanno riflettuto sul carattere aggregativo del sigaro? Ben pochi. Se davvero vogliamo dar retta a George Sand quando dice che il sigaro lenisce il dolore e rende l’ozio soave e leggero, cosa ci impedisce di riferire queste parole non più a un fumatore solitario ma a un gruppo di amici che si trovano magari il venerdì sera a ricordare con nostalgia i bei tempi andati?

Niente e nessuno ce lo impedisce, semmai ce lo conferma la Storia. Non già, per esempio, perché in antica Grecia si riunissero alla sera a banchettare e discutere di temi anche filosofici in compagnia di un buon sigaro che non potevano conoscere. Lo facevano semmai in compagnia di un buon vino.
Qualcosa di simile accadeva in tempi relativamente recenti col caffè, e penso anche ai caffè letterari che costellano tutto l’Illuminismo. Tante persone si riunivano intorno a dei tavolini, bevendo caffè e partorendo idee.

Vino e caffè, due prodotti che si possono benissimo consumare in solitudine: nessuno mai vi arresterà per questo. Eppure già la Storia sembra suggerirci che vino e caffè, se consumati in buona compagnia, hanno fatto un gran servizio all’umanità.

Sostituite a vino e caffè un buon sigaro, ai greci e agli illuministi una buona compagnia di amici ed ecco fatto. Per una buona e feconda conversazione gli ingredienti ci sono tutti; il gran servizio all’umanità è un altro discorso.

Ed infine ricordate che nessuno mai vi arresterà per aver abbinato a un buon sigaro, un buon vino o un buon caffè. 

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