Apro questo post premettendo che è abbastanza tecnico, quindi se non amate i tecnicismi magari leggete un altro topic. La domanda di fondo è come occorre variare l'umidità di conservazione, in relazione alla temperatura, ed
al tipo di prodotto?
Occorre partire da 2 presupposti, il primo è che
ogni tipologia di tabacco ha una sua capacità di assorbimento di umidità
ed una velocità di assorbimento che sono influenzate da diversi
fattori, due su tutti la percentuale di olii essenziali, composti
aromatici ed altre sostanze che limitano l'assorbimento di acqua, e la
struttura cellulare della foglia (differente grado di assorbimento si
verifica infatti ad esempio tra ligero, seco e volado). Va detto che la
variazione tra i diversi tabacchi rispetto alla media è di massimo
l'1-1,5% (peso dell'acqua/peso del tabacco) che in termini assoluti
sembra poco ma in termini relativi corrisponde ad un aumento o
diminuzione che può raggiungere il 10% poichè i tabacchi conservati in
condizioni ottimali mediamente hanno il 14% di acqua al loro interno.
Questa variazione apparentemente risibile può influenzare in maniera
importante la combustione del sigaro in fase di fumata, un maggiore
contenuto di acqua infatti aumenta la differenza tra HHV e LHV (potere
calorifico superiore ed inferiore) del materiale, diminuendo di fatto la
combustibilità del prodotto (l'acqua evaporando in fase di fumata
sottrae energia al braciere), o nel caso di una eccessiva scarsità di
acqua, rendendo la combustione troppo veloce per effetto opposto.
Il
secondo presupposto è che occorre trovare il bilancio ottimale (sulla
base dei propri gusti) tra Umidità Relativa (UR) e Temperatura (T) in
modo da mantenere un valore unico dentro i nostri humidor, poicè per
ovvie ragioni ,salvo casi particolari, non possiamo differenziare in
diverse zone i parametri di UR e T nello stesso humidor.
ci si chiede spesso se al variare della temperatura
si debba variare anche l'UR, oppure sia sufficiente stabilire un
parametro di UR unico a qualsiasi temperatura. La scienza risponde a
questa domanda grazie al diagramma di Mollier, sviluppato negli anni '20
del secolo scorso, che individua la relazione tra umidità assoluta,
relativa e temperatura dell'aria, tenendo conto anche dell'entalpia.
Tradotto
in termini semplicistici, il grafico che vi mostro di seguito ci dice
che a parità di umidità assoluta (grammi di vapore acqueo su kg di aria)
avremo una umidità relativa (percentuale di vapore contenuto in aria
rispetto a quella massima che l'aria può contenere a una determinata
temperatura) più elevata man mano che diminuiamo la temperatura (i 3
puntini colorati che ho messo sul grafico ad esempio evidenziano come
con l'1% di umidità assoluta (10 grami di vapore su kg di aria)
l'umidità relativa si sposti dal 70% a 20 gradi, verso il 50% a 25 gradi
o verso il 90% a 15 gradi. se poi ci "spostiamo" lungo la curva della
umidità relativa (prendiamo ad esempioquella del 70%, notiamo come a
parità di UR a 25 gradi centigradi, l'umidità assoluta sia attorno
all'1,5% (cioè una volta e mezza quella che avremmo a parità di UR a
20°) è chiaro che in queste condizioni, c'è più acqua disciolta in aria
sotto forma di vapore e il tabacco tende ad assorbirne di più, ed è per
questo che chi conserva sempre al 70% avrà in estate sigari piuttosto
molli, ed in inverno sigari un po più secchi, per lo stesso motivo, i
sigari conservati a canoni collezionistici (bassa UR e T) appaiono
veramente dry al tatto, e di solito vanno ricondizionati in humidor a
condizioni standard per almeno una settimana prima di poter essere
pienamente fruibili (per completezza va detto che la temperatura varia
anche l'igroscopicità del tabacco... ma questo è un discorso a parte)
In
definitiva se non avete un humidor climatizzato, ma soggetto a
variazioni di alcuni gradi di temperatura tra l'inverno e l'estate,
dovete aumentare l'UR al diminuire della temperatura, o abbassarla
quando fa più caldo, per avere i sigari sempre alle medesime condizioni.
Facendo un esempio pratico, utilizzando il diagramma, se avete
individuato il vostro optimum di conservazione a 20°C al 70% di UR,
dovrete conservare a valori attorno al 72-73% se scendete verso i 18 gradi,
o vice versa spostarvi al 67-68% se la temperatura si sposta sui 22 gradi.
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