Dopo una lunga attesa, la scorsa settimana abbiamo avuto finalmente la possibilità di fumare il Flor de Selva N.15, sigaro di punta della serie celebrativa dei 15 anni dall'immissione sui mercati dei prodotti di Maya Selva. La serie in questione è costituita da tre sigari di vitola "belicosos" dei brand Flor de Selva, Cumpay e Villa Zamorano.
L'occasione ci è stata fornita da Stefano Bertini, che tramite la BLS è titolare dell'importazione di questi puros, che abbiamo incontrato per un piacevolissimo aperitivo a pochi giorni dal lancio del n.15 a Bergamo.
Il N.15 torcido totalmente a mano con tabacchi provenienti da piantagioni dell'Honduras, si presenta in una bella scatola da 20 pz e nell'immancabile cellophane che avvolge la quasi totalità dei sigari non provenienti dall'isla.
Lo apriamo e subito sprigiona degli aromi delicati ma persistenti, notiamo che oltre alla classica anilla riportante il logo Fds, è presente una seconda anilla proprio in coincidenza con il piede, con sfondo nero riportante la scritta in rosso N.15
Una prima analisi a crudo mostra una liscia capa colorado claro, dai toni abbastanza lucidi e brillanti, l'ottimo lavoro dei torcederos hounduregni evidenzia un riempimento regolare e una costruzione che sembra perfetta.
Accendiamo e ordiniamo una bottiglia di Franciacorta, tanto per non farci mancare nulla.
Il sigaro è gradevole fin da subito, con un carattere gentile ma veramente avvolgente.
Si lascia fumare con un facilità sorprendente,non è mai invadente, anzi lascia in bocca degli ottimi sentori freschi e speziati, che ci sorprendono positivamente.
Il fumo riempie la bocca in maniera equilibrata e la cenere risulta di un bel grigio chiaro e compatto.
L'unico momento d'incertezza avviene nel secondo tercio, quando avverto una leggerissima punta d'amaro, probabilmente dovuta all'avidità di fumata che conduco in quel momento, per il resto non c'è mai bisogno di una correzione e la combustione è uniforme.
Nel frattempo ordiniamo la seconda bottiglia di Franciacorta.
Continuo a fumare il N.15, che anche nell'ultimo tercio mantiene la sua linea delicata e abbondantemente aromatica, lo lascio morire a pochi centimetri dalle mie dita, segno di evidente soddisfazione.
Per concludere.
Una bella sorpresa questo sigaro, un ora abbondante di fumata, che conferma in pieno tutte le ottime impressioni che ci erano state date e l'ottimo standard qualitativo al quale ci stà abituando Maya Selva, un prodotto che s'attesta tra l'altro in un segmento di vendita molto competitivo (7.50€) che a nostro modesto avviso sarà il suo punto di forza e permetterà a molti di avvicinarsi verso delle fumate diverse da quelle puramente cubane.
Ideale per rilassarsi in qualsiasi momento della giornata, e perfetto durante un aperitivo a base di bollicine nostrane piuttosto che francesi.
Le sue carattaeristiche si sposano idealmente con quelle dei nobili perlage e competono alla pari in eleganza e stoffa.
Un plauso finale a Maya Selva alla continua ricerca del miglioramento e alla BLS per l'ennesima ottima selezione propostaci.
Maya selva è una garanzia, sia per quanto riguarda Flor de Selva che Cumpay, linea nicaraguense del gruppo. Sicuramente la compagnia di Stefano Bertini, vero appassionato prima ancora che importatore di questi sigari, avrà giovato alla fumata in generale :) .... presto faremo una recensione del gruppo Maya Selva nella nostra rubrica "guida ai sigari del caribe" ;)
RispondiElimina...un sigaro che da adesso difficilmente mancherà nel mio humidor, una bellissima sorpresa!
RispondiEliminaAspetto con impazienza la recensione del gruppo Maya Selava... Nel frattempo ho fumato proprio oggi il mio primo FDS n.15 e ne sono rimasto soddisfatto e sorpreso.
RispondiEliminaSe non fosse per la risicata evoluzione e un certo calo aromatico nel secondo tercio gli avrei senza dubbio dato un voto vicino all'eccellenza...
Continua a seguirci, a breve dedicheremo ampio spazio al gruppo di Maya Selva.
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'evoluzione del fds n.15, penso si tratti di una situazione riscontrabile in diversi puros non cubani, che è vero sono dotati di una costante finezza aromatica, che però si mantiene inalterata nei tre terci, non suscitando un evoluzione brillantissima.
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