Non è infrequente che chi ama il sigaro ami anche il gioco del poker, vuoi perchè nell'immaginario collettivo creato anche dal cinema americano, dove sigaro e carte sono spesso comparsi assieme, si sia scolpita questa immagine, o piuttosto perchè si crea una sorta di "abbinamento emotivo" e non solo organolettico, dove il relax dovuto al sigaro si alterna con la frizzante adrenalina del gioco.
Prima di entrare nel topic nel presente articolo, ricordiamo che il gioco va preso come tale, e come tale va trattato, raccomandiamo quindi a tutti di giocare con moderazione in base alle proprie possibilità senza esagerare, e... perchè no... di imparare a giocare bene, specialmente se si tratta di uno skill game come il poker texas hold'em dove nel lungo periodo l'azzardo e la fortuna contano poco o nulla rispetto alla bravura.
Detto questo, gli appassionati di poker, che sicuramente seguiranno il canale dedicato Poker Italia 24, oltre che probabilmente le rubriche sportive dedicate di Italia 1, avranno notato che ultimamente viene trasmesso un torneo dal nome molto particolare. Nell'ambito delle puntate del "poker after dark" stanno mandando in onda a puntate una partita della V stagione, chiamata "Close But no Cigar"... la liaison col sigaro in realtà è appena accennata, con un semplice stacco di telecamera di tanto in tanto su un humidor a lato del tavolo da gioco, anche perchè l'espressione in inglese assume il significato di "hai fatto bene ma non perfettamente", e si adatta molto ottimamente al tipo di torneo nella fattispecie, che è un "winner take all", in altre parole dei 6 professionisti seduti al tavolo, che pagano per l'accesso al torneo 20.000 dollari a testa (sicuramente una parte pagata dagli sponsor), solo il primo vince l'intero montepremi di 120 mila dollari e gli altri se ne vanno senza niente... va detto che per i personaggi seduti al tavolo (per chi si intende di poker David Williams, Allen Cunningham, Lee Watkinson, Andy "the monk" Black, Mike Matusow e Dewey Tomko) perdere 20 mila dollari, considerando le loro vincite in carriera, non rappresenta un grosso problema...
Ma torniamo al "bizzarro" abbinamento :) qualcuno di voi ha anche la passione per il poker oltre che per i sigari, come chi vi scrive?
Non sopporto il poker, fa veramente a pugni con i sigari.
RispondiEliminaConcordo, è una perdita di tempo... i sigari sono un'altra cosa, un piacere serio.
RispondiEliminacredo sia un accostamento affascinante, in realtà, pur non capendo nulla di poker... Dovremmo parlare prima o poi di sigari e poker nei media...
RispondiEliminaUltimamente ci gioco poco, ma fino ad un annetto fa una capatina sui tavoli ogni 15 giorni era un appuntamento fisso!
RispondiEliminaD'estate, quando si poteva giocare all'aperto il sigaro era d'ordinanza.
Grandissimo abbinamento! Se poi gli accompagni un VodkaMartini...
... ci mancano solo AA in mano!
Grande Zap! Ottimo abbinamento!
noto pareri contrastanti... ovviamente chi non è appassionato di poker lo considera una perdita di tempo, nella stessa misura in cui uno non appassionato di sigari potrebbe considerare tempo perso stare un paio d'ore davanti al camino acceso con un puro e una bottiglia di ottimo distillato... e nella stessa misura potrebbe considerarlo un piacere frivolo e non"serio" ... assodato che per tutti quelli che partecipano al blog il sigaro è un piacere più o meno serio, a volte una passione in cui si investe anche molto del proprio tempo, quello che non capisco è perchè affermare che il poker fa a pugni col sigaro... se l'obiettivo è quello di fare una degustazione attenta, qualsiasi cosa "distraente" fa a pungi col sigaro e con la corretta degustazione, ma altrimenti è un'attività collaterale, fra le tante possibili, che può incrementare il piacere di un buon puro,a patto ovviamente che sia un'attività che incontra i propri interessi, così come la buona compagnia o la buona musica, questo almeno è il mio parere... voglio dire, così come con gli abbinamenti posso giocare sul contrasto o sull'assonanza di sapori ed aromi, analogamente sul "contorno" posso trovare un'attività rilassante che accentua il relax prodotto dal sigaro, come una piacevole conversazione con gli amici, oppure, sempre con gli stessi amici una frizzante partita a poker... non vedo cosa ci sia che fa a pugni col sigaro... :)
RispondiEliminaoff topic: qualcuno sa che sigaro è quello nella foto sopra le chips? per chi si intende di extracubani non dovrebbe essere difficile, una forma così "box pressed" non sono in tante marche ad averla, se poi ci associamo l'anilla vistosa il cerchio si stringe a un'unica possibilità ;) come marca intendo... come formati ce ne sono in ballo 2 o 3... dipende da quanto è stato fumato prima di quel momento...
RispondiEliminal'immagine è stata presa da questo sito: http://iwinchips.wordpress.com/2010/02/19/whatever-happened-to-cigars-and-poker/ ... ma non cercate :P il nome del sigaro non c'è scritto ;)
RispondiElimina....questa storia del poker ha sollevato un polverone! Ahahahah
RispondiEliminaIn effetti io penso che sia il sigaro che il poker, siano momenti di concentrazione, probabilmente nel connubbio tra i due , ne perde il sigaro, il giocatore è troppo impegnato sulla carta per gustarne appieno il sapore.
Crimix hai centrato il punto!
RispondiEliminaAppunto per questo, a mio parere, è inutile fumarsi sigari eccezionalmente complessi per affrontare una partita. Ricordo che ai tavoli ci si può stare per diverse ore e se va particolarmente bene una mezza giornata vola via che è un piacere in tavoli da 10 persone.
Quindi in certi momenti un sigaro "semplice" può fare lo stesso servizio di un Jack Daniels! Non è un Lagavulin, ma ti tiene compagnia e ti stende i nervi.
Per questo io scelgo solitamente formati e sigari non troppo complessi, ma amabili e di una buona ma non troppo invasiva sapidità
Francamente i migliori compagni delle mie partite sono stati i Flor de Selva (robusto o Churchill) alcuni CAO maduro, tipo Brazilia o Criollo. Ottimi, anche sigari dolci come Epicure 1 e 2 di Hoyo!
si, in questo senso avete centrato il punto, ma il sigaro non è solo e sempre un momento di concentrazione organolettica, è anche ideale compagno di un momento conviviale in cui le distrazioni possono essere molteplici, discreto compagno di lavoro, ove permesso, per esempio quando taglio l'erba in giardino, l'immancambile soldati ammezzato che mi accompagna c'è sempre... Qualsiasi attività collaterale è ovviamente distraente per la degustazione in senso stretto.... ma il bello del sigaro è proprio questo, saper "riempire" il tuo tempo in una degustazione "tecnica" (passatemi il termine anche se non esatto al 100%) oppure diventare una sfumatura di contorno a completamento di un'atmosfera allegramente conviviale, in cui però il sigaro perde di importanza :)
RispondiEliminarispondendo a Lazzaro, è vero quanto dici, è inutile fumare sigari "impegnativi" durante altre attività, per esempio, oltre alla complessità occorre prestare anche attenzione alla difficoltà di fumata, non fumerei mai per esempio un sigaro lungo e sottile in queste occasioni perchè rischierei di surriscaldarlo, o di maltrattoarlo, in questo caso il thick gauge, quindi la famiglia dei robustos, o dei toro extracubani, può essere la scelta migliore, dipende anche dai gusti personali e da quanto il ritmo di fumata sia diventato automatico per il singolo fumatore.
tornando al mio piccolo quiz? nessuno ha individuato il puro? :)
sono d'accordo sulla scelta del toscano per i momenti "manuali". Io, ad esempio, quando scrivo o leggo per lavoro mi concedo un antica riserva rigorosamente alla maremmana...i puros li riservo ai post pranzo o a chiacchierate con amici.
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