Che l'equilibrio sia una delle caratteristiche più importanti di un sigaro è cosa nota a tutti i fumatori, anche a coloro che non sanno cosa sia. Trovarsi a fumare un sigaro scarsamente bilanciato infatti risulta sgradevole a chiunque, e rende poco apprezzabili anche le altre caratteristiche organolettiche della fumata. Ma cosa si intende quando parliamo di equilibrio? e soprattutto come possiamo capire se e quanto il sigaro che stiamo fumando è equilibrato?
Per rispondere alla prima domanda, possiamo dire che
l'equilibrio è il grado di armonia con cui gli aromi, i sapori e la forza si esprimono, sia in relazione tra loro, sia all'interno delle categorie aromatiche e gustative. Va da se infatti, che se un sigaro è eccessivamente forte e non esprime note aromatiche di pari intensità, percepiremo unicamente la forza nicotinica, perdendo completamente tutta la paletta aromatica. Analogamente se esiste un aroma dominante che sovrasta tutti gli altri, il sigaro si definirà poco equilibrato, anche se il bilanciamento tra aromi, forza e sapori risultasse armonioso.
La seconda domanda richiede una premessa ulteriore, un sigaro infatti può essere più o meno equilibrato, ma può capitare che lo stesso prodotto risulti equilibrato per un fumatore e poco bilanciato per un altro, ecco allora che non basta porsi la domanda se un sigaro sia equilibrato o meno, ma occorre anche chiedersi quanto lo sia. Se infatti un sigaro totalmente sbilanciato è individuabile da chiunque, sigari poco bilanciati possono non esprimere "gap" sgradevoli solo nel caso in cui vengano fumato con una tecnica perfetta. Ma siccome non tutti i fumatori sono esperti, e anche tra questi ultimi non sempre si ha la voglia di fumare con estrema attenzione, magari perchè si fuma in compagnia parlando del più e del meno, risultano in linea di massima preferibili i sigari dal "solido" equilibrio. Per esprimere questo concetto mi servirò del sigaro in senso figurativo: immaginate di mettere un sigaro in verticale appoggiato sul piede, ed un altro comodamente adagiato in orizzontale, ben saldo nello scalmo del posacenere, ora, entrambi i sigari sono in equilibrio (fisico) ma va da se che basta un minimo movimento per far cadere quello in piedi, mentre occorrerà uno sforzo maggiore per far cambiare di posizione quello nel posacenere. La stessa cosa si può dire per il fumo, un puro dal solido equilibrio infatti potrà essere fumato anche in maniera un po' più distratta senza esprimere sfumature sgradevoli, mentre un sigaro scarsamente equilibrato si scomporrà al minimo accenno di fumata troppo veloce, troppo lenta o con clima esterno troppo freddo o troppo umido.
Nelle valutazioni e recensioni di un sigaro esiste una tecnica per capire quanto sia solido l'equilibrio di un prodotto, e consiste nello sbilanciare volontariamente, in maniera importante, la fumata, questo concetto è stato ribadito anche da Didier Houvenagher durante il suo tour in italia. Si eseguono una decina di puff consecutivi in modo da surriscaldare il braciere molto più di quello che si potrebbe fare anche con una fumata scorretta, e si espelle dal naso l'ultima boccata di fumo (fatelo cautamente perchè se il sigaro è squilibrato potrebbe addirittura venirvi da vomitare se espellete tutto il puff in una volta). Ovviamente ogni sigaro maltrattato in questo modo sarà estremamente squilibrato, ma se un sigaro ha solide basi di liga che gli conferiscono un buon equilibrio, riuscirete a buttare fuori il fumo che risulterà estremamente pungente ma non rivoltante, e soprattutto, nel giro di pochi puff il puro si riequilibrerà totalmente. Mentre nel caso di un sigaro sbilanciato noterete che, fisicamente, non riuscirete ad espellere il fumo dal naso, inoltre occorrerà diverso tempo prima che il sigaro perda le note sgradevoli della fumata errata.
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