San Cristobal de la Habana è una delle marche considerate "nuove" del panorama internazionale, sopratutto se confrontate con quelle cubane, ricche di una storia centenaria.
Lanciata sul mercato nel Novembre del 1999, il suo nome prende origine dal vecchio nome de L'Avana, che era in onore al suo scopritore Cristoforo Colombo, nel panorama di marche pre-rivoluzionarie esisteva già un brand con questo nome che però non ha nessuna relazione con quello moderno
Si tratta di un brand classificato "di nicchia" , considerato quindi da Habanos SA, di minor importanza a livello di distribuzione mondiale, buona parte della produzione proviene dalla fabbrica del La Corona.
Il nome delle vitolas sono un omaggio alle quattro fortezze storiche che proteggevano la città, ai tempi della dominazione spagnola:
-la Fortaleza Colonial "el Principe" ( El Principe 42x110 Minuto)
-los Tres Reyes Magos del "Morro" (El Morro 49x180 Paco)
-el Castillo del Real "Fuerza" (La Fuerza 50x141 Gordito)
-San Salvador de la "Punta" (La Punta 52x140 Campana)
I sigari San Cristobal, sono di forza media, destinati comunque, anche per via dei formati scelti, ad un pubblico già formato da un minimo di competenza a livello sigarofilo.
Nonostante la sua giovane storia, annovera tra le sue produzioni, diverse release per la Casa dell'Habano ( Muralla, Oficios, Mercadares) o produzioni destinate ad un più ristretto pubblico di collezionisti come la giara Torreon o il libro esclusivo O'Reilly.
Probabilmente proprio il fatto che il brand non ha mai avuto quell'appeal sperato sugli aficionados, ha spinto Habanos, ad animare la platea con produzioni che spostassero l'attenzione verso San Cristobal, operazione che a nostro avviso è in parte riuscita ( con il Torreon) e in parte fallita (con le release CDH).
Si tratta a nostro avviso di un brand che amplia sicuramente il panorama sigarofilo dell'Isla e la gamma della proposta, ma non apporta novità particolari o degne di nota, rispetto al passato.
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