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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

20 novembre 2013

La Scienza in humidor: relazioni tra UR e temperatura.

Apro questo post premettendo che è abbastanza tecnico, quindi se non amate i tecnicismi magari leggete un altro topic. La domanda di fondo è come occorre variare l'umidità di conservazione, in relazione alla temperatura, ed al tipo di prodotto?

Occorre partire da 2 presupposti, il primo è che ogni tipologia di tabacco ha una sua capacità di assorbimento di umidità ed una velocità di assorbimento che sono influenzate da diversi fattori, due su tutti la percentuale di olii essenziali, composti aromatici ed altre sostanze che limitano l'assorbimento di acqua, e la struttura cellulare della foglia (differente grado di assorbimento si verifica infatti ad esempio tra ligero, seco e volado). Va detto che la variazione tra i diversi tabacchi rispetto alla media è di massimo l'1-1,5% (peso dell'acqua/peso del tabacco) che in termini assoluti sembra poco ma in termini relativi corrisponde ad un aumento o diminuzione che può raggiungere il 10% poichè i tabacchi conservati in condizioni ottimali mediamente hanno il 14% di acqua al loro interno. Questa variazione apparentemente risibile può influenzare in maniera importante la combustione del sigaro in fase di fumata, un maggiore contenuto di acqua infatti aumenta la differenza tra HHV e LHV (potere calorifico superiore ed inferiore) del materiale, diminuendo di fatto la combustibilità del prodotto (l'acqua evaporando in fase di fumata sottrae energia al braciere), o nel caso di una eccessiva scarsità di acqua, rendendo la combustione troppo veloce per effetto opposto.
 Il secondo presupposto è che occorre trovare il bilancio ottimale (sulla base dei propri gusti) tra Umidità Relativa (UR) e Temperatura (T) in modo da mantenere un valore unico dentro i nostri humidor, poicè per ovvie ragioni ,salvo casi particolari, non possiamo differenziare in diverse zone i parametri di UR e T nello stesso humidor.

ci si chiede spesso se al variare della temperatura si debba variare anche l'UR, oppure sia sufficiente stabilire un parametro di UR unico a qualsiasi temperatura. La scienza risponde a questa domanda grazie al diagramma di Mollier, sviluppato negli anni '20 del secolo scorso, che individua la relazione tra umidità assoluta, relativa e temperatura dell'aria, tenendo conto anche dell'entalpia.
Tradotto in termini semplicistici, il grafico che vi mostro di seguito ci dice che a parità di umidità assoluta (grammi di vapore acqueo su kg di aria) avremo una umidità relativa (percentuale di vapore contenuto in aria rispetto a quella massima che l'aria può contenere a una determinata temperatura) più elevata man mano che diminuiamo la temperatura (i 3 puntini colorati che ho messo sul grafico ad esempio evidenziano come con l'1% di umidità assoluta (10 grami di vapore su kg di aria) l'umidità relativa si sposti dal 70% a 20 gradi, verso il 50% a 25 gradi o verso il 90% a 15 gradi. se poi ci "spostiamo" lungo la curva della umidità relativa (prendiamo ad esempioquella del 70%, notiamo come a parità di UR a 25 gradi centigradi, l'umidità assoluta sia attorno all'1,5% (cioè una volta e mezza quella che avremmo a parità di UR a 20°) è chiaro che in queste condizioni, c'è più acqua disciolta in aria sotto forma di vapore e il tabacco tende ad assorbirne di più, ed è per questo che chi conserva sempre al 70% avrà in estate sigari piuttosto molli, ed in inverno sigari un po più secchi,  per lo stesso motivo, i sigari conservati a canoni collezionistici (bassa UR e T) appaiono veramente dry al tatto, e di solito vanno ricondizionati in humidor a condizioni standard per almeno una settimana prima di poter essere pienamente fruibili (per completezza va detto che la temperatura varia anche l'igroscopicità del tabacco... ma questo è un discorso a parte)

In definitiva se non avete un humidor climatizzato,  ma soggetto a variazioni di alcuni gradi di temperatura tra l'inverno e l'estate, dovete aumentare l'UR al diminuire della temperatura, o abbassarla quando fa più caldo, per avere i sigari sempre alle medesime condizioni.

Facendo un esempio pratico, utilizzando il diagramma, se avete individuato il vostro optimum di conservazione a 20°C al 70% di UR, dovrete conservare a valori attorno al 72-73% se scendete verso i 18 gradi, o vice versa spostarvi al 67-68% se la temperatura si sposta sui 22 gradi.

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